Capitolo 5

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"Harry..."
dissi con voce tremante.

"Cosa posso fare per aiutarti?"

Lui mi sorrise, e quelle fossette, dio quelle fossette me le ricordavo adesso, quando era solo un bambino riccioluto e paffutello. Sorrideva sempre (cosa che adesso faceva ancora a quanto pare, ma non aveva la faccia da 'adesso ti stupro') ed era forse il mio unico amico. Ero solo una bambina un po' asociale che forse amava leggere piuttosto che giocare con gli amici. Solo lui lo aveva capito. Per me era tutto. Ma poi, dopo quella terapia, non l'avevo più rivisto. Almeno fino ad oggi.

"Devi aiutarmi a trovare mia madre."

I suoi occhi divennero seri. La sua mascella tesa e il suo sorriso scomparve.

"Non sai chi è tua madre?"
Si separò un po' da me e buttai quasi un sospiro di sollievo.

"No... so solo che è un umano."

Assunsi un'espressione interrogativa. Come può un umano avere un figlio dal diavolo?

Dio, ma sentiti! Stai parlando di cose senza senso.

La mia mente mi derise di nuovo, ma in fondo aveva ragione. Se avessi sentito queste parole una settimana fa sarei scoppiata a ridere.

"Ma perché io? Io non so proprio cosa fare."

Ed era vero. Non avevo idea da dove iniziare.

"Perché da sempre io sono stato collegato a te e secondo me vuol dire qualcosa. Tu forse non lo sai, ma io sono stato con te... in tutti questi anni. Ti osservavo, non potevo e non riuscivo a stare lontano da te."

Lui. Lui era stato presente sempre? Era stato sempre con me?

"Ma...perché dopo la terapia non ti ho più visto?"

Qualche lacrima iniziò a rigarmi il viso.

"Io ho pianto per settimane! Ho pianto per il semplice fatto che il mio unico vero amico se n'era andato. Ho sperato di rivederti dopo la terapia e invece non ti ho più visto!"

Stavo letteralmente piangendo, per quanto io ci provavo, le lacrime uscivano dai miei occhi e non avevano intenzione di fermarsi.

"Si lo so, lo so piccola. Anche io ci sono stato male per questo..."

"Piccola, amore?! Ma sentiti! Smettila di darmi sti nomi del cazzo perché tanto per te non valgo niente, mi hai abbandonato lo capisci!"

"No! Non è vero che non vali niente per me. Io...io... per favore non piangere."

Cercai di ripulirmi le lacrime con la manica della mia felpa senza successo visto che subito dopo vennero sostituite da altre.

"Se per me tu fossi nulla io non sarei tornato..."

Lo sentii dire piano, quasi in un sussurro.

"E lo so che forse tu ti sarai sentita sola, ma pensavo che magari non volevi avere altri problemi. Ma io non ti ho abbandonato, non lo farei mai. Io ero con te, solo che tu non mi vedevi."

Le sue parole mi calmarono. Forse aveva ragione. D'altronde se fossi stata nella sua situazione avrei fatto lo stesso.

"Scusami, forse hai ragione."

Il mio pianto cessò. Adesso volevo solo aiutarlo. Mi dispiaceva. In fondo aveva colmato gran parte della mia vita, per me era speciale.

"Posso abbracciarti?"

Sperai non avesse sentito ma dal suo sorriso capii di no.

Allungò le braccia e io mi infilai tra di esse.

Appena le avvolse intorno al mio corpo sentii una sensazione di sicurezza ed emanava un famigliare calore. Sentii la sua mano accarezzarmi i capelli e io chiusi gli occhi beandomi di quel contatto.

Alzai gli occhi per guardarlo, vidi che mi stava già osservando. Potei vedere di nuovo del verde nei suoi occhi. Non avevo mai notato quanto fosse bello così da vicino. Le sue labbra rosee e screpolate avevo un non so cosa di meraviglioso. Le osservai per qualche secondo prima di prendermi il labbro inferiore tra i denti. Appena vidi che la sua lingua stava bagnando le sue labbra non ce la feci più. Presi quindi la sua maglietta e la tirai verso di me per poter far arrivare le sue labbra alle mie. Finalmente ci unimmo in un bacio passionale, urgente. Era come se tutti e due lo stavamo desiderando da tanto. Il calore aumentò quando la sua lingua venne a contatto con la mia e lì giuro... stavo letteralmente impazzendo.

Non volevo che finisse tutto, non così presto. Ci guardammo per un paio di secondi prima che lui parlasse.

"E questo?"

"Ne avevo bisogno. Ora stai zitto."

Lui mi sorrise e io ricambiai cercando di nascondere il mio imbarazzo.

***

Eravamo sdraiati sul mio letto. Dovevo avere più informazioni per aiutarlo.

"Quindi tu non sai niente di tua madre"

"No."

"Hai mai visto tuo padre?"

"No"

"E tu allora da dove cavolo sei sbucato?"

Chiesi divertita. Anche lui si mise a ridere con me.

"Purtroppo non so nulla."

Sospirai delusa.

"Mi ricordo solo che un giorno mi sono ritrovato davanti a una finestra, l'ho aperta e ti ho trovata."

"Oddio! Mi ricordo. Avevi un sacco di riccioli."

Non riuscii a contenere le risate che uscirono rimbombando per tutta la camera.

"Ehi! I miei ricci sono belli!"

Ridemmo tutti e due come ai vecchi tempi.

Ormai mi ero dimenticata di quello che aveva fatto in precedenza.

"Tu non puoi essere un demone, sei troppo divertente."

"Beh...esistono anche i demoni comici."

Ridemmo di nuovo. Era come un tuffo nel passato.

Appena lo guardai vidi ancora una volta del verde nei suoi occhi.

"Harry?"

"Si?"

"Perché i tuoi occhi a volte diventano verdi?"

chiesi incuriosita.

"Di solito succede quando provo altre emozioni che non siano odio e rabbia."

"Emozioni come felicità, allegria..."

"...Amore."

Ci guardammo negli occhi di nuovo. Il nero ormai era completamente sparito. Il verde mi piaceva molto di più. Il colore era simile al mio solo che il mio verde andava più sull'azzurro.

Staccò velocemente lo sguardo dal mio tornando a guardarsi le mani.

"Però è meglio che non accada molto spesso."

Lo guardai cofusa.

"Perché?"

"Perché mi confonde. Provare certe emozioni è da umani, ma visto che io sono anche figlio di un umano posso diciamo provarle. Ma alla fine non so più se sono un demone o una persona normale."

Rimasi un po' delusa dalla sua affermazione. Ma cosa mi sarei aspettata? Che cadesse ai miei piedi?

Poi però mi venne in mente una cosa.

"Ma da piccolo erano verdi..."

Fece un sospiro passandosi una mano tra i capelli.

"Da piccolo ero più felice. Crescendo sono diventato più... cattivo."

La sua espressione era seria così decisi di non portare avanti il discorso.

Dark Eyes  ➳ h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora