Capitolo 31

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«Alain... Alice...» li chiamò Alya, ancora con il peso del sonno sulle spalle, prima di aprire leggermente la porta della camera del figlio: «Dovete sveglia-»

I due stavano ancora dormendo, Alice appoggiata sul petto di Alain e quest'ultimo che l'abbracciava. Molto probabilmente si sarebbe lamentato per tutto il giorno, secondo il suo modesto parere, ma l'avrebbe fatto unicamente quando la ragazza non sarebbe stata presente nella stanza.

«Ragazzi...» li richiamò dopo diversi secondi quasi in un sussurro, sorridendo intenerita al sentire come risposta un mugugno da parte del figlio: «... sveglia, dovete andare a scuola.»
«Mhhh!» rispose ancora Alain, costringendo Alya a portarsi una mano alla bocca per non scoppiare a ridere.

Alice, nel mentre, stava ancora tranquillamente dormendo, all'oscuro della "conversazione" che stavano avendo in quel momento madre e figlio.

«Non guardarmi così, signorino.» lo avvertì dopo aver finalmente spalancato la porta e incrociate le braccia al seno, oltre ad aver ricambiata l'occhiataccia tirata dal figlio che aveva a malapena alzato la testa: «Se vi svegliate adesso fate anche in tempo a fare colazione con me e tuo padre.»
«Mamma...»
«Niente no. Vi aspetto a tavola, datevi una mossa» li avvertì poi lei prima di lasciare la camera, facendo alzare gli occhi al cielo ad Alain.

Quest'ultimo poi lasciò nuovamente andare la testa sul cuscino, sgranando successivamente gli occhi una volta sentito un mugugno, questa volta proveniente dalla bocca di Alice. Alzò lentamente il braccio per scoprire il suo viso e sorrise, intenerito da quel visino che lei aveva unicamente mentre dormiva. Erano pochi i momenti di "calma" tra loro, ma anche il solo poterla guardare così tranquilla con gli occhi chiusi lo portava a ripetersi, a mente, quanto l'amava.

«Lapin...» la chiamò a bassa voce, ridacchiando al sentire rispondere anche lei con un verso: «Lapin...»
«Sto dormendo...» rispose poi lei, sbadigliando subito dopo aver ricevuto un bacio sulla fronte da parte sua: «Al... ti prego.»
«Io non c'entro niente purtroppo, è venuta mia madre a svegliarci...» le spiegò lui, dandole un bacio a stampo sulle labbra quando la vide sdraiarsi a pancia in su per stropicciarsi gli occhi.

«... Puoi, per favore, dirle che non ho proprio voglia di alzarmi...?»
«... Cos'hai lapin?» le chiese dopo aver chinato leggermente la testa di lato, ritrovandosi poi i suoi occhi ambra fissi sui suoi marroni: «... Ok, ho capito.»
«Eh?» domandò lei confusa dopo aver sbattuto un paio di volta le palpebre, alzando con fatica il busto quando lui si alzò velocemente dal letto: «... Che cosa stai facendo?»
«Ti prendo i vestiti dalla borsa» le disse dopo essersi infilato la maglia del pigiama, inginocchiandosi poi a terra per recuperare ciò che le aveva detto.

Alice rimase ad osservarlo confusa, ancora dubbiosa su cosa avesse effettivamente capito quel ragazzo.

«Torno subito, tu avviati verso il bagno» le disse dopo essersi rialzato in piedi, per avvicinarsi a lei e darle un altro bacio a stampo sulle labbra.

Lei rimase seduta a guardarlo sgattaiolare fuori dalla camera, poi sospirò e si alzò anche lei dal letto, per fare ciò che il ragazzo le aveva consigliato di fare. Per quale motivo, ancora non l'aveva capito. Nel percorrere il corridoio per raggiungere la porta del bagno, si soffermò a guardare alcune delle vecchie foto appese sul muro, alcune delle quali raffiguravano Alya e Nino, altre Nicole e Alain, e altre ancora tutti e quattro i componenti della famiglia. Le venne l'impulso di allungare la mano per sfiorare la figura minuta della sua migliore amica catturata in una di queste, ma la ritrasse proprio a un centimetro di distanza. Sospirò e riprese a camminare verso il bagno, rabbrividendo al contatto tra la pianta dei suoi piedi e delle piastrelle bianche, ma sforzandosi il più possibile per abituarsi alla cosa.

I'm Always With You - Miraculous Ladybug {3° Libro}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora