Capitolo 22

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Quella mattina si era svegliato con difficoltà. Erano stati Tikki e Plagg a buttarli giù dal letto, soprattutto perché, i loro amati angioletti, sembravano non voler più aprire gli occhi, ma purtroppo erano obbligati a farlo, visto che dovevano andare tutti e tre a scuola. Lui e Marinette avevano fatto uno sforzo enorme per alzarsi, pur di raggiungere i figli e fare aprire loro gli occhi, come era consueto fare per dei genitori.
A differenza loro, Adrien non aveva da correre a perdifiato per l'orario, dopotutto era il suo unico giorno libero, e poteva tranquillamente sedersi per fare colazione senza fretta. Aveva perfino riso sotto i baffi al vedere i tre prendere qualcosa alla veloce e poi correre all'ingresso, dove avevano trovato You, arrivato appena in tempo per prenderli e accompagnare loro assieme ai suoi figli.

«Io devo uscire per fare delle commissioni. Torno presto, va bene?» l'aveva poi avvertito Marinette dopo essersi bevuta la solita tazza di latte e cacao.

Il marito, dalla cucina, l'aveva vista indossare la giacca e recuperare la borsetta a tracolla, prima di tornare da lui per dargli un veloce bacio sulle labbra. O almeno, doveva essere veloce, poi Adrien aveva ricambiato e allungato la questione.

«Ok, micetto... Cerco di tornare presto.»
«Non metterci troppo...» aveva aggiunto prima che lei uscisse, con un lato della bocca alzato.

Sospirò e poi recuperò la propria tazza di latte, bevendone un sorso e afferrando anche uno dei suoi amati croissant, prendendo poi in mano anche il proprio cellulare. Prese a fare una ricerca incrociata sull'argomento discusso quella sera, rimanendo minuti interi a leggere informazioni una dietro l'altra, finendo per lasciare a metà il suo amato dolcetto. A una certa si ritrovò a sorridere, avendo letto, tra le tante cose, che, per arrivare ad essere approvati come genitori adottivi e prendere davvero in custodia il bambino, si dovevano attendere massimo nove mesi. L'attesa era la stessa, ma, dopo quelle ultime tre volte, pensava che per lui e Marinette sarebbe stata leggermente più complicata la questione, considerata la differenza abissale.

«... Beh, speriamo in bene» aveva poi detto ad alta voce, alzando gli occhi dal piccolo schermo e sorridendo al vedere chi era venuta a fargli compagnia: «Ciao Princess, anche tu mattiniera?» le chiese con un sorriso, ricevendo in risposta una bella dose di fusa da parte della micia, mentre quest'ultima si strusciava contro le sue caviglie: «Tu e Renoir avete già in mente di avere dei cuccioli?»
«Meow...» miagolò lei, prima di acciambellarsi ai suoi piedi.
«Ah, certo... capisco.» rispose lui ironico, riprendendo a leggere senza però dare più importanza alla colazione: «Ahhh... questa volta sì che dovrò impegnarmi anch'io, sarà una vera e propria sfida.»
«Meow...»
«Sì Princess, subito...» acconsentì lui, cominciando ad accarezzarle lentamente la schiena con la punta del piede, ricevendo altre fusa.

«Ahhh... ci voleva proprio un riposino. Quando quei tre non sono in casa è sempre un paradisooo...» cantilenò Plagg mentre svolazzava per il salotto, diretto verso la cucina per consumare la sua solita colazione a base di puzzolente e delizioso camembert: «Adrien, anche tu che ti rilassi?» domandò con un sorriso divertito, ma bloccandosi in volo quando non ricevette risposta.

Stava seduto al tavolo, chinato in avanti e concentrato sul proprio cellulare, sul quale stava ripetutamente facendo scorrere il dito. Nell'altra mano aveva il solito croissant, il quale, però, era stato mangiato a metà. E, proprio questa cosa, mandò completamente in pappa il cervello del kwami, il quale conosceva bene l'appetito del portatore – mai paragonabile al suo, ovviamente – e vedere un dolce ancora ridotto in quel modo... era non raro, impossibile.

«Adrien?» lo richiamò una volta, senza ottenere di nuovo risultati: «ADRIEN!» urlò poi, scoppiando a ridere quando lo vide mettersi ritto in piedi, afferrare con la bocca il dolce volato per lo spavento e con le mani Princess, anche lei saltata in aria dalla paura.

I'm Always With You - Miraculous Ladybug {3° Libro}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora