31. ama tanto e forte

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Due settimane erano ormai passate, in cui non avevo fatto altro che riflettere e riflettere e... Avevo già detto riflettere?

Poi però un giorno mi ero svegliato ed avevo avuto come la sensazione che stessi sprecando il mio tempo e che mi si stava presentando un'occasione di vivere la vita che avevo sempre voluto.

Quindi accettai. Avrei sposato Josh tra qualche giorno, aveva deciso di organizzare la cerimonia solo con amici e parenti stretti quindi non era davvero una festa enorme da preparare e ci avremmo impiegato poco tempo.

Ero consapevole di non stare più bene con lui da molto tempo. Non avevamo più sintonia e non facevo altro che pensare al fatto che mi sentivo come un animale in gabbia tra quelle mura. La nostra relazione era sempre più forzata da parte di entrambi, come se stessimo insieme non per amore ma, ormai, solo ed esclusivamente per abitudine.

"Sei sicuro? Va bene tutto questo per te?" Chiesi, alzandomi dalla sedia e cominciando a camminare avanti e indietro per la stanza.
Volevo solo che quel cazzo di giorno arrivasse e mettermi finalmente l'anima in pace.

Eravamo in sala da pranzo, al tavolo, a discutere degli ultimi dettagli quando quel dubbio improvvisamente mi passò per la mente.

"Certo. Sono sicuro." Si alzò anche lui e si avvicinò a me. "Non mi importa dei particolari, sposiamoci e basta."

"Okay." Annuii. "Va bene."

"Non ti far venire certe paranoie." Mi scostò un riccio dalla fronte. "Con me avrai la vita che realmente meriti."

Io lo guardai leggermente confuso, spronandolo a continuare.

"Beh, penso che tu sappia che una volta sposati, tuo padre avrà finalmente un posto fisso nell'azienda e questo lo garantirà anche a te, no?"

Si, ero a conoscenza di tutto quello fin da quando mi aveva chiesto di sposarlo. Per questo ero un po' indeciso se farlo o no. Dovevo scegliere tra la mia felicità da una parte e mio padre ed il mio futuro dall'altra.

I miei genitori avevano sempre avuto problemi con i soldi ed il lavoro. Mia madre non aveva mai lavorato per occuparsi di me e di Gemma, mentre mio padre passava da un lavoro ad un altro. Sposando Josh, non solo avrei garantito a mio padre un lavoro a tempo indeterminato, ma avrei potuto averne uno anch'io contribuendo.

"Si, lo so." Risposi, abbassando lo sguardo.

"Già." Sorrise apertamente. "Stupendo, no?"

Accennai un sorriso ed annuii per convincerlo il più possibile.

Mi stavo comportando forse da sciocco, ma non dovevo pensare solo a me stesso ma anche alla mia famiglia e, se per occuparmi di loro dovevo fare questo sacrificio sposandomi con chi avevo capito di non amare, l'avrei fatto senza ombra di dubbio.

D'altronde, la mia felicità non era poi così importante, no?

***

L'ultima sera prima del matrimonio oramai imminente, avevo deciso di organizzare qualcosa di non troppo grande, infatti, invece di andare in discoteca o quant'altro, eravamo nel nostro solito pub io ed i miei migliori amici.
Tutto ciò che realmente contava per me.

Zayn ne aveva approfittato ed aveva deciso di portare con sé Liam, comunicando al gruppo che si stessero frequentando, o qualcosa del genere, da già un po' di tempo.
Ce l'aveva presentato ed era senz'altro un tipo apposto e molto socievole.
Gemma già lo conosceva perché seguivano qualche corso insieme all'università e lei aveva una cotta colossale per lui fino a qualche mese prima ma ora era sinceramente felice per la nuova coppia e si era messa l'anima in pace, mentre io l'avevo solo visto in giro qualche volta di sfuggita; ma fu divertente conoscerlo finalmente di persona e poterci parlare tranquillamente.
Sembrava che rendesse davvero felice Zayn e, dopo tutto ciò che aveva passato il moro, aveva tutto il diritto di prendersi la sua piccola felicità.

non mi innamoro maiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora