1. mare

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Quanto è bello il mare?
Quella sensazione di leggerezza e libertà che ti accarezza quando guardi l'oceano di fronte a te. Così blu, così pieno di vita.
Magari, come tutti, anche l'oceano è colmo di storie. Magari tristi, allegre, magari anche commuoventi o sorprendenti.
Ognuno di noi ne ha una, che ci definisce e che, a volte, ci cambia.

Mi aveva portato lì mia sorella, convinta che mi sarei distaccato da tutto ciò che mi era successo, che l'avrei dimenticato anche solo per un attimo. In realtà, stava funzionando (forse non così tanto, ma mi sentivo già un po' meglio, più leggero).
Fino a quando, però, mi arrivò un suo messaggio e il mio umore cambiò in un attimo.

La sensazione di leggerezza di trasformò in ansia ed in un attimo tutta la tristezza e la delusione fecero ritorno.

amore: possiamo parlare?

'Amore', non avevo nemmeno avuto la forza per cambiarlo. Avevamo trascorso insieme cinque anni della nostra vita, era ancora importante per me.
Mi aveva insegnato a crescere, a vivere.
Non riuscivo ad immaginare una vita senza di lui, ora che eravamo separati.
Non riuscivo ad immaginarmi con qualcun altro accanto a me, che non fosse lui.

Come avrei potuto solo parlargli se non potevo nemmeno guardarlo in faccia senza scoppiare a piangere?
Non sarei mai riuscito a dirgli una sillaba, probabilmente mi sarei anche lasciato convincere dalle sue parole e dal suo bel faccino e sarei caduto nella sua stupida trappola tornando accanto a lui.

Per ora, decisi di chiudere il cellulare e non rispondergli. Dovevo prima pensarci bene.

Mi limitai a guardare l'orizzonte con accanto mia sorella, entrambi seduti sulla spiaggia, il silenzio a parlare al nostro posto.

Lo pensavo, anche troppo direi, ma non lo avrei mai ammesso. Lui non meritava me e neanch'io meritavo uno come lui. Avevo bisogno di andare avanti, ricostruirmi la mia vita. Era questo il meglio per me, solo che non volevo ammetterlo a me stesso perché significava quindi rimanere solo.

"Tutto okay?" Mi chiese la ragazza accanto a me, distogliendomi dai miei pensieri.

"Mhmh." Mugugnai, in risposta.

"Ce la farai, datti tempo." Accennò un sorriso, accarezzandomi lentamente la spalla.

"Io ci tenevo, tanto." Dissi, accennando un sorriso che risultò triste.

"Tu ci tenevi per conto di entrambi e non è così che funziona in una relazione."

"Lo so, ma mi manca." Sospirai, poi mi voltai verso di lei, deciso. "Non voglio perdonarlo."

"Non devi infatti." Scosse la testa.

"Già." Sospirai, guardando di nuovo il suo messaggio.

"Ti ha scritto, non è così?" Mi chiese, sbirciando.

"Lo ha fatto." Annuii.

"E tu non lo vedrai."

"Non lo so."

"Harry, la mia non era una domanda." Mi guardò, accigliata.

"Lo so che non dovrei, ma per chiudere questa storia magari devo solo capire perché l'ha fatto, lasciarlo spiegare."

"Non c'è nulla da capire. Ti ha tradito, fine. Non dovresti considerare nemmeno l'idea di vederlo di nuovo."

"Siamo stati insieme tanti anni, Gems. Mica qualche mese. Non posso dimenticarlo così venendo qui a guardare il mare con te, eh."

"Lo so questo. Ma se dovessi rivederlo, sono sicura che ti farà cedere in qualche modo."

"Ti ho detto che non lo perdonerò mai. Voglio solo ascoltare ciò che ha da dire e poi andarmene via, questo posso farlo." Dissi, convincendo un po' anche me stesso.

"Vuoi che venga con te?" Mi chiese, un po' titubante.

"Accompagnami." Annuii, velocemente. "Ma devo parlarci da solo." Ero più convinto che mai.

non mi innamoro maiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora