My Mafia - Completa (mafia serie 1)

Capitolo 27

Andrea POv

Osservo la mia giovane mogliettina uscire dalla doccia e fermarsi di botto alla mia vista, le mani strette sull'asciugamano che le copre il corpo snello, quasi bianche da quanto la sua presa è forte. Il suo sguardo è quello di un coniglio che ha avvistato il lupo. Anche se cerca disperatamente di nasconderlo è chiaro che sia terrorizzata da me o meglio, dal genere maschile.

Sospiro, passandomi una mano tra i capelli.

Dopo la sua esperienza traumatica, non c'è da stupirsi se lo stare vicino ad un uomo che non sia il fratello, le provochi attacchi di panico. Ma speravo che dopo un anno di terapia e approfittando della mia assenza, le cose sarebbero migliorate. A quanto pare mi sono sbagliato.

- Puoi smetterla di avere l'espressione di un coniglio spaventato ogni volta che sono al tuo fianco. Non ho intenzione di esigere i miei diritti coniugali se è questo che ti spaventa tanto – Borbotto, vedendola impallidire.

Le mani si stringono ancora di più all'asciugamano.

- Coraggio, vieni a cambiarti. Giuro che non guardo – Dichiaro chiudendo gli occhi.

Sento i suoi passi, poi un fruscio di abiti.

- Puoi.... Guardare – Mormora.

Riapro gli occhi, trovandola già vestita.

Sorrido.

- Ti farà piacere sapere che oggi sarò fuori per quasi tutto il giorno. Ho degli affari da sbrigare-

Annuisce.

- Se vuoi uscire ti chiedo di portare le guardie del corpo con te –

- Non ho intenzione di uscire-

Annuisco, lasciando la stanza.

Teresa POV.

Per la prima volta da quando lo conosco è alla guida. E non è una cosa bella. Per niente. Se potessi scendere senza uccidermi alla velocità folle con cui sta guidando, lo farei. Ma non ho altra scelta che aggrapparmi con tutte le mie forze al sedile, pregando di sopravvivere a questo viaggio. Ogni macchina che sorpassiamo può essere l'ultima.

Trattengo un urlo quando con una manovra azzardata supera la macchina che abbiamo davanti.

Signore ti prego se sopravvivrò a questo viaggio non ti chiederò più niente per tutto il resto della mia vita.

Serro gli occhi, aggrappandomi al sedile sino a farmi sbiancare le nocche.

- Rilassati. Sembra che tu stia per svenire da un momento all'altro –

Perché "sto" per morire!

- Non sei curiosa di sapere dove stiamo andando? –

All'obitorio stiamo andando!

Sterza a destra, sfiorando di pochi cm una macchina.

Torno a serrare gli occhi.

Se non vedo posso dire che sto sognando.

- Ti prego non voglio morire –

Scoppia a ridere. Il mostro scoppia a ridere.

La macchina si ferma, ma impiego alcuni secondi per capirlo, tanto il mio cuore è impazzito.

- Dovresti imparare ad avere più fiducia in tuo marito, mogliettina – Borbotta, scendendo dalla macchina e cogliendomi di sorpresa, venendo ad aprirmi lo sportello.