Capitolo 33

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«Io però sono offesa... Sei venuta a trovarmi solo adesso dopo tutto il tempo che è passato.»
«Scusami Nicole. È che... siamo stati un po' soffocati, se capisci cosa intendo» le disse Manon dopo essersi portata una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Era venuta da sola quella volta. Chris non l'aveva accompagnata e giustamente Nicole aveva la corsia libera per investire la giovane donna di domande. Le aveva detto una cosa importante come quella con un messaggio, come poteva non essere arrabbiata con lei?

«Avanti, Nicole...» cercò di smuoverla lei, prima di appoggiare una mano sulla sua spalla e accarezzargliela con il pollice: «Mi sarebbe tanto piaciuto dirtelo di persona, credimi.»
«... Sì, lo so. Scusami, è che...»
«L'essere costretta a letto adesso ha cominciato a pesarti, vero?»
«... Mh mh» annuì lei con lo sguardo basso.

Manon sorrise appena e si avvicinò di più a lei, portando con sé la sedia. Arrivò ad accarezzarle una guancia con la mano e, al vederla voltarsi e poi sorriderle, lei ricambiò, chinando anche appena di lato la testa.

«Tesoro, ti conosco da quando sei piccola. Né io, né la tua famiglia, né nessun'altra persona potrebbe mai non venirti a trovare per volere proprio. Ok?»
«Lo so, ma... certi pensieri vengono. Non lo faccio apposta...»
«Passi la maggior parte del tempo da sola... Ti manca Louis...» aggiunse poi Manon, avvicinando la mano al suo viso per accarezzarglielo: «... È un periodo difficile, ma vedi che lo supererai e ne verrai fuori più forte di prima.»
«... Mh. Lo spero...» confessò la bruna con sempre il sorriso accennato, che si allargò quando lei le spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

«Dimmi un po'.» disse poi Manon, puntando gli occhi marroni contro i suoi dorati e notando subito una leggera confusione in lei: «... Cosa combinerai a Louis quando tornerà?»
«... Eccooo...» tentò di formulare lei, allungando il più possibile la parola mentre abbassava anche lo sguardo e arrossiva lievemente in volto: «Diciamo che...»
«Mh?»
«... Potrei ecco...»
«Ehehe. Nicole, ti ricordi che non sono tua madre, sì?»
«So bene chi sei. Sei Manon Chamack, eri la mia babysitter, sei la figlia di Nadja Chamack, che è praticamente il mentore di mia madre, futura moglie di Chris Noël e sei la pupilla di Marinette Agreste, la madre del mio ragazzo.»
«Pupilla di Marinette... non proprio. È come una sorella maggiore per me.»
«Parentele o meno, siete legate parecchio. Chi mi dice che tu non potresti fare una soffiata e dirle tutto?»
«... Non sono Zoe?»
«... Touché.»

Manon la abbracciò d'istinto, prestando comunque attenzione a non farle male.

«Quindi?»
«... Non lo so...»
«Nessun bentornato, nessuna sorpresa...?»
«... Io sono preoccupata per lui. Non riesco a pensare a qualcosa di bello quando nessuno sa nemmeno come e se tornerà...»
«... Tu non ti fidi di lui?»
«Io mi fido ciecamente di lui, Manon. Te l'ho detto, sono terrorizzata da cosa potrebbe succedergli... Nemmeno lui lo sa.»
«Anche io sono preoccupata, ma... Marinette e Adrien, come coppia, sono assurdamente bilanciati in fatto di fortuna e sfortuna. Sperare che Louis abbia ereditato anche questo da loro non è esattamente illudersi, no?»
«Beh... no. Però...»
«... Ok, va bene, niente speranze inutili. Ma comunque tu ti stai arrendendo all'idea di non poter vedere più Louis e... stai così? Sembri stare bene dopotutto.»
«Con la testa non faccio che pensare a quello. L'ipotesi di poterlo perdere mi uccide, sì, ma... Anche questo, non lo so. Il mio cuore mi urla tutt'altro...» le confessò dopo essersi portata la mano sana al petto e aver rivolto lo sguardo verso la finestra.

Manon rimase a guardarla, in attesa di un continuo in merito a quel discorso. Se, invece, intendeva lasciarla così con una frase a metà... Lì sì che se la sarebbe presa lei.

«... E?» le domandò dopo diversi secondi di silenzio, quasi sbuffando al sentirla sospirare.

«Urla che Louis tornerà a casa...»
«E tu non gli credi? Non ti ha sempre detto le cose giuste?»
«Sì, ma... Come fa a sapere qualcosa che nessuno sa?» le chiese prima di voltarsi nuovamente verso di lei, con anche accenni di lacrime agli occhi.

I'm Always With You - Miraculous Ladybug {3° Libro}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora