Capitolo 3

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Sakura si tirò su dalla sedia a rotelle e cercò di muovere un passo, perse l'equilibrio e sua madre riuscì a prenderla prima che cadesse rovinosamente a terra.

«Sakura non strafare, ti hanno portato stamattina in ospedale e non hai ancora riacquistato il controllo completo del tuo corpo, un passo alla volta fiorellino.»
«Va bene mamma...» rispose lei dopo aver roteato gli occhi.

«Ehi Sakura?»
«Edith!» esclamarono Sakura e sua madre, dopo aver visto l'infermiera che aveva appena aperto la porta della stanza.

«Come va? Tutto bene?»
«Non riesco ancora a controllare tutto il mio corpo...» le rispose roteando gli occhi, chiudendone uno quando sua madre le accarezzò la testa.

«Tranquilla Sakura si risolverà tutto, tornerai a scuola prima di quanto pensi.»
«Ah Sakura, qualcuno è venuto a trovarti.»
«Chi?» chiese la ragazzina, guardando Edith tirare indietro la testa dalla porta, forse per parlare alla persona che era accanto a lei.

«Entra avanti...» ripeté forse per la terza volta Edith rientrando nella stanza, mantenendo lo sguardo sulla persona che ancora si faceva vedere.

Sakura mantenne lo sguardo sulla porta, poi vide una chioma bionda comparire dall'uscio, appartenente ad una figura dalla camicia nera e la t-shirt gialla e bianca, pantaloni bianchi e scarpe dello stesso colore. Le bastò guardarlo negli occhi per riconoscerlo.

«Claude..?»
«Ehi...» la salutò lui con un sorriso imbarazzato e una mano alzata in segno di saluto, che abbassò subito dopo.

«È lui il ragazzo che ti ha accompagnato qui?»
«Sì... Perdonatemi se non sono rimasto ma... Mia madre è leggermente protettiva ultimamente.»
«Tu sei per caso Claude Kurtzberg?»
«Si chiama Claude-Nathan Kurtzberg... È diverso mamma» la corresse Sakura con le braccia incrociate al petto.

«... Comunque sia, sei il figlio di Chloé Bourgeois, dico bene?»
«Sì...»
«Sono contenta per te allora, tua madre quando l'ho rivista qui era felice dall'espressione che aveva in viso.»
«Di che cosa parli, mamma?» le chiese Sakura confusa, alzando lo sguardo su di lei.

«Sua madre è in dolce attesa...» le sussurrò all'orecchio, facendole sgranare gli occhi e aprire la bocca.

«E non mi hai detto niente?!»
«Tesoro, non sapevo del vostro rapporto... E questa cosa mi ha leggermente offesa, sai?»
«... Rapporto?» chiese lei ancora confusa, con lo sguardo alzato su sua madre.

«Io torno dopo, Sakura fai attenzione» le raccomandò Edith prima di lasciare la stanza.

«... Da quand'è che vi conoscete?»
«Da domenica alla partita, lei è inciampata su un gradino e io sono riuscito a prenderla in tempo» raccontò Claude sistemandosi il codino.

«Ah... Quindi tu sai cosa..?»
«Cosa le è successo? Sì...» annuì lui.

«Beh... Adesso che non sei più da sola io posso tornare a lavorare. Stai attenta fiorellino, va bene?»
«Va bene mamma...» rispose Sakura con la testa appoggiata al pugno chiuso.

Fleur le baciò la testa e poi salutò Claude, avviandosi fuori dalla stanza e chiudendosi la porta alle spalle.

«... Quindi tu eri con Adrien e Marinette quando mi hanno portata qui?» gli domandò dopo aver passato una decina di secondi in silenzio, guardandolo annuirle imbarazzato.

«Sarei voluto restare, ma mia madre, quando l'ha chiamata Adrien, gli ha urlato nell'orecchio di rimandarmi subito a casa: si era parecchio spaventata quando non mi ha trovato nel mio letto»
«Immagino... Anche io ho fatto preoccupare parecchio i miei genitori»
«Siamo stati dei figli abbastanza crudeli...» commentò lui con la bocca serrata, guardandola portarsi una mano alla propria per non ridere: «... Tu stai bene?»
«Sì, al contrario di come è messa Nicole»
«... È messa male?»
«Ha praticamente metà del corpo immobilizzato, di sicuro non sta bene»
«E Louis invece?»
«Non l'ho visto, io sono qui da stamattina e, tra tutti quelli che sono entrati o usciti, di lui non c'è stata traccia.»
«Chissà dov'è finito...» si chiese Claude grattandosi il viso con l'indice.

I'm Always With You - Miraculous Ladybug {3° Libro}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora