Erano trascorse due lune piene da quel momento, dal punto in cui Selene aveva capito di non poter più continuare a far finta di niente. Il tempo passava eppure non riusciva a smettere di pensarci, a tormentare la sua mente, a sforzarla di ricordare senza alcun successo.
Dopo quella notte si isolò per qualche giorno dagli altri, ma dovette interrompere il suo gioco del silenzio proprio nella notte della luna piena, perché era chiaro avesse bisogno ancora di aiuto per controllarsi, specialmente in quell'occasione e dopo aver avuto quel forte shock.
Aveva fatto finta di andare avanti, non voleva essere un problema per gli altri e non voleva essere trattata diversamente: era un problema suo, che avrebbe dovuto risolvere da sola, dunque nessuno avrebbe potuto farle da assistente in questa sua disperata prova nel riacquistare la memoria.
Ogni giorno, svegliandosi, metteva su un bel sorriso e faceva finta che non fosse successo niente. Ancora. Faceva finta che le fosse passata, che quel momento, che quel nome non avesse significato nulla per lei né l'avesse segnata più di tanto.
Era entrata in quella casa con la convinzione che non avrebbe rincorso i suoi ricordi, che prima o poi la memoria le sarebbe tornata; aveva detto a Daniel di non avere assolutamente voglia di andare in cerca della sua anima gemella, un altro lupo mannaro assegnatole per la vita, ma adesso si sentiva un'idiota, perché il suo sesto senso le diceva che probabilmente baciando Daniel, spezzando il legame con il suo Compagno, aveva perso l'unico contatto effettivo che avrebbe potuto ricondurla al suo passato.
Avrebbe voluto chiedere a qualcuno nella casa se conoscesse un modo per riacquistare un legame con il proprio Compagno, se fosse possibile, ma con Daniel era come se avesse le mani legate. Non poteva fare nulla se lui era in casa, non voleva illuderlo e soprattutto era anche fuori discussione la possibilità che chiedesse a un altro membro della casa, altrimenti sarebbe stato ben evidente il suo bisogno impellente di appigliarsi qualcosa che le facesse riacquistare la memoria, di lasciarli, di tornare alla sua vita di prima.Approfittò di quella mattina, quando sentì le labbra di Daniel posarsi delicatamente sulle sua fronte mentre lei faceva ancora finta di dormire, e successivamente richiudersi la porta della camera alle spalle silenziosamente. Nonostante fosse brutto sia da dire che da pensare, Selene non aveva aspettato altro se non quel momento: erano arrivati i soliti tre giorni del mese in cui Daniel sarebbe dovuto andare in città per rifornire la casa, dunque avrebbe avuto campo libero per le sue ricerche. Fare domande agli altri era ancora fuori discussione, dunque aspettò di avvertire gli amplificati passi di Daniel al piano di sotto, aspettò che salutasse tutti e che partisse. Solo allora si alzò dal letto, dove la notte prima e tutte le notti precedenti lei ed il corvino avevano dormito insieme. Non sapeva assolutamente come fargli capire di non essere convinta del fatto che lei fosse pronta a quel tipo di relazione in maniera ufficiale.
Che Daniel la facesse stare bene era assodato, ma non voleva e non pensava di doverci condividere ogni cosa.
Si infilò una maglietta piuttosto larga che il ragazzo le aveva comprato all'incirca cinque mesi prima e fu pronta ad aprire la porta della stanza sperando di non incontrare nessuno nel corridoio.
A passi incerti, raggiunse la stanza di Charlie e Austin, conscia del fatto che i due cugini si alzassero sempre molto presto per i loro allenamenti. Come previsto, trovò la camera vuota e, di fronte a lei, la solita biblioteca dei ragazzi piena di libri: era certa che tra questi avrebbe trovato anche un Bestiario che, da come le aveva spiegato Logan, doveva essere una specie di enciclopedia sugli esseri sovrannaturali.
Cominciò a leggere i titoli dei grandi volumi che si trovava davanti, ma senza toccarli, come a voler dare l'impressione di non essere mai stata in quella stanza, di non aver mai indagato.
Grazie alla sua capacità di leggere in maniera piuttosto veloce, in pochi minuti trovò un grande volume rilegato in pelle e con inciso a caratteri cubitali: BESTIARY.
Lo prese lentamente tra le mani, soffiando sulla copertina leggermente impolverata.
Osservò l'indice del tomo, ma le lettere erano quasi tutte consumate dal tempo e quindi non le rimase che cercare alla rinfusa in tremila pagine informative. Arrivò piuttosto in fretta alla parte dell'enciclopedia che trattava dei lupi mannari, dato anche che sembrava essere la parte più vasta di quel Bestiario.
I suoi occhi rapidi si posarono sul titolo della pagina appena voltata: Branco e socialità.
Ipotizzò che se avesse letto attentamente quel capitolo avrebbe potuto trovare le informazioni che facevano al caso suo.
Cominciò nervosamente a leggere e a sfogliare alla rinfusa le pagine di quell'immenso capitolo, fino ad arrivare al sottotitolo che cercava: Relazioni e sessualità.
Con il dorso della mano sinistra cercò di scacciare un po' di polvere rimasta su quella pagina e, sentendosi quasi una fuorilegge, lesse a bassa voce:
Generalmente al raggiungimento della maturità sessuale, ad ognuno della specie viene assegnato un Compagno per la vita.
I Compagni saranno legati da un legame invisibile, che entrambi avvertiranno, ma c'è la possibilità che si offuschi in determinate occasioni e che nessuno dei due licantropi avverta ancora ciò che li unisce.
Le possibilità per cui il legame può momentaneamente dissolversi sono...

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𝐓𝐚𝐤𝐞 𝐦𝐞 𝐛𝐚𝐜𝐤 • 𝐃𝐄𝐑𝐄𝐊 𝐇𝐀𝐋𝐄 •
Fiksi PenggemarSEQUEL DI: Push me back • DEREK HALE • NON leggere, se non hai ancora letto la prima storia. Secondo la mitologia greca, gli umani originariamente furono creati con quattro braccia, quattro gambe e una testa con due facce. Temendo il loro potere, Ze...