Capitolo 1

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«Nicole? Sei sveglia?»

Riaprì gli occhi con fatica, ma non riuscì nemmeno a dire una parola che un dolore tremendo le attraversasse tutta la parte destra del corpo, impedendole anche solo di muoversi. Spostò semplicemente lo sguardo verso la finestra, sospirando di sollievo dopo aver notato che era ancora giorno, sperando però di non essersi svegliata il giorno seguente.

«Chi è..?» domandò con gli occhi socchiusi e la voce roca, impossibilitata a riconoscere la figura che le aveva appena parlato.

«Grazie al cielo ti sei svegliata, tutto bene?»
«… Sei l’infermiera?»
«Sì, sono Jocelyn. Ti serve qualcosa?»
«… Sapere dov’è tua figlia Clary magari»
«Mia figlia Clary?» le chiese confusa prima di riflettere e poi roteare gli occhi, facendola ridere.

«L’hai capita almeno…»
«Non sei la prima che mi dice frasi simili, ormai è prerogativa vostra quella di associare nomi a personaggi famosi»
«… Beh sai, è il sogno di tutti incontrare il proprio idolo, per te non è mai stato così?»
«È stato così per tutti, per te invece?» le chiese aiutandola a mettersi seduta sul lettino e appoggiare la schiena contro il cuscino.

«No… Non c’è mai stato un vero e proprio idolo nella mia vita»
«Nemmeno Ladybug e Chat Noir?»
«Loro li ho conosciuti, ho anche le foto autografate a casa.»
«Beh dopotutto tua madre è Alya Césaire, mi sembra normale che tu li abbia conosciuti.» si ricordò l’infermiera sistemandole il cuscino.

«Non per vantarmi, ma non li ho solo conosciuti»
«Immagino, io li avrò visti quelle volte che sono venuti qui per fare visita ai bambini qui in ospedale, Chat Noir soprattutto si divertiva a giocare con loro»
«E’ bello avere dei supereroi in città, non pensi?»
«Sì, ci sono da anni e tutti si fidano di loro.»
«Normale… Per caso sai dov’è andato mio fratello?» le chiese dopo che l'avesse vista rialzare il busto e puntare lo sguardo su di lei.

«Se parli del ragazzo che è corso a chiamarmi dopo che sei svenuta, è uscito una mezz’ora fa, ha detto che doveva andare a prendere una persona.»
«Princess dove-?» si fermò dal continuare quando notò la gattina seduta dall’altro lato del letto, che la guardava con i suoi occhi azzurri: «Sei rimasta qui tu…»

Princess saltò sul letto e cominciò a leccarle il braccio sul puntò più vicino al gesso, prima di strusciare lentamente la testa contro il suo fianco, invogliandola al alzare lentamente il braccio per farla sdraiare comoda accanto a lei.

«Lei non si è mai mossa da qui, voleva rimanere accanto a te. Deve tenerci molto e lo sto anche vedendo.»
«L’ho salvata dal fiume e adesso vive a casa dei genitori del mio fidanzato, anche lei ha un fidanzatino…» raccontò accarezzando la testa a Princess con la mano sana, sentendola fare subito le fusa contro il palmo.

«Il gatto nero? Li ho visti insieme, sono adorabili.»
«E’ vero che tu Renoir siete una coppia perfetta? E’ vero Princess?» chiese alla gattina mentre la accarezzava dietro alle orecchie, ridacchiando quando sentì il suo miagolio

«Hai bisogno di qualcosa Nicole?»
«Per il momento no, grazie per essermi restata accanto comunque…»
«E’ il mio lavoro Nicole. Se hai qualche problema, puoi tranquillamente chiamarmi premendo il tasto laterale del bracciale, arriverò il prima possibile.»
«Va bene, grazie ancora Jocelyn.» la ringraziò Nicole sorridendole nel miglior modo che poté, guardando l’infermiera ricambiare e poi uscire dalla porta.

Il sorriso scomparve l’attimo seguente, continuava ad accarezzare la testa a Princess, ma nel suo cuore c’era una ferita che nessun medico era capace di curare, solo una persona era capace di darle una mano.

“E’ da quando sono qui che penso a te, tranquilla sono insieme a te…”

«Adesso il mio cervello mi gioca anche brutti scherzi… Ho battuto la testa e adesso sento la sua voce, qualcos’altro?»
«Meow…»
«Lo so che sono ancora viva Princess, ma questo non ce-…»

I'm Always With You - Miraculous Ladybug {3° Libro}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora