My Mafia - Completa (mafia serie 1)

Capitolo 46

Vito POV.

Osservo corrucciato il livido scuro sulla pelle candida della giovane donna davanti a me, legata ad un sedia nel mio ufficio.

- Avevo detto che non doveva esserle torto un capello- Ringhio, osservando i miei uomini che impallidiscono.

- Ha provato a mordermi, capo- Si giustifica uno dei due.

- Poteva anche staccarti la testa, per quel che mi riguarda. Non dovevi toccarla! -

Indietreggia.

- Slegatela-

Si affrettano ad ubbidire.

Il mio sguardo si posa nuovamente sulla ragazzina davanti a me. Mia cognata per legge, ma una spia nella realtà. Ho promesso a sua sorella di non ucciderla e manterrò la mia parola, ma quello che ho in mente per lei è anche peggio della morte.

- Per chi lavori? –

Scuote il capo.

- Non lavoro per nessuno –

- Eri al mio matrimonio al braccio dell'erede di una delle famiglie mafiose che da anni tentano di prendere il mio posto. Come me lo spieghi? –

- Quando Teresa è stata venduta lui non ha smesso di giocare. Ha seguitato ad accumulare debiti. Uno dei suo creditori era questa famiglia. Il padre ha detto che avrebbe cancellato il debito se avessi sposato suo figlio. Ho scoperto dopo che suo figlio era gay e che aveva il terrore di rivelarlo alla sua famiglia perché sicuramente lo avrebbero ucciso. Abbiamo stretto un patto: io lo avrei sposato e lui mi avrebbe protetta. Ma suo padre aveva altre idee. In realtà io avrei dovuto riavvicinarmi a Teresa e nel frattempo spiarti e riferire tutto ciò che vedevo-

Annuisco.

- Tuo padre che ruolo aveva nel piano? –

Fa una smorfia.

- Doveva ricattarla e se non riusciva a farsi dare i soldi che voleva, avrebbe dovuto attirarla in un posto lontano con una scusa e farla rapire –

- Volevano arrivare a me-

Annuisce.

- È evidente che quell'omuncolo non può essere a capo del piano. Che cosa sai? –

- Nient'altro. Ho solo un numero di telefono che avrei dovuto contattare quando avessi avuto informazioni-

- Lo hai ancora il numero? –

Annuisce.

- Molto bene. Chiamalo –

Sgrana gli occhi.

Le porgo il telefono che le era stato confiscato.

- Chiamalo e digli che hai sentito che tra una settimana ci sarà una grande festa a casa Bellomo per festeggiare il Natale e per presentare mia moglie alla famiglia-

La vedo aprire la cover e prenderne un foglietto con su scritto un numero a penna.

Tiro fuori la pistola, puntandogliela alla tempia.

- Un passo falso e raggiungi tuo padre nel pozzo-

- Pozzo? –

Sorrido, diabolico.

- Tuo padre ha vinto un soggiorno gratis in un pozzo. Ha acqua, luce e viveri per una settimana, poi starà a lui sopravvivere-

La vedo impallidire, poi con mani tremanti digita il numero, mettendo il vivavoce.