Capitolo 12

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"No no no."

Continuò a dire mettendosi le mani sulle orecchie e scuotendo la testa velocemente.

"Io sono un demone, non sono umano."

Sembrava lo stesse dicendo più a se stesso che a me. Mi alzai e mi inginocchiai a fianco a lui. Misi una mano sulla sua schiena e iniziai a sfregarla su e giù.

"Tu non sei come lui."

Ridissi cercando di convincerlo.

"E invece si. Ho fatto cose molto peggiori."

Pensieri su cosa avesse fatto in passato mi riempirono la mente. E il fatto che fossero peggio di quello che stava per fare Niall qualche ora fa mi spaventarono ancora di più.

"Ma quello non sei tu. Io ti conosco e tu non sei così. Per me sei ancora quel bambino che giocava sempre con me e che non mi abbandonava mai."

"Quel bambino non esiste più."

Alzò la testa per guardarmi. Vedevo solo il buio nei suoi occhi, nemmeno una traccia di verde.

"E invece si. Io ne sono sicura. Da qualche parte dentro di te c'è ancora quel bambino sorridente che nemmeno sapeva cos'era il male."

Presi il suo viso tra le mie mani.

"E so che non faresti mai del male a nessuno."

Non mi accorsi nemmeno che ci stessimo baciando quando sentii la sua lingua giocare con la mia. Prese le mie braccia e mi guidò facendomi mettere sopra le sue gambe. Passava da una parte all'altra, il suo umore cambiava così velocemente. A volte mi confondeva.

"Oh, cosa mi stai facendo..."

Ritornai a guardarlo e fui felice di ritrovare il verde nei suoi occhi. Lo zittii subito con un altro bacio, questo però molto più passionale. Non sapevo precisamente che cosa mi stava passando nella testa.

"Ora dimmi... cosa siamo noi?"

"Un casino?"

"Si forse un casino."

Ridemmo tutti e due. La sua risata era la cosa più bella del mondo ed era come me la ricordavo.

"Anzi direi un bellissimo casino."

Le sue fossette apparvero subito sulle sue guance e in quel momento, anche se la mia vita in questi ultimi giorni era diventata più spericolata del normale, sapevo che con lui sarei stata felice.

Minuti dopo mi accorsi che eravamo ancora per terra e mi alzai in fretta imbarazzata. Mi sistemai la maglietta che mi aveva prestato Harry visto che i vestiti che indossavo prima erano leggermente sporchi. Quando ritornai a guardarlo rimasi delusa nel trovare i suoi occhi neri, di nuovo.

"Perché vuoi così tanto ritrovare tua madre?"

"Perché è mia madre."

C'era dell'altro ne ero sicura. Non poteva essere solo per quello.

"Non è vero."

"E invece si."

Si stava innervosendo, potevo vederlo.

"Non mentirmi."

"Non ti sto mentendo."

Si alzò e venne verso di me allungandomi la mano.

"Se tu vuoi tanto che io resti, dovresti raccontarmi tutto."

Dissi scacciando via il suo braccio anche se difficilmente. Negli ultimi giorni passati insieme avevo sviluppato una sorta di simpatia verso di lui. Stavo bene insieme ad Harry, almeno quando non faceva lo stronzo.

Dark Eyes  ➳ h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora