Capitolo 6

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La suoneria del cellulare mi svegliò. Presi l'apparecchio e lo sbloccai cliccando sull'icona dei messaggi.

Da: mamma

Ciao. Sono uscita perché forse ho trovato un lavoro. Non sarò a casa prima delle 3. La colazione è sul tavolo e per il pranzo forse ci sono gli avanzi di ieri sera.

Te pareva. Quando mai è a casa quella donna?

Sbuffai rumorosamente prima di scriverle un 'ok' e inviarlo.

"Chi era?"

Sobbalzai quando vidi Harry nell'angolo della stanza.

"Non potresti avvisare prima di entrare? Comunque era mia madre."

"Perché dovrei avvisarti? Hai paura che ti veda nuda?"

Le mie guance avvamparono di colpo alle sue parole mentre lui mostrava sempre il suo sorriso sfacciato.

"No!"

Mi coprii il viso con le mani.

"Adesso devo andare a mangiare!"

Me ne uscii velocemente, andando al piano di sotto; mi sedetti, mangiai i pancakes preparati da mia mamma e bevvi un po' d'acqua.

Quasi mi strozzai quando sentii Harry mordermi il lobo dell'orecchio.

"Sai, non dovresti essere imbarazzata con me amore"

Separai le mie labbra dalla sorpresa non sapendo che altro dire. Alzai il mio viso per incontrare il suo splendidamente bello. Persi il mio labbro inferiore tra i denti cercando di non guardarlo troppo negli occhi di un nero luminoso. Potei sentire il suo respiro sul mio viso e il mio cuore battere più velocemente.

Non lasciarti andare. Resisti.

La mia mente cercava in tutti modi di allontanarmi da lui ma il mio cuore...il mio cuore era completamente diverso. Sentivo che poteva esplodermi da un momento all'altro nel mio petto. Cercai di scacciare ogni pensiero mentre le mie mani si intrufolarono nei suoi morbidi ricci. Lo avvicinai lentamente facendo sfiorare i nostri nasi; chiusi gli occhi per assaporare ogni secondo di quel momento che sembrava infinito.

Quando riuscii ad assaporare le sue labbra era come se tutto il mondo fosse sparito ed eravamo presenti solo io e lui.

"Non posso..."

Mi staccai da lui quando sentii quelle parole. Lo guardai con aria interrogativa aspettando che lui parlasse.

"Non possiamo continuare così, io non sono umano, non dovrei provare queste cose io..."

"Peccato che tu le provi."

"...io dovrei fare del male, dovrei essere cattivo. Mi stai completamente fottendo il cervello! Io sono un demone."

"Si, ma tua madre in teoria è un'umana e quindi anche tu sei in parte uno di noi."

"E' complicato"

disse sbuffando.

"Perché non siamo come quando eravamo piccoli, come una volta. Non litigavamo mai."

"Forse perché siamo cresciuti."

"Sì, forse lo siamo."

Mi alzo finalmente dalla sedia prendendo il mio piatto e mettendolo nel lavello. Potei sentire gli occhi di Harry seguire ogni mio singolo movimento e dovevo dire che mi irritava parecchio... o forse no.

"Vuoi vedere una cosa strafiga?"

Lo guardai per un attimo e poi annuii pensierosa.

Chissà che cosa avrà in mente.

Dark Eyes  ➳ h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora