Capitolo 7

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Stéphane era seduto sul pavimento della stanza di sua sorella e stava giocando con le sue automobili. Lei invece, con l'aiuto di Margot, si stava cambiando la maglietta e i pantaloni.

«Boom!» esclamò il bambino imitando il rumore dopo le scontro delle due macchinine, prima di ridere e alzare lo sguardo verso sua sorella.

«Allora come vanno le gambe?»
«Meglio, ho ancora bisogno delle stampelle ma mamma ha detto che sto già migliorando»
«E detto da lei è una cosa più che positiva, chiamami se hai bisogno va bene?»
«Certo Margot.»
«Ciao!» la salutò Stéphane muovendo freneticamente la mano con lo sguardo rivolto sulla ragazza.

«Ciao piccolo.» ricambiò lei il saluto prima di uscire dalla stanza, chiudendo la porta alle proprie spalle.

Sakura spostò il proprio sguardo dalla porta a suo fratello, che la fissava con gli occhi accesi e un sorriso stampato sulle labbra. A lei scappò una risata. Allungò una mano e gli scombinò i capelli, fermandosi a guardarlo quando sorrise sempre tenendo lo sguardo su di lei.

«Perché mi guardi in quel modo?»
«Mi sei mancata...» le rispose abbandonando le macchinine a terra per avvicinarsi a lei e poterla abbracciare.

Lei spostò gli occhi verso il capo corvino e sorrise di nuovo, allacciando le braccia attorno al corpicino di Stéphane per ricambiare il suo abbraccio. Era minuto e gracilino, però compensava l'altezza che aveva rispetto a lei quando aveva la sua età, o almeno questo le aveva detto sua madre.

«Anche a me mancavi tu... Scusa se ho rischiato di farti del male» sussurrò allontanandosi per guardarlo negli occhi, aggrottando lo sguardo quando lo vide negare con la testa.

«La mia sorellona è forte e io le voglio bene, non devi chiedermi scusa...» le rispose ancora sorridente.

Sakura sorrise di nuovo, lo lasciò e lui scese dalle sue gambe tornando con i piedi per terra, girandosi con tutto il corpo per guardarla ancora negli occhi.

«Che c'è?» gli chiese con un mezzo sorriso.

«Chi è il ragazzo che c'era ieri?»

Senza accorgersene Sakura arrossì vistosamente, portandosi una ciocca bruna dietro l'orecchio e distogliendo un paio di volte lo sguardo, in cerca di una qualsiasi spiegazione da dare al suo fratellino.

«Ecco... Lui è...»
«È il tuo fidanzato?» le domandò Stéphane subito dopo, aumentando di botto la temperatura corporea di Sakura e il colore rosso che adesso rivestiva tutto il suo viso.

«Cosa?! No! Io e lui non siamo... Fidanzati...» negò lei stringendo i denti e costringendo se stessa a non incrociare ancora lo sguardo di Stéphane.

«È un tuo amico allora?»
«N-no... Lui non è esattamente... Mio amico...» balbettò lei continuando a muovere gli occhi di scatto senza mai tornare su Stéphane.

In così poco tempo era riuscito a ridurla in quello stato? La curiosità dei bambini era un'arma a doppio taglio, sua madre non le aveva mentito quando glielo aveva detto. Claude non era proprio suo amico, ma non era nemmeno il suo fidanzato, era... Semplicemente il ragazzo che le piaceva, o per dirla meglio, era il ragazzo di cui era innamorata. Lei voleva dire la verità a Stéphane, però aveva paura di come avrebbe interpretato la cosa e poi riferito il tutto ai loro genitori.
Perché adesso andava in paranoia senza aver fatto nulla?!

«E allora chi è?» le chiese ancora Stéphane, determinato a ricevere una risposta da parte di sua sorella.

Sakura non era capace già di suo nel dire bugie a Stéphane, ma vederlo fissarla con quegli occhi verdi con solo innocenza e curiosità nello sguardo, le rendeva tutto dieci volte più complicato.

I'm Always With You - Miraculous Ladybug {3° Libro}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora