Capitolo 29

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«Signor Fu, io... le chiedo scusa» gli disse Louis subito dopo colazione, che da seduto si era chinato in avanti come per chiedergli perdono: «Io e Yyume non volevamo assolutamente crearle problemi, ci dispiace... noi vorremmo-»
«Ragazzo.» lo interruppe l'anziano, guardandolo alzare timidamente lo sguardo, cosa che lo fece sospirare: «Il fatto che Wayzz vi abbia visto ha creato un leggero problema, è vero, ma troverò il modo di non farlo più insospettire.»
«Mi dispiace...»
«Ragazzo smettila, non c'è bisogno di scusarsi così tante volte» cercò di smuoverlo ancora Fu, roteando gli occhi quando Louis non si mosse di un millimetro.

Yyume, seduto a terra poco lontano dal portatore, aveva gattonato sul pavimento fino a raggiungerlo e poi l'aveva imitato, finendo però per scivolare di lato e mettersi a ridere, appunto perché neanche riusciva a mantenere una posizione in quel corpo.

«Dai... rischi di farti male così...» disse con un leggero tono di rimprovero Louis, alzandosi finalmente da quella posizione per aiutare il bambino a rimettersi seduto composto, ridacchiando poi al vederlo sporgersi di lato per cadere di nuovo: «Smettila! Dai, Yyume...»
«Da da!» esclamò lui in risposta, prima di ridere quando lui lo prese direttamente in braccio per tenerlo fermo.

Fu sorrise d'istinto a quella scena, quel ragazzo sembrava veramente un mago con i bambini. Gli era stato ripetuto più volte che, Yyume in particolare, non era esattamente normale, ma ai suoi occhi era impossibile non vedere quel giovane veramente bravo con i neonati, anche se non aveva nipoti e non lo conosceva così bene. Non l'aveva ancora ammesso a voce, ma avere qualcuno in casa che non era esattamente un allievo fin troppo accondiscendente, lo faceva stare bene, seppur essere svegliato la notte per il pianto del bambino lo faceva alterare un tantino.

«Non posso farti fare l'aereo, voli da solo!»
«Mh...» mugugnò il piccolo, con il muso e le braccine incrociate, mettendosi poi a sorridere quando sentì il ragazzo sospirare.

«E va bene...»
«Wiii!» esclamò Yyume non appena Louis lo lanciò appena per aria, ridendo quando lo riprese tra le braccia.

Il ragazzo poi lo strinse a sé, accorgendosi in quel momento dello sguardo con cui li stava guardando il signor Fu, oltre al sorriso. Ricambiò con uno imbarazzato, rivolgendo nuovamente lo sguardo su Yyume quando gli tirò la felpa.

«Cosa c'è?» gli chiese confuso, chinando appena la testa, ridacchiando nuovamente quando lui lo imitò: «Che hai oggi? Vuoi le coccole?»
«Mh...» mugugnò lui in risposta, distogliendo lo sguardo e avvicinandosi di più a lui per appoggiarsi al suo petto.

«... Ti mancano Tikki e Plagg?»
«... Mh...»
«... Anche a me mancano i miei genitori» gli confidò a bassa voce, stringendolo forte a sé dopo aver chiuso gli occhi.

In due, che cercavano di confidarsi a vicenda. Purtroppo Yyume era anche vittima del suo essere un bambino in quell'universo, ma la sua mamma e il suo papà gli mancavano davvero, gli sarebbe piaciuto tanto rivederli, anche solo per un po'.

«Ehi, non piangere...» gli sussurrò Louis quando lo sentì singhiozzare, sospirando quando lo sentì stringere ancora più forte la sua felpa.

Parole inutili, lo sapeva, ma non aveva altro in mente. Oltre a promettergli, per l'ennesima volta, che sarebbero presto tornati a casa, non sapeva cos'altro fare.

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«Ken!» esclamarono i suoi amici quando lo videro raggiungere l'ingresso dopo aver salito la rampa di scale, con Florian accanto.

Il ragazzo sorrise a quel saluto, ritrovandosi poco dopo stretto in un enorme abbraccio, indetto soprattutto da Alain e Alice, mentre Oliver e Claude erano praticamente inglobati in esso.

I'm Always With You - Miraculous Ladybug {3° Libro}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora