due

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Bene o male il senso dell'umorismo le era sempre appartenuto, ma credeva anche ci fosse un limite a tutto ciò. Perché si era ritrovata a correre in un edificio abbandonato solo per cercare di capire dove fosse, aveva trovato due ragazzi e stava anche per morire sprofondando in quella voragine nel pavimento.
E ora quei due ragazzi le dicevano che era già... morta? Nah, impossibile da credere. Trovava particolarmente strano e a tratti irritante come quei due si prendessero gioco di lei, perché le loro facce parevano essere anche abbastanza serie.

Si legò le braccia al petto ed inarcò un sopracciglio, fissando solo Boyd. La presunta Erica a dir la verità la metteva in soggezione, perché la guardava davvero come se avesse potuto sbranarla in poco tempo.
-Io sono... morta?- domandò retorica, reprimendo una risata.

-Sì.- rispose ancora le bionda, sottolineando l'ovvio.
-No.- rispose invece il maggiore, il più alto, che cercava di mettersi in mezzo alle due ragazze per paura che finissero a botte. A primo impatto, non dovevano starsi molto simpatiche.
-Perdonami, ma preferisco credere a lui.- fece sarcastica Sierra, puntando un dito contro Boyd ma guardando sprezzante Erica, e quella in risposta alzò gli occhi al cielo seccata.
-Boyd, ammettilo. Nessuno ci è mai riuscito!- urlò ancora la bionda in direzione del ragazzo.

-Quindi?- domandò ancora Sierra. -Sono morta o no?-
-Quasi.- risposero alla fine in coro i due ragazzi. Era dura da mandare giù, è vero, ma la più piccola arrivò a credere che a quei due, se non per puro divertimento personale, non interessava minimamente prendersi gioco di lei, perciò perché mentirle? Forse doveva credere a ciò che dicevano, ma... esattamente come si reagisce ad una notizia del genere?

Forse avrebbe dovuto urlare delirante, fare la vittima della situazione e gettarsi a terra sbattendo i pugni al pavimento, ma semplicemente non disse nulla.
Era ormai inconsciamente abituata ad affrontare le situazioni di petto, e poi, forse non ci credeva ancora.
Non stava diffidando di loro due — anche se avrebbe potuto benissimo — semplicemente a diciotto anni predisponeva ancora di quella innocenza che si è soliti attribuire ai bambini.

-Spiegatevi.- replicò fredda, annuendo al vuoto. Se era uno scherzo tanto meglio, ma se invece non lo era, allora le conveniva ascoltare ciò che entrambi avevano da dirle.
Si fece avanti Boyd, perché in quei venti minuti solo lui era davvero stato in grado di portare avanti una conversazione con la mora.
-Diciamo che sei in una specie di... limbo.- spiegò, gesticolando con le mani per soppesare in maniera equa i rischi e i vantaggi della situazione.
-Sei ferita sì, ma non morta.- disse, sperando in un cenno di assenso da parte di Erica, o anche solo un qualche supporto morale che però non arrivò. D'altronde conoscendola doveva anche aspettarselo. -Come fai a saperlo.- domandò Sierra. Aveva questo potere di far risultare le sue domande delle imposizioni a fornirle una risposta, specie quando era agitata come in quel momento.

A questo punto fu Erica a farsi avanti, stringendosi nella sua giacca di pelle che teneva aperta, lasciando intravedere le curve e la sua canottiera bianca. -Perché noi due siamo morti per davvero.- disse seria indicando prima lei e dopo l'amico, con una smorfia amara in viso.
Sierra poteva credere a quei due che scherzavano sulla sua morte, probabilmente poteva credere anche al limbo, ma il fatto che stesse parlando con due spiriti, due persone morte... no, era anche troppo per lei.
Il volto le si spense di bianco, le mani le tremavano. Insomma, perché doveva sempre essere tutto così surreale? Non poteva semplicemente passare tutte le mattine davanti alla televisione senza avere uno scopo nella vita? Certo, sarebbe stata un'esistenza piena di rimpianti, ma cavolo! Almeno in quel momento non sarebbe stata lì a conversare con due ragazzi che affermavano di essere morti!

Indietreggiò con le scarpe quanto bastava per sentire ancora quel vuoto, e per permettere al suo corpo di venire di nuovo a contatto con l'aria della voragine, ma ancora una volta il braccio di Boyd la riportò sulla Terra ferma.
-Mi sto stancando di salvare la tua semi-vita, sappilo.- fece più serio, seccato come mai era stato con lei. A quel contatto con la mano del ragazzo Sierra si ritrasse subito, perché dopo quel dettaglio sulla sua condizione di deceduto, senza offesa, ma le faceva un pò senso.

𝐓𝐚𝐤𝐞 𝐦𝐞 𝐛𝐚𝐜𝐤 • 𝐃𝐄𝐑𝐄𝐊 𝐇𝐀𝐋𝐄 •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora