Capitolo 4

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«Nicole si è comportata bene?»
«Naturalmente, vostro figlio vi ha raccontato che è svenuta, vero?»
«Sì, mentre lo raccontava sembrava avere la scena davanti agli occhi, tremava addirittura»
«È normale, quando si tratta di tuo fratello o tua sorella hai sempre paura di perderla appena sfiora quel limite, Alain è riuscito a riprendere subito il controllo, si è comportato bene.»
«Beh stiamo pur sempre parlando di Nicole. È sua sorella minore di poco, però ha sempre avuto paura che le succedesse qualcosa, da quando sono piccoli ha impedito a chissà quante persone di avvicinarsi a lei...» raccontò Alya passandosi le dita tra i capelli, sentendo l'infermiera ridacchiare.

«Ha due figli incredibili lo sa?»
«Chissà perché me lo dicono tutti, io stessa ne sono sconvolta.» confessò con le braccia incrociate al seno, osservando Alain fermarsi davanti alla porta della camera.

«Papà, hai gli occhiali nuovi dietro vero?»
«Sì certo»
«Bene, non riuscivo più a guardare Nicole strizzare gli occhi senza comunque riuscire a vedere niente, è... Brutto.» concluse Alain, spostandosi al lato per permettere all'infermiera di bussare alla porta.

«Nicole? Sono Jocelyn, i tuoi genitori sono venuti a trovarti» al suo richiamo non rispose nessuno: «Nicole? Sto entrando...» le comunicò abbassando la maniglia della porta.

Alain entrò nella stanza seguito da Alya e Nino, Jocelyn era rimasta alla porta dopo aver visto che le luci erano tutte spente, le tende invece ancora aperte e permettevano di guardare il cielo notturno.

«Nicky... Nicole?» la chiamò ancora Alain questa volta a bassa voce, tappandosela con entrambe le mani quando notò la sorella dormire nel letto.

«Si è addormentata...»
«Io sono rimasta qui non lei fino a quando non ha finito di cenare, probabilmente si è addormentata poco tempo dopo.»
«Alya... Le hai viste?» le chiese Nino posandole una mano sulla spalla, indicandole le due bambole che Nicole si teneva strette al petto.

«Che bel regalo che le hanno fatto, spero che adesso riesca a dormire tranquillamente.»
«Posso tornare qui domani mattina prima di andare a scuola?»
«Non so se ci sia un orario così mattutino per le visite, però sicuramente dopo scuola Nicole sarà felice di trovarti qui.» gli rispose Jocelyn con un sorriso.

«...Mi sono dimenticato un'altra volta il suo cellulare a casa, la prossima volta glielo porto così la possiamo chiamare e avvertire di certe cose.»
«Alain sei sicuro? Nel cellulare di Nicole ci sono fin troppe foto sue e di Louis, non pensi che guardarle la farà stare peggio?» gli domandò suo padre, recuperando il porta occhiali dalla tasca e poggiandolo sopra al comodino.

«...Non può continuare così papà, tu l'hai vista svenire davanti ai tuoi occhi perché avevi parlato troppo di Louis e sul suo modo di affrontare questa situazione? Nicole non sembra più lei papà, sembra una ragazza che ha perso la memoria, si comporta in modo completamente diverso dal solito!»
«Al non osare dire una cosa simile» lo riprese Alya mettendosi di fronte a lui: «Nicole adesso è bloccata a letto, non può muoversi e non ha accanto alla persona che con un solo sguardo le fa tornare il sorriso sulle labbra, dovrebbe essere felice di questo secondo te? È cresciuta assieme a Louis, né io né Marinette siamo state capaci di non farlo stare insieme, dovevi vederli da bambini quando si rincorrevano e poi ridevano dopo un piccolo litigio. Al posto che proteggerla, per una volta puoi stare in silenzio ad ascoltarla e cercare di capirla?» gli chiese guardandolo dritto negli occhi.

Alain aprì la bocca per rispondere, ma la richiuse poco dopo abbassando lo sguardo a terra e stringendo le mani a pugno.

«Andiamo, non voglio che si svegli.» gli disse Nino affiancandolo e appoggiando la mano sulla sua spalla, guardandolo annuire appena.

I'm Always With You - Miraculous Ladybug {3° Libro}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora