Capitolo 18

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 Teresa.


Riapro gli occhi alla luce che filtra dalle tende semichiuse, la testa che mi scoppia e gli occhi che sembrano prosciugati da ogni lacrima. Gli eventi della notte precedente mi tornano alla mente e il mio sguardo viene calamitato sull'uomo profondamente addormentato al mio fianco, un braccio ancorato possessivamente attorno alla mia vita. Il lenzuolo durante la notte è sceso sino ai fianchi, scoprendo un torace scolpito da anni di palestra e intensa attività fisica. Il mio sguardo si sposta sul volto dai lineamenti decisi, quasi scolpiti nella pietra, privo di emozioni anche quando dorme. In lui c'è un aura di potere e pericolo che lo ricopre come un manto. È il suo modo di essere, di porsi, di camminare, il solo guardarti che ti fa capire che non è uno con cui si scherza a meno che tu non voglia morire. Eppure, proprio questo demonio ieri sera ha mostrato pietà. Si è fermato quando l'ho chiesto, più implorato forse, ma si è fermato. E non era scontato.

- Buongiorno-

Sobbalzo alla voce dal timbro roco, ancora assonnata.

- Gi ... giorno – Mormoro, distogliendo immediatamente lo sguardo.

Due dita dure mi afferrano il mento, sollevandolo ad incontrare il suo sguardo indagatore.

Arrossisco.

- Immagino che se ti chiedessi il bacio del buongiorno ti catapulteresti fuori dal letto che neanche Bolt –

Arrossisco ancora di più.

Sorride, posandomi un bacio sulla fronte.

- Oggi passeremo la giornata insieme. Solo tu e io. Una sorta di luna di miele –

I miei occhi si dilatano.

- Non mostrare troppo il tuo entusiasmo, è imbarazzante –

Questo Vito ironico non lo conosco, ma è preferibile a quello che mi terrorizza.

I mei pensieri vengono interrotti dal suo braccio attorno alla mia vita che, come una sbarra di ferro, mi impedisce di muovermi quando mi attira al suo torace muscoloso e nudo.

- Non puoi fuggire, lo sai? - Mi mormora all'orecchio in tono divertito, mentre la sua mano si muove in lenti circoli sulla mia schiena.

Mi mordo le labbra, cercando di non muovermi.

- Sei molto bella ragazzina. Non c'è da stupirsi che l'asta è schizzata alle stelle quella sera –

Trattengo il respiro al ricordo di quell'orribile sera e di come il mio destino sia cambiato per sempre da quel momento. Non ci sono più possibilità di fuga o di ritorno. La mia vita non mi appartiene più.

- Sembri un coniglietto spaventato davanti al cacciatore. Ma io non sono il cacciatore cattivo. Non è mia intenzione farti del male, né spaventarti –

Peccato che ci riesce perfettamente anche senza volerlo.

Si ferma a pochi cm dal mio volto.

- Respira – Mormora divertito, prima che le sue labbra si posino sulle mie.

Trattengo il respiro, irrigidendomi.

La sua lingua tenta di farsi strada nella mia bocca. Serro le labbra, decisa a non dargliela vinta.

Lo sento sorridere sulle mie labbra, prima che mi arrivi una sculacciata.

Sobbalzo, urlando e lui ne approfitta.

All'improvviso mi ritrovo sotto di lui, le mani bloccate da una delle sue sopra la testa.

Tento di scrollarmelo di dosso, ma è come cercare di spostare un macigno. Mi dibatto, tento di calciare, ma non serve a nulla. Mi tiene intrappolata sotto di lui, in suo potere.

My Mafia - Completa (mafia serie 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora