Capitolo 12

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«Lo ammetto, è stata una bella serata» sospirò Manon dopo aver varcato la porta di casa, togliendosi la giacca per appenderla all'entrata: «Mi hai davvero sorpresa sai Chris» si complimentò girandosi verso il ragazzo.

«Sono contento di questo...» le rispose con una specie di smorfia sul viso, tutto il contrario del suo solito sorriso.

«Chris... Sei sicuro che vada tutto bene?»
«Sì sì! Non... Ce niente che non va...» le rispose ancora con quello strano tono, abbassando anche lo sguardo a terra.

Ma davvero pensava di fargliela così facilmente? Lo conosceva e riconosceva il suo strano comportamento, quando si comportava così, andava tutt'altro che bene.

«Chris» lo richiamò avvicinandosi di un passo, notando lui rimanere immobile senza muovere un muscolo: «Guardami in faccia quando ti parlo»
«De-devo andare...» balbettò lui girandosi con tutto il corpo verso la porta pronto a correre lontano da lì.

Sospirò poi rassegnato e chiuse gli occhi, colpa di Manon che gli aveva afferrato il polso. E adesso cosa doveva fare?

«Tu non te ne vai finché non mi dici che cosa ti succede.»

Era finito, quando Manon usava quel tono lui era letteralmente finito.

«Chris...» lo richiamò lei stringendogli più forte il polso.

Il ragazzo fece un passo indietro e si voltò verso la ragazza, che puntò subito gli occhi contro i suoi. Era da mesi che desiderava poterglielo chiedere, adesso che stava assieme a lei e ne aveva l'occasione voleva solamente andare via. Non riusciva a chiederglielo, era inutile continuare a provarci.

«Chris, vuoi smetterla di guardare il vuoto?»
«Non sto guardando il vuoto...» le rispose distogliendo ancora lo sguardo.

Manon si trattenne dallo sbuffare, gli lasciò il polso e poi gli prese il volto tra le mani, calamitando di nuovo su di sé lo sguardo del fidanzato.

«Chris... O ti decidi a dirmi che cosa c'è che non va, oppure io-»
«C'è una cosa che voglio chiederti, solo che non ci riesco» la interruppe lui arrossendo sulle guance e chiudendo gli occhi.

Manon gli lasciò il viso e lasciò cadere le mani lungo il corpo, si avvicinò di un passo a Chris e appoggiò le mani sulle sue spalle in attesa che lui si decidesse a riaprire gli occhi.

«Come mai non riesci?»
«...Ho paura della tua reazione»
«Chris, davvero credi che basti così poco per farti odiare da me? Ti conosco da un sacco di tempo, non basterà una domanda o una richiesta scomoda per allontanarmi da te»
«...»
«Vuoi liberarti di me per caso?»
«Cosa? No! Tutto vorrei tranne che liberarmi di te!!» sbottò lui abbastanza innervosito.

Manon sorrise, era sempre il solito: prima restava fisso sulle sue e quando lei tirava fuori certe parole che lui non pensava scattava peggio di una molla sulla difensiva, negando tutto con lo stesso tono. Chris non aveva ancora capito che lei lo faceva apposta, le piaceva troppo vederlo arrabbiato.

«E allora vuoi farmi questa richiesta prima di impazzire?» domandò chinando leggermente la testa di lato.

«...Mi prometti che non te ne andrai via?»
«Questo è il mio appartamento fino a prova contraria»
«...Allora mi prometti di non sbattermi fuori a calci?»

Chris sembrava spaventato sul serio, era sicuro di venire rifiutato e poi venire eliminato definitivamente dalla sua vita? Quel ragazzo si preoccupava anche troppo, qualche volta doveva anche trovare un mezzo per tranquillizzarsi e lasciar perdere tutta quella tensione.

«Chris, ti prometto che non farò nulla, voglio solo ascoltare ciò che hai da dirmi e... Capire cosa ti blocchi talmente tanto da non riuscire a dirmelo.»
«Ok... Ci provo...» sospirò lui che già sudava freddo.

I'm Always With You - Miraculous Ladybug {3° Libro}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora