Capitolo 13

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Vito POV.



Sono appena rientrato che delle risate e delle voci femminili provenienti dalla cucina attirano la mia attenzione. Aggrottando la fronte, mi tolgo la giacca e allento la cravatta, dirigendomi in cucina.

Mia sorella e Teresa stanno mangiando cinese a giudicare dai contenitori sparsi sul tavolo, ridendo di qualche cosa. Ma quando la ragazzina si accorge della mia presenza, impallidisce e si blocca, come se avesse visto un fantasma. Il lampo di terrore nello sguardo mi dice che non ha dimenticato la nostra uscita a cena e quello che è accaduto dopo, nonostante l'abbia lasciata in pace questa settimana.

- Sei tornato a casa presto! –

Sollevo un sopracciglio, guardando mia sorella.

- Non sapevo che dovevo avvertirti per tornare a casa mia –

Solleva gli occhi al cielo.

- Mettici più zucchero nel caffè la mattina –

- Lo prendo amaro-

- Si vede –

- Ti consiglierei di tornare a casa. Tuo marito ti aspetta e non sarà felice di saperti in giro da sola –

Impallidisce.

- Non sono in giro. Sono da mio fratello-

- Non funziona così. E lo sai –

- Cosa? –

- Evitarlo. Andrea non è un tipo che si fa scoraggiare così facilmente. Torna a casa e fai la brava mogliettina – Dichiaro spostando l'attenzione sul mio nuovo acquisto che se ne sta immobile, terrorizzata come un cerbiatto che ha avvistato il cacciatore.

Sbuffa, sibilando qualche cosa tra i denti, per poi salutare Teresa e uscire a grandi passi.

La sento urlare contro Joe.

Il mio sguardo si posa sulla ragazza davanti a me. Indossa uno dei nuovi abiti che le ha fatto acquistare mia sorella, un maglione bianco e un paio di pantaloni neri che mettono in risalto il fisico minuto. Ha raccolto i capelli in uno chignon che mette in risalto il volto dai lineamenti delicati che in questo momento è più bianco del lenzuolo.

- Ho bisogno di rilassarmi. Come te la cavi con i massaggi? –

Sgrana gli occhi, presa alla sprovvista dalla richiesta.

- Non... li ho mai fatti-

- Un buono motivo per imparare. Andiamo –

La vedo scendere dallo sgabello, sospettosa.

Mi dirigo in camera da letto, divertito. La sua ingenuità, la sua freschezza, sono rari nel mio mondo, soprattutto nelle donne.

Entro in camera da letto, seguito da un coniglietto spaventato e docile che si tiene a debita distanza, come se questo potesse salvarla.

- Aspettami qui- Ordino infilandomi in bagno.

Mi infilo sotto la doccia, lasciando che l'acqua calda rilassi i miei muscoli indolenziti. Quando ne esco, con un asciugamano attorno ai fianchi, la trovo dove l'ho lasciata, rigida e pronta a fuggire alla prima occasione.

- Sei troppo vestita. Spogliati –

Sgrana gli occhi, indietreggiando fino al muro.

- se entro il mio tre non ti sarai spogliata lo farò io per te e posso assicurarti che non sarà piacevole –

My Mafia - Completa (mafia serie 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora