Capitolo 44

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Teresa POV.


Batto il piede per terra, osservando la porta chiusa dello studio di Vito. Appena è tornato si è rinchiuso nello studio con la madre e sono lì dentro da un'ora ormai.

Faccio una smorfia, voltandomi verso la mia guardia del corpo, angelo, ombra.

- Che cosa è successo? –

Joe si stringe nelle spalle.

- Non ne ho idea. Giuro. Non ero con lui. Mi ha lasciato qui con sua madre a vegliare che nessuno ti facesse del male-

- Devi sapere qualche cosa, come ad esempio il motivo per cui mi ha drogata-

Lo vedo sgranare gli occhi.

È evidente che non ne sapeva nulla.

- Chi era con lui? -

Scuote la testa.

Sbuffo.

Osservo la porta ancora chiusa e sospiro.

- Ti vanno dei biscotti alla cannella Joe? –

Lo sguardo gli si illumina.

- E me lo chiedi signora Bellomo? -

- Coraggio, andiamo in cucina. Magari gli avvelenerò la cena-


Vito POV.


Osservo mia madre mentre le rivelo ciò che ho scoperto.

- Mi stai veramente chiedendo di ricordare tutte le donne che hanno tentato di portarmi via tuo padre? -

- Non tutte. Una in particolare a cui devi aver fatto qualche cosa-

Solleva un sopracciglio.

- Sforzati di ricordare è importante-

- Ora che ci penso c'è stata una donna più arrogante delle altre. Era così sicura della sua posizione che è venuta a dirmi in faccia di aspettare il futuro erede della famiglia e che io avevo i giorni contati. Credeva che tuo padre avrebbe divorziato da me e sposato lei –

- Non ne sapevo niente-

Scrolla le spalle.

- Quel giorno avevo appena scoperto di aspettare te. Dovevo tutelarti-

- Cosa hai fatto? –

- L'ho fatta rapire e portare in una casa abbandonata che conoscevo solo io. Le ho messo a disposizione un medico che l'ha seguita per tutta la gravidanza-

- Le hai permesso di tenere il bambino? –

Mi guarda offesa.

- Sono una madre anche io. Non farei mai soffrire un'altra madre togliendole suo figlio. Il piano era che desse alla luce il bambino e accettasse i soldi che le davo per vivere una vita lontano da noi. Ma non è andato come previsto. La gravidanza si è complicata e lei non è sopravvissuta al parto –

- Che ne è stato del bambino? –

- L'ho dato in adozione. Non potevo permettermi che un giorno reclamasse ciò che era tuo di diritto-

- Quindi qualcuno gli ha raccontato del suo passato. Ma deve essere qualcuno che conosceva la verità. Chi altro sapeva del bambino? -

- Nessuno. Ho fatto tutto da sola –

-Qualcuno deve aver scoperto la verità. Qualcuno che è molto vicino alla famiglia –

- Non può esserci una spia. Siamo una famiglia-

My Mafia - Completa (mafia serie 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora