Capitolo 13

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Non ci potevo credere, l'aveva detto veramente? Non stavo sognando vero? Mi aveva detto 'ti amo' proprio qui? Proprio adesso?

Lo guardai dritto negli occhi, mi piaceva quando non erano neri, ma adesso erano completamente verdi, di un verde brillante. Non li avevo mai visti così. Forse perché aveva espresso i sui sentimenti. Dio, ancora non ci potevo credere.

Volevo ricambiare, volevo dirglielo anche io, anzi gridarglielo; volevo baciarlo, abbracciarlo stringerlo più forte che potevo ma nessun muscolo aveva intenzione di muoversi. Solo dopo mi accorsi di stare piangendo. Mi asciugai velocemente gli occhi, ma i suoi erano già diventati neri troppo presto.
Si giro e continuò a camminare.

"D-davvero?"

Furono le uniche parole che le mie labbra fecero uscire in quel lasso di tempo.

"Cosa?"

Mi tranquillizzai quando si fermò ma mi dava ancora le spalle.

"Davvero m-mi ami?"

Venne di nuovo verso di me sospirando.

La sua pelle ruvida venne a contatto con la mia guancia in una carezza.

"Si, fin da quando ero bambino."

Ricordi di lui che mi dava dei teneri baci a volte mi inondarono la mente e questo non mi fece altro che sorridere.

"Ti amo anche io, Harry."

Infilai una mano nei suoi morbidi capelli e un'altra dietro il suo collo prima di spingerlo verso di me in modo che le nostre bocche avessero di nuovo quel contatto avuto poco prima.

Potei sentire un suo gemito quando tirai un po' più forte i capelli e avrei pagato oro per poterlo sentire di nuovo.

Il respiro era pesante tra di noi, ma gli accarezzavo comunque i capelli. Erano così morbidi.

"È così sbagliato..."

Cercai di sussurrare.

Appoggiai la fronte sulla sua cercando di sorridergli.

"Ma noi siamo un casino giusto?"

"Giusto."

Non sapevo cosa avrei dato per avere una vita normale con lui. La nostra strana...relazione era così sbagliata, ma per me così giusta; confondeva le idee pure a me.

C'erano troppe cose a cui pensare e troppe domande a cui non avevo avuto ancora una risposta. Ma in quel momento l'unica cosa a cui pensavo era che gli occhi di Harry erano così fottutamente belli di quel colore prato: avrei voluto che fossero sempre così.

"Come fai ad amarmi se tu non puoi provare emozioni?"

Queste era una delle più grandi domande che mi gironzolavano per la testa. Lui mi aveva detto che provare certe emozioni lo confondevano, e allora perché adesso aveva espresso i suoi sentimenti?

"Non è che non posso, e solo che... è tutto così strano."

Erano passati almeno dieci minuti e i suoi occhi erano ancora verdi. Mi sentivo abbastanza soddisfatta per questo.

"Non è nella mia natura diciamo."

Dice passandosi una mano tra i capelli.

"Però trattenevo questi...sentimenti da fin troppo tempo."

Fece qualche passo verso di me e mi accarezzò delicatamente la mia guancia.

"Io, sono innamorato di te da sempre, ma non volevo mai ammetterlo. Non so cosa mi stai facendo, ma non è normale questa cosa."

Dice indicando noi con un gesto della mano e successivamente i suoi occhi che stavano ormai cambiando già colore.

"Scusami."

"No, non scusarti."

Il suo sorriso mi tranquillizzò. Cosa intendeva con 'non è normale questa cosa'? Poteva essere pericolosa? Oddio, in che cosa mi stavo cacciando?

***

Erano ormai qualche ora che camminavamo e non avevo la minima idea di dove mi stesse portando. Avevo freddo e facevo fatica a camminare a causa di esso e della stanchezza. Harry sembrò notare la mia fatica.

"Ehi se vuoi ci fermiamo."

"No no. Sto bene."

Continuai a camminare e cercai di evitare le occhiatacce che mi mandava Harry. Non volevo essere un disturbo.

Dopo nemmeno cinque minuti, inciampai sui miei stessi piedi e finii a terra. Fantastico.

"Dai ci fermiamo."

"No, ho detto che sto bene, sono solo inciampata."

Provai a rialzarmi, ma persi l'equilibrio subito dopo. Non mangiavo da molto tempo ed ero stanchissima. Dopo svariati tentativi, sbuffai e incrociai le mani al petto proprio come una bambina. Il ghigno di Harry mi fece alzare gli occhi al cielo.

"E va bene."

Si stava oscurando il cielo e tra poco avrebbe fatto buio. Harry andò a prendere della legna per il fuoco, mentre io cercavo di trovare un posto dove poter dormire.

Quando vidi Harry tornare rilasciai un sospiro che non sapevo di star trattenendo.

In due secondi Harry accese il fuoco e si sdraiò affianco a me. Avvolse le sue grandi braccia intorno alla mia vita e mi strinse forte. Decisi di girarmi di fronte a lui e quando lo feci vidi che i suoi occhi erano di nuovo verdi. Ed ero più che felice di sapere che la causa ero io.

"Perché non provi a dormire anche tu?"

"Te l'ho detto, io non posso dormire."

Un sorriso compassionevole apparì sul suo viso.

"Chiudi gli occhi e pensa a qualcosa di bello."

Misi una mano tra i suoi ricci mentre lui si rilassava sotto il mio tocco. Iniziai a canticchiare una canzoncina e dopo un po' caddi nel sonno.

Harry's pov

Mi svegliai nel mezzo della notte e faceva dannatamente freddo. Solo dopo mi accorsi che lei non c'era. Iniziò a salirmi il panico. Chiamai il suo nome un po' di volte ma niente. Mi alzai velocemente e provai a cercarla, quando finalmente la vidi. Era seduta per terra mentre accarezzava l'erba che la circondava. Tirai un sospiro di sollievo e corsi da lei. La chiamai, ma non si girò. La chiamai più forte, ma niente.

Quando fui proprio dietro di lei appoggiai una mano sulla sua spalla.

"Eccoti, pensavo te ne fossi andata."

Quando finalmente si girò, sul mio viso si presentò solo orrore. La sua faccia era priva di vita e i suoi occhi erano neri come i miei. Cosa le avevano fatto?

"Guarda Harry. Guarda che cosa mi hai fatto."
Sussurrava con una voce strana e inquietante .

"Guardami. Guarda che cosa mi hai fatto." Ripeteva ogni volta sempre più forte.

Mi alzai velocemente. Quella non era Lei. La sua voce continuava a fracassarmi i timpani, anche quando iniziai a correre lontano da lei.

"Guarda che cosa hai fatto!"

Man mano che mi allontanavo le grida erano sempre più forti.

"Harry è colpa tua!"

Continuai a correre in preda al terrore.

"Harry!"

"Harry!"

"Harry svegliati!"

Aprii gli occhi e mi ritrovai il suo viso vicino al mio. I suoi occhi erano normali. Era lei. La prima cosa che mi venne in mente fu abbracciarla, non sapevo cosa era quella cosa, forse avevo sognato, ma non mi piaceva per niente.

Spazio autrice

Due capitoli di seguito🙊 mai vista questa cosa!

Dark Eyes  ➳ h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora