Capitolo 10

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«Nicole... Ehi Nicole?»
«... Promettimi di... Stare attento...»
«Nicole?»
«Ti prego...»
«Nicole!»
«Eh!?» esclamò lei aprendo di scatto gli occhi, trovandosi poco distante Wayzz: «... Ehi... Come mai mi hai svegliata?»
«Cominciavi ad agitarti, mi sono preoccupato...» le rispose con le zampette al petto, sorridendo quando lei gli accarezzò la testa con l'indice.

«Non serve a niente preoccuparsi, starò bene Wayzz... Mi ci vorrà solo del tempo»
«Forse sarò diventato ripetitivo, ma il maestro non poteva scegliere portatore migliore a cui affidarmi.»
«...E da quando sei diventato così sentimentale?» gli domandò con un leggero sorrisetto, accarezzandolo anche sotto al mento.

Wayzz in quel frangente chiuse gli occhi per godersi a pieno le attenzioni che gli riservava sempre la sua portatrice, ma dovette riaprirli quasi subito quando sentì la porta della stanza. Volò come un razzo e si nascose dietro al collo di Nicole in un millisecondo, facendo scappare una risata alla portatrice, che a quanto pare nel vederlo scappare a gambe levate non si parlava di trattenersi.

«Nicole?» Jocelyn entrò dalla porta e sorrise quando incrociò i suoi occhi, avvicinandosi per darle un'occhiata: «Sei già sveglia vedo, come hai dormito stanotte?»
«Bene... Non mi pare di aver avuto incubi o cose simili, ho dormito tranquillamente.»
«E di questo sono contenta, come vanno il braccio e la gamba?» chiese puntando anche lo sguardo verso le parti del corpo nominate e scoperte dalle lenzuola.

«Al solito, non riesco nemmeno a muoverli...»
«Sono più che certa che guarirai in fretta, sei una ragazza forte, così come tua madre»
«No, io non sono paragonabile a mia madre, lei è su tutt'altro livello»
«Se lo dici tu cara...» le rispose con un sospiro, prima di tirarsi su dalla sedia con ancora il sorriso sulle labbra: «Torno tra un po', scusami se ti lascio da sola ma è una questione urgente.»
«Tranquilla non c'è problema, tanto non vado da nessuna parte.» le ricordò con le mani unite e appoggiate sulle coperte, sorridendo al vedere ridacchiare e chiudere gli occhi.

«Su questo hai ragione, ma smettila di sottovalutarti.» la avvertì prima di lasciare la stanza chiudendosi la porta alle spalle.

Nicole tirò un sospiro di sollievo. Si avvicinò la mano al viso e poi se la passò tra i capelli, portandosi alcune ciocche blu vicino agli occhi.

«...Nicole, tutto bene?»
«Sì tranquillo, ho semplicemente notato che il colore blu adesso pare più celeste...»
«Ma è normale, no?»
«Sì lo è...» gli rispose accarezzandosi le ciocche, lasciandole poi cadere sulla propria spalla.

«Nicole sei sicura di stare bene?»
«...Al solito» gli rispose voltandosi verso di lui per sorridergli: «Sono preoccupata per Louis, tutto qui»
«E perché mai sei preoccupata? Capisco che averlo lontano non sia affatto semplice, però dovresti pur avere un po' di fiducia in lui»
«Non è quello che mi spaventa, lui dopotutto è la persona di cui mi fido di più al mondo. Sono preoccupata per un altro motivo...»
«E hai voglia di spiegarmi questo motivo?»
«...Ti ho già detto che, né io né Louis, sopportiamo poi tanto i cambiamenti, no?»
«Sì, un paio di volte»
«Ecco, è per questo che sono preoccupata...»
«Hai paura dei cambiamenti? Ma la vostra vita è un continuo cambiamento, crescete, andate a scuola, iniziate a prendere vostre decisioni. Voi soprattutto che siete ancora giovani, dovrete affrontare parecchi cambiamenti, le cose nel corso del tempo non continueranno ad andare avanti come sempre.»
«Wayzz lo so questo, è inutile che me lo ripeti...» gli rispose lei chiudendo gli occhi e girando il viso, tornando a tenerlo abbassato e rivolto verso le coperte.

«E allora perché sei preoccupata? Io aspetto solamente una tua spiegazione...»
«...Io non voglio che questi cambiamenti influenzino anche Louis, non voglio che anche lui diventi qualcuno che non è lui»
«Louis è un ragazzo forte, sono più che sicuro che pur di ritornare da te e renderti felice sia disposto a sopportare ogni cosa gli si pari di fronte. Credi in lui Nicole, fidati e non preoccuparti più.»
«...Forse non riuscirò mai in questo...» confessò con i lati della bocca alzati, che più che un sorriso parevano formare una smorfia.

I'm Always With You - Miraculous Ladybug {3° Libro}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora