CAPITOLO 43

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Il mondo sembra come crollarmi addosso e io, sto cadendo insieme a lui. Non riesco a fare altro se non sgranare gli occhi e portarmi una mano davanti alla bocca. Indietreggio distinto spinta dalla paura, ma non di lui. Mai. Ma per lui.

Non riesco ancora a crederci...

Le parole di Tom continuano a ripetersi nella mia testa per ricordarmi che tutto questo non è un sogno, non è un brutto incubo da cui svegliarsi, ma è solo la pura e crudele realtà.

Non riesco a fermare lacrime, che in silenzio, ricoprono il mio viso in pena per il ragazzo che amo davanti a me.

È spaventato, glielo leggo negli occhi. Sta aspettando una mia reazione, che potrebbe arrivare da un momento all'altro, con trepida ansia.

A paura che me ne vada?.. non lo farei mai. Non lo lascerei mai da solo..

Sento il richiamo di Tom alle mie spalle, dice il mio nome più volte ma io non mi volto. Ignoro lui e gli sguardi attenti e pesanti dei genitori di Draco e senza esitare ancora, corro. Corro verso di lui stringendo tra le mie esili e tremanti braccia.

Lo sento rabbrividire e trattenere il fiato, come se fosse sorpreso del mio gesto. Passano pochi secondi prima che senta le sua grandi mani stringermi i fianchi e tirarmi più vicina al suo corpo. Affondo le mani tra i suoi capelli e gli lascio leggeri baci sulle guance bagnate <<Amore, sono con te..non me vado>>

Alza la testa dall'incavo del mio collo e i nostri sguardi si incontrano, finalmente vicini. Annulla la distanza tra le nostre labbra e le coinvolge in un bacio amaro, un bacio triste ma che dice: io ci sono.

La sua mano mi accarezza la guancia eliminando le ultime lacrime versate. Mi bacia a lungo, senza lasciami andare. Finché, poco dopo mi dà un ultimo piccolo bacio, per poi guardami negli occhi. Questa volta il contatto dura pochissimi secondi perché in un movimento veloce, si gira di scatto, coprendomi con il suo corpo.

<<Io non ti seguirò padre, non diventerò il mostro che sei tu. E lei..>> Stringe la mia mano nella sua, gira la testa lasciando un occhiata al moro alle mie spalle <<..rimane soltanto con me>>

<<Smettila di sprecare tempo essenziale per discutere di qualcosa che ormai è già stato deciso>> la voce dura del padre di Draco rimbomba nella stanza <<Lascia immediatamente la ragazza prima che si possa fare male anche lei..>>

<<Non provare neanche a sfiorarla>> ringhia Draco avanzando di qualche passo, ma senza mai lasciare la mia mano.

Avverto che qualcuno mi sta asservando, vago con lo sguardo in cerca di questa persona finché due occhi scuri e seri guardano i miei intensamente. Il volto della signora Malfoy mi squadra da capo a piede e io continuo ancora a pormi il motivo di tanto disprezzo nei miei confronti.

Draco me la aveva descritta in altro modo, fedele alle idee di suo marito, ma più comprensiva riguardante la felicità del figlio. Ho creduto veramente che mi avrebbe accettata ma.. a quanto pare non è andata come speravo.

<<Non dirmi cosa posso o non posso fare insolente che non sei altro!>> torno a guardare il signor Malfoy, che ha puntato la sua bacchetta su di me <<Non sfidarmi figlio ingrato>>

<<Caro..>> due mani si appoggiano sulla sua bacchetta, a ha lenti movimenti, si abbassa <<Non credo che questa sia la soluzione più adeguata per risolvere la cosa..parlerò io con la ragazza e le farò capire la cosa giusta da fare..>> parla a suo marito.

Secret || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora