Capitolo 12

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 Teresa POV.



Da quando siamo saliti in macchina non ha fatto altre che parlare al telefono nella sua lingua madre, ignorandomi completamente, Non che questo mi disturbi, anzi. Se esistesse un modo per scomparire per sempre dall'uso radar sarei felice. Ma non sono Cenerentola e non ci sarà nessuna fatina buona che farà una magia e trasformerà la mia vita.

La macchina si ferma davanti all'entrata di un ristorante di lusso. Solo l'entrata grida expensive nella sua eleganza.

Joe apre la portiera e sempre parlando al telefono, Vito si affretta ad uscire.

Rimango in dubbio un secondo, non sapendo bene che cosa fare, quando incontro lo sguardo divertito di Joe.

- Se fossi in te signorina lo seguirei – Mormora, indicando Vito che si è fermato davanti alla porta.

Annuisco, uscendo alla svelta.

Mi rivolge un occhiata esasperata non appena mi fermo accanto a lui.

Ha smesso di parlare al telefono.

Distolgo lo sguardo.

- Aspettavi un invito scritto per scendere dalla macchina? –

È di cattivo umore. Bene.

- Scu... scusa –

- Puoi smetterla di balbettare come se avessi intenzione di stuprarti invece di portare in uno dei migliori ristoranti di N. Y? –

Impallidisco.

Sospira, passandosi una mano tra i capelli.

Lo sento borbottare qualche cosa in italiano, prima che mi afferì per il gomito trascinandomi all'interno del ristorante.

- Benvenuto Mr. Bellomo. È un piacere averla come nostro ospite – Dichiara il Direttore, venendoci incontro, l'aria nervosa di chi sa che un semplice sbaglio gli costerà caro.

Ha tutta la mia comprensione.

- Il tavolo è pronto? –

- Certamente. Se vuole seguirmi ve lo mostro – Si affretta a dire, conducendoci verso la porta di un ascensore, appartata dal resto del ristorante.

Corrugo la fronte.

Un ascensore?

Lo vedo prendere una chiave dalla tasca e inserirla nella serratura, per poi premere un pulsante.

Le porte si aprono davanti a noi.

Vito entra e ancora una volta mi limito a seguirlo. Il Direttore preme il pulsante, l'unico presente e l'ascensore si mette in movimento. Il silenzio si fa sempre più teso.


Tiro un sospiro di sollievo quando le porte si aprono davanti ad un ampia sala che ha una vista mozzafiato sulla città.

Una cameriera ci attende al tavolo. A giudicare da come trema e dalla presa sul menù vorrebbe essere da tutt'altra parte.

La capisco. Non è neanche entrato e ha già intimorito mezzo ristorante. Intorno a lui si respira pericolo e chi può fugge.

- Matilde qui, si occuperà delle vostre ordinazioni. Qualsiasi cosa desideriate sono a vostra disposizione –

Vito grugnisce mentre il Direttore con galanteria mi scosta la sedia.

Lo ringrazio con un sorriso, osservando la povera cameriera tremare come una foglia, lasciandoci i menù. Ma la sue speranze di fuga sono bruscamente interrotte.

My Mafia - Completa (mafia serie 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora