Capitolo 38

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Teresa POV.


Sospiro, osservando la sala del ristorante piena di gente. Neanche nei miei sogni più arditi avrei mai pensato di non solo essere la proprietaria di un ristorante, ma anche di imparare da uno chef stellato i trucchi del mestiere. E tutto questo grazie all'uomo che sulla carta avrebbe dovuto rendere la mia vita un inferno in terra.

Un leggero bussare alla porta del mio ufficio mi riscuote dai miei pensieri.

- Avanti –

Una delle addette alla reception entra, l'aria imbarazzata.

- Mi scusi signora Bellomo, ma un uomo desidera vederla. È stato molto insistente nel chiedere di lei –

Aggrotto la fronte.

Chi può desiderare di vedermi? Non conosco nessuno al di fuori della famiglia e certamente nessuno di loro si farebbe annunciare o comunque, la receptionist non avrebbe quest'aria così confusa.

- Fallo entrare-

La vedo scomparire oltre la porta e pochi istanti dopo, il visitatore in questione entra con passo spavaldo nel mio ufficio.

I miei occhi si sgranano mentre il mio cuore inizia a battere all'impazzata.

- E 'bello rivederti figliola, ti trovo bene –

Davanti a me c'è l'uomo che mi ha venduta come carne al macello per sanare i suoi debiti. Debiti che non ha smesso di contrarre neanche dopo che mi ha venduta, ma che ha seguitato ad accumulare.

- Che cosa ci fai qui? Come hai fatto a trovarmi? –

Lo vedo fare una smorfia sarcastica, sedendosi davanti alla mia scrivania con tutta l'arroganza che gli è consona.

- Vedo che ti sei sistemata bene. A quanto pare sei più brava di quello che pensavo a letto. Averlo saputo ti avrei messa al lavoro prima –

Stringo le labbra per evitare che la bile che minaccia di uscire, l'abbia vinta. Non voglio mostrarmi debole di fronte a questo essere immondo.

- Che cosa vuoi? Immagino non sia una visita di cortesia –

- Sei più intelligente di quello che pensavo. A quanto pare ti ho sottovalutata. Ma venivamo a noi. Tuo marito ha mandato i suoi scagnozzi in giro e da quel momento non ho più accesso a nessun credito –

Sollevo un sopracciglio.

- E sei venuto qui per avere dei soldi da me? In questo caso hai fatto un viaggio a vuoto. Io non ho nulla. Non posseggo nulla. Tutto ciò che ho, compresi i vestiti che indosso, sono stati pagati con i suoi soldi –

- Eppure, questo ristorante è a tuo nome –

Sgrano gli occhi.

- Mi stai chiedendo di rubare per te? Sei impazzito per caso? Ha ucciso un uomo davanti ai miei occhi solo perché aveva tentato di vendergli pesce surgelato al posto di pesce fresco! –

- Ma tu sei sua moglie. Sicuramente avrai accesso ai suoi fondi. Alle sue carte –

Scuoto la testa.

- Non ho accesso a nulla. Te lo ripeto, non posseggo nulla di mio. Non posso aiutarti –

- Trova il modo di trovare i soldi. Non mi importa come fai –

Incrocio le braccia al petto.

- Altrimenti che cosa fai? Mi vendi nuovamente? -

Lo vedo sorridere, un sorriso che non arriva agli occhi.

My Mafia - Completa (mafia serie 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora