Secret || Draco Malfoy

CAPITOLO 45

Draco's POV

<<Cosa..cosa significa?>> ancora stento a credere a quello che mia madre mi ha appena confidato.

<<Hai capito bene figliolo, il signorino Tom è il fratellastro di Elena. A quanto mi aveva raccontato Mary tanti anni fa, era nato da non vecchia storia tra il Signore Oscuro ed una donna che purtroppo morì il giorno del parto. Quando si conobbero loro due, Tom aveva solo cinque anni, qualche mese dopo nacque Elena>> mi spiega mentre io, minuto dopo minuto, mi sento sempre più uno stupido per essere stato geloso del suo fratellastro.

Ma io non lo sapevo, se lo avessi saputo magar...aspetta. Ma Tom sa di tutto questo?

<<Mamma, lui ne è a conoscenza? Sa di essere un suo parente?>> domando porgendole altri due fazzoletti per ripulirsi il viso dal trucco colato.

<<Si lui sa tutto, appena è diventato maggiorenne ed è potuto andarsene di casa l’ha cercata per proteggerla, era a conoscenza del piano del padre ma di più non so. Dovresti parlare con lui..>> dice. Si alza dalla sedia sistemandosi il vestito, è incredibile quanto riesca a essere sempre impeccabile in qualsiasi situazione.

<<Sono sicuro che lui ora si trovi con lei, ho bisogno di trovarla e spiegarle che non deve avere paura per me, io voglio che resti con me. Hai idea di dove potrebbe averla portata?>> le chiedo.

Devo trovarla e farle capire che non mi succederà nulla e che farò di tutto che non accada nulla anche a lei.

<<La avrà porta in una piccola casetta dietro Hogwarts, ricordo vagamente che quando Elena era appena nata Mary li portava lì per passare dei pomeriggi tra la natura>> mi era capitato di vederla ma pensavo fosse solo una vecchia baracca inutilizzata.

<<Come fa Elena a non ricordarsi di Tom se stavano insieme da piccoli?>>

<<Era davvero molto piccola e poi con il passar dei mesi, il Signore Oscuro evitava di farli insieme, isolava il figlio in casa. Immagino quante ne abbia passate quella povera anima da solo con lui>> dice e non riesco ad immaginare neanche io cosa abbia potuto passare.

Ma la cosa più importante ora è che conosco il luogo dove si trovano e posso andare da loro.

<<Mamma io vado>> le dico. Sto per uscire dalla stanza quando una sua mano mi blocca tenendomi da in braccio.

<<Elena non deve sapere nulla di tutto questo, sapere la potrebbe mettere in pericolo. Tra meno di una settimana inizieranno le vacanze di natale, vostro padre non conosce quel luogo e non potrà trovarti per farti diventare un mangiamorte. Rifugiatevi là, avviserò io la scuola per entrambi. E ti prego, sta attento>> annuisco per poi abbracciarla, le do un bacio sulla guancia ed esco dalla stanza.

Non posso uscire dalla porta di casa, mio padre mi sentirebbe e mi bloccherebbe. Entro il una delle tante stanze di casa e mi smaterializzo per arrivare nel luogo prefissato.

Chiudo gli occhi e quando li riapro mi ritrovo in mezzo ad una radura, il rumore dell’acqua in sottofondo e la fredda aria che mi colpisce in pieno petto fa sembrare questo luogo magnifico ma allo stesso tempo agghiacciante.

Scorgo tra due alberi la casetta nominata da mia madre e mi incammino a passo spedito, le finestre sono chiuse e non si sente alcun rumore provenire dall’interno. Senza aspettare apro la porta e la vedo, è seduta dietro a un tavolo con le braccia incrociate. Appena alza lo sguardo mi nota e sgrana gli occhi, si alza di scatto facendo cadere a terra la sedia dove era seduta e corre verso di me.