Capitolo 49

1.8K 101 8
                                    

Finalmente ce l'ho fatta!

-

"Ciao Gemma."
Potevo riconoscere quelle voci tra mille. Era Lui.

"Che cosa vuoi?!" Mi alzai di scatto, convinta di poter essere ancora nel letto con Harry. Ma quello che vidi fu il buio. Un grande spazio senza stelle.

"Niente, diciamo che volevo fare due chiacchiere con te. Tutto qua." La sua voce era cupa, faceva accapponare la pelle.

"Cosa c'è?" Mi guardai intorno ma era tutto buio. Forse era entrato in uno dei miei sogni o aveva creato questa illusione apposta per parlare con me.

"Volevo proporti un patto-"

"No, non li accetto i tuoi schifosi patti!" Dissi urlando non pensando al fatto che stessi parlando proprio con il re dei demoni.

"Non mi parlare fottutamente così, hai capito mocciosa?" Sobbalzai a causa del suo tono e annuii ancora spaventata.

"Bene, stavo dicendo? Ah si, il patto.
Tra poco più di due mesi ci sarà il grande giorno, piccola Gemma." Rabbrividii per il suo nomignolo, ma tenni la bocca chiusa per evitare di farlo arrabbiare.

"S-si."

"Come tu ben sai io non mi faccio problemi a uccidere le persone, non sono come il tuo fidanzatino del cazzo."
Volevo prendere qualcosa e spaccarla perché non poteva insultarlo così, ma intorno a me non c'era niente e mi incuteva l'infinità di quel posto.

"Ho sempre voluto ucciderti io, con le mie stesse mani, non so chi tu sia o come cazzo hai fatto, ma hai cambiato uno dei miei demoni e devi pagare per questo. Ho sempre sognato il giorno in cui avrei fatto finire la tua patetica vita, ma poi ho pensato..." La voce si interruppe lasciando un silenzio inquietante. Cosa stava pensando quella sua mente perversa?

"Così sarebbe stato troppo semplice no? Voglio dire, saresti morta in un attimo e il bello? Il bello dove sarebbe stato?" La cosa che mi fece rabbrividire non furono le sue parole, ma la sua risata mentre le diceva.

"Così ho pensato: perché non facciamo un bel patto alla mia piccola Gemma?"
Strinsi i pugni e mi preparai a ribattere perché non potevo continuare la conversazione, ma le parole mi morirono in gola e non emisi nessun suono.

Iniziai a gesticolare, cercando di fargli capire che non volevo far parte dei suoi giochetti malati, ma tutto quel che fece fu ridere.

"Felice che tu abbia accettato. "Disse abbassando di parecchi toni la sua voce. Se fosse stata una persona, avrebbe avuto un ghigno che gli avrebbe ricoperto l'intero volto. Anche se non avevo accettato, ormai il patto in qualche modo si sarebbe fatto.

"Comunque il patto consiste a questo: ti do una possibilità per sopravvivere. Esattamente 'sopravvivere'. Non vi darò più fastidio se accetti e vi lascerò vivere la vostra vita di merda insieme a quel..quel mostro che state creando." E non potei non immaginare una vita perfetta, senza problemi, senza di Lui.

"Ma in cambio, voglio la vita di tua madre." Il mio cuore fece un salto e i miei occhi iniziarono a riempirsi di lacrime.

Piangevo, ma non sentivo i miei lamenti, i miei singhiozzi, solo il silenzio totale.

Non posso fare questo a mia madre.

Dicevo nella mia mente.

Non voglio accettare.

"Non vuoi accettare? Sei sicura, Gemma?" Spalancai gli occhi per la sorpresa. Poteva leggermi la mente.

"Quando sei nel mio mondo, posso controllare tutto." Mi rispose .

"È semplice Gemma, una di voi due deve morire. In ogni caso."

Non c'è un altro modo? Un'altro patto che puoi fare?

"No, questo è il patto. Prendere o lasciare."

Non puoi farmi questo..

Mi aveva messo di fronte a un bivio, ma sapevo che cosa potevo trovare alla fine delle due strade. Non volevo proseguire, non volevo scegliere nessuna delle due opzioni, ma non potevo tornare indietro.

"Io posso fare tutto."

Se avessi scelto la mia morte, cosa sarebbe servito lottare? Tanto sarei morta subito dopo la nascita della bambina, e tutto il grande lavoro che avevamo svolto in questi mesi per cercare di trovare un futuro per la mia famiglia sarebbe risultato inutile. Cosa avrebbe fatto Harry?

Una cosa era certa, nessuna delle due strade portava a qualcosa di buono. La bambina poteva crescere da sola, con Harry, a cui gli si spezzerà il cuore. Oppure mia madre sarebbe morta, ma la mia vita sarebbe stata piena di rimpianti e non sarei mai riuscita convivere con questo dolore.

Nella mia testa alla fine sapevo che la vera soluzione era una, ma avevo paura e non volevo dirlo. Non poteva farmi questo.

Allora non ci sono molte alternative: lei vive, io muoio.

"Quindi preferiresti salvare quella puttana di tua madre che vivere una vita felice con tua figlia?"
Rise profondamente, mentre sempre più lacrime lasciavano il mio corpo. Oltre alla sua voce non potevo sentire nient'altro e questa cosa mi dava tanto fastidio.  Mi tappai le orecchie perché non ne potevo più, la sua risata mi perforava la testa.

Non dire queste cose di mia madre! E poi si, sono sicura. Ti prego adesso lasciami in pace...

"Hai fatto la tua scelta. Tu morirai."
Mi sentii stringere il cuore perché mi resi conto davvero di quello che avevo fatto.

"Ah un'ultima cosa, non dovrai dire nulla, né a Harry né a tua madre. Intesi?"

Non risposi. Sapevo che tanto mi era impossibile ribattere.

I miei occhi si aprirono e un Harry dormiente apparve davanti a me. La mia testa girava, mi sentivo un po' stordita e non sapevo se quello che avevo visto era successo veramente o era stato solo un sogno. Anche se dentro di me, sapevo che non lo era affatto. Io sarei morta nel giro di qualche mese e la persona che avevo di fronte non ne era assolutamente a conoscenza. Non sapevo spiegare le emozioni che stavo provando in quel momento. Il pensiero del nostro abbandono mi spezzò il cuore. Come avrei potuto vivere senza di lui? Senza che nemmeno me ne accorgessi iniziai a piangere e il suono della mia voce rotta fece eco nella stanza, svegliando il demone che fino a poco fa dormiva nel mio letto.

"Gemma che succede?" Chiese Harry preoccupato, prendendomi il viso tra le sue fredde e grandi mani.

"È..è che..ti amo." Cercai di esprimere una metà dei miei pensieri, evitando la parte in cui sarei dovuta morire.
Non potevo credere che il nostro legame si sarebbe rotto tra qualche mese.

"Shh..shh, ci sono io qui. Stai tranquilla." Mi abbracciò cullandomi leggermente tra le sue braccia.

Pressai le mie labbra sulle sue perché non ero sicura di quante altre volte avrei potuto fare quel gesto. Per me la felicità significava solo Harry, ma Lui era riuscito a trovare un modo per portarmelo via.

Avrei sempre voluto vivere una vita felice, ma il mio destino a quanto pare non era stato scritto così.

Dark Eyes  ➳ h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora