Capitolo 21

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Mi svegliai abbastanza presto, non avevo voglia di avere un'altra discussione con mia madre. Le lasciai un biglietto con sopra scritto che uscivo fuori. Mi sentivo ancora un po' indolenzita, ma non ci potevo fare nulla. Solo il pensiero di quel giorno mi fece venire la nausea e le lacrime agli occhi. La mia prima volta me la immaginavo in un modo completamente diverso. Ma adesso non potevo più tornare indietro.
Notai che dopo quel giorno Harry non si era più fatto sentire. Chissà che cosa gli girava in quella sua mente perversa, quali erano i suoi pensieri?

Approfittai del momento di tranquillità per fumarmi una sigaretta in santa pace.
Mi piaceva l'atmosfera che c'era. Non era ancora spuntato il sole quindi faceva abbastanza buio, anche se erano le 6. L'aria era frizzante e la città era silenziosa.
Delle risate ruppero il silenzio.
Mi girai verso la fonte di quell' allegria e vidi due persone: un ragazzo e una ragazza.
Barcollavano di qua e di là ridendo come matti, molto probabilmente erano ubriachi. Confermai la mia ipotesi quando notai delle bottiglie di birra tra le loro mani.
Mi si strinse il cuore nel vedere il ragazzo che prese la mano della ragazza e la fece avvicinare a lui. Continuavano a ridere e a strofinare i loro nasi. Erano così carini. Finché lui non la baciò. Risero di nuovo quando quasi caddero per il loro stato di ebrezza.

"Semplicemente disgustoso."
Quasi sobbalzai quando una voce dietro di me mi fece togliere lo sguardo da quella coppia.

"Come scusa?"

Si alzò dal muretto su cui era appoggiata e si sistemò la giacca di pelle nera.

"Dico guardali, sono così patetici!"

Ritornai a guardarli e poi riguardai la ragazza che sembrava continuare a fissarmi.

"Mi dai una sigaretta?"

Ci pensai un attimo. Era una sconosciuta non sapevo minimamente chi fosse. Ma poi decisi di mandare a fanculo la mia mente, poteva essere un modo per fare amicizia con qualcuno in questo buco di città.

Gliene porsi una e lei la prese; mi avvicinai a lei e gliela accesi.

Fece qualche tiro prima di parlare.

"Io comunque sono Sam."

Visto che non avevo nulla da fare decisi di stare a chiacchierare con lei. Mi parlò di come si era fatta l'ultimo piercing al labbro e di come era fissata con i tatuaggi. Ne aveva qualcuno sulle braccia ma ne voleva fare uno che le ricopriva tutta la schiena. Non era male quella ragazza, certo un po' estrema nel look, ma almeno era di buona compagnia.

Dopo circa un'oretta mi accorsi che stavamo ritornando verso casa. Non volevo ritornarci, ma di sicuro Sam aveva altri progetti e non potevo stare tutto il giorno con lei.

"Grazie per la compagnia, io andrei."

Si fermò subito e spalancò gli occhi.

"Te ne vai di già? Non vorresti tipo venire con un mio amico a divertirci un po'?"

Anche se non avevo idea di cosa volesse dire con 'divertirci' accettai lo stesso. Dovevo cercare di stare più fuori, quella casa ospitava troppi ricordi.

Camminammo solo per un quarto d'ora, prima di arrivare davanti a una casa un po' isolata dalle altre.
La casa era contornata da una piccola recinzione che Sam scavalcò senza problemi. La seguii e la scavalcai anch'io standole dietro.

"Luke! Brutto stronzo esci!" Disse la ragazza ridendo.

Mi stupii per il linguaggio, ma capii che dovevano essere molto amici.

Si affacciò alla finestra un ragazzo con il ciuffo biondo è un piercing al labbro.

"Arrivo, arrivo!"

Dark Eyes  ➳ h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora