Capitolo 14

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"Sakura girò pagina e osservò la fotografia dove era presente lei con suo fratello, che lì doveva avere quasi un anno. Lei faceva facce buffe a suo padre, che aveva fatto la foto, e Stéphane guardava il vuoto confuso. Non le capitava spesso di guardare quegli album fotografici, però, quando capitava, i suoi pensieri si focalizzavano su Stéphane e il loro rapporto, che per lei contava davvero moltissimo. Per anni aveva desiderato qualcuno con cui giocare, sua madre le aveva sempre rispondo dicendo che, prima o poi, avrebbe visto il suo desiderio realizzato: e alla fine era arrivato Stéphane. Voleva davvero un mondo di bene al suo fratellino, lui non immaginava nemmeno quanto significasse per lei.

«Ti piace davvero tanto guardare quelle fotografie, non è vero tesoro?»

Sakura alzò lo sguardo dall'album e lo puntò sulla porta, sorridendo quando incrociò la figura di sua nonna, che la guardava con quell'espressione stanca sul viso.

«Mh mh... Mi aiutano a ricordare quanto l'arrivo di Stéphane mi ha cambiata. Nemmeno l'arrivo di papà ha stravolto così tanto la mia vita: prima eravamo solo te, io e la mamma, quando si è aggiunto papà non è cambiato nulla, c'era solo una persona in più in casa. Invece, quando sono entrata nella stanza dov'era mamma in ospedale e ho visto Stéphane... Io...»
«Appena lo hai visto hai aperto gli occhi, il suo pianto ti ha come destata da un sogno. Lui è stato la dimostrazione che tra il tuo papà e la tua mamma non era cambiato niente, in quel periodo di lunga assenza continuavano a pensare all'altro, mentre soffrivano entrambi in silenzio.»
«...Tu dici nonna?» le chiese guardandola avvicinarsi a lei per prenderle il viso tra le mani.

«Non lo dico io, so che è così. Stéphane significa tutto per te, ultimamente non avete passato tempo insieme, però è anche grazie a lui se sei riuscita a superare tutto. Il tuo unico desiderio è vederlo crescere felice, non è vero piccola?»
«È vero nonna...» rispose sorridendole, sentendo le sue dita accarezzarle lentamente il viso e spostarle una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Tenne gli occhi puntati su di lei e notò il suo sguardo scurirsi per un attimo, prima di vederla sporgersi per darle un dolce bacio sulla fronte, cosa che faceva molto spesso quando lei era ancora piccola.

«La prima volta che ti ho vista tra le braccia di tua madre, ho provato la stessa sensazione che hai provato tu con Stéphane. Fleur è cambiata grazie a te, grazie a quel piccolo fiorellino che adesso è cresciuto...»

Sakura distolse lo sguardo dopo aver sorriso. Da quando sua nonna aveva scoperto che anche Sakura era il nome di un fiore, non aveva mai smesso di dire che era davvero cresciuta come un fiore, che all'inizio è chiuso e non mostra la sua vera bellezza, cosa che invece fa quando sboccia. In passato le aveva mostrato un vecchio libro dove suo nonno aveva disegnato i suoi fiori preferiti, e tra questi c'erano i tulipani bianchi, le rose rosse, le margherite, le viole e anche i fiori di ciliegio.
Suo nonno era veramente un amante dei fiori, avrebbe sicuramente fatto subito amicizia con suo padre.

«Ti voglio tanto bene Sakura...»
«Anche io ti voglio bene...» le rispose tornando a guardare di fronte a sé, spalancando gli occhi quando non vide la figura della donna: «...Nonna? Nonna!» la chiamò a voce alta alzandosi dal letto: «Nonna!»

Non ottenne nessuna risposta. Sì voltò verso le proprie spalle e non ritrovò il suo letto, così come le pareti della stanza: adesso era circondata solamente dal buio.

«Nonna...? Nonna dove sei finita? Nonna!» continuò a chiamarla ad alta voce, mentre le lacrime avevano già preso a rigarle le guance.

Nessuna risposta. Stava davvero cominciando a spaventarsi, soprattutto perché le persone normali non sparivano all'improvviso.

I'm Always With You - Miraculous Ladybug {3° Libro}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora