non mi innamoro mai

29. ti meriti la felicità

"Allora? Hai intenzione di dirgli di sì?" Mi guardò negli occhi.

"Non lo so, Gem." Sospirai. "È tutto così confuso, al momento."

"Non è complicato." Alzò le spalle. "Se quando pensi al futuro, ti vedi insieme a lui magari anche per costruire una famiglia, allora è con lui che devi stare."

Ci riflettei bene. Era davvero la scelta giusta?
Io un futuro con lui l'avevo sempre voluto. L'avevo sempre desiderato e pianificato.
E allora perché ora che mi si presentava l'occasione di realizzarlo, ero un po' titubante?

Louis. Pensai subito.
Era stato lui a confondermi le idee, sin dall'inizio. Era entrato nella mia vita e me l'aveva incasinata tutta quanta.

I suoi occhi color blu come l'oceano, mi avevano ammagliato sin dal primo istante in cui avevano incrociato i miei.

"Non sono convinto..Hai visto che è successo dopo solo tre settimane che stavamo insieme? Ha ricominciato a screditarmi e non so se posso sopportarlo, per tutta la vita, per giunta."

"Lo so, Haz." Mi accarezzò il capo. "Te l'ho sempre detto che non è adatto a te."

Mi voltai verso di lei. "E chi sarebbe adatto a me se non lui che mi conosce ormai da quasi 6 anni?"

Sogghignò. "Un ragazzo che si chiama Louis Tomlinson, magari?"

Distolsi immediatamente lo sguardo dal suo, a sentire quel maledetto nome. "C-che stai dicendo?"

Rise. "Pensi che qui siamo tutti ciechi? Abbiamo visto il modo in cui gli si è praticamente spezzato il cuore quando hai dato la grande notizia al pub. Eravamo tutti lì presenti, eh."

Buttai la testa indietro in mezzo ai cuscini, nascondendo un sorriso. "Ho fatto un casino."

"No, è questo che non capisci." Sospirò. "O magari fai finta di non capire. Lui ti rende felice, lo so e ne ho anche appena avuto la conferma."

Scostai i cuscini e mi rialzai dal letto, poggiandomi disteso sui gomiti e continuando a fissarla senza capire. "In che senso?"

"Appena ho detto il suo nome, ti si sono illuminati gli occhi, Haz."

"Smettila." Scossi la testa.

"Vabbè, tanto con voi è tempo perso." Si alzò dal letto. "Cerca di capire ciò che magari provi per entrambi, allora."

"In realtà.." Sospirai. "Già l'avevo capito."

"E..?"

"E..sono innamorato di lui."

Spalancò gli occhi, non sapendo di chi parlassi.

"Non farmi dire il suo nome, ti prego." Abbassai lo sguardo.

Sorrise apertamente e si avvicinò di nuovo. Mi prese entrambe le mani tra le sue. "E perché sei triste? È una cosa bellissima!"

"Lo conosci anche tu. Puoi capire perché sto così."

Ci pensò su un attimo. "Ah." Si sedette al bordo del mio letto, capendo immediatamente. "Maledetto Louis."

"Già." Alzai gli occhi al cielo.

"Beh, una volta avevo parlato con lui di questo argomento e mi aveva detto che se ne valeva davvero la pena per qualcuno, allora si sarebbe messo in gioco."

"Vuol dire che io non ne valgo la pena." Alzai le spalle, ormai non mi sorprendeva più nulla di quel che diceva quel ragazzo.

"Magari è proprio perché ne vali la pena che è spaventato, no?" Constatò. "Ci hai provato a parlare almeno?"

"Ho tentato." Annuii. "Ma ha detto che non ha provato le stesse cose che ho sentito io."

"Non so te, ma io non ci credo neanche un po'." Ghignò. "Perché poi non si spiegherebbe il suo comportamento al pub."

"Quel ragazzo è la confusione in persona, sono stanco di stargli dietro come un fottuto imbecille." Sbottai, esasperato.

"Ma se lo ami, come puoi non stargli dietro? È praticamente impossibile!"

"Sei esperta tu, eh?" Ammiccai, cercando di focalizzarmi su di lei.

"Pff." Sbuffò. "Lasciamo proprio perdere questo discorso, io sono proprio sfigata in amore."

"Non hai risolto nulla con Liam?" Chiesi, allora.

"Nah, credo avessi ragione tu. È gay, l'ho visto con un ragazzo l'altro giorno, proprio al pub."

Corrugai le sopracciglia. "Quando?"

Sospirò, ammiccando guardandomi. "Quando tu eri con Louis, evidentemente. Perché alla tua scusa dello studiare in biblioteca non ci ho creduto neanche per mezzo secondo, direi." Si accigliò. "Ma io dico, credi che sia cretina?"

"In realtà lo speravo." Risi ed, ovviamente, mi beccai uno schiaffo sulla spalla.

"Scemo." Scosse la testa, un sorrisino sul volto. "Comunque l'ho visto che stava insieme a Zayn, in realtà." Alzò le spalle.

"Zayn?!" Ripetei, scioccato. Nemmeno pensavo che il moro conoscesse Liam, figuriamoci se potevo pensare ad un probabile flirt tra i due.
"Mh...Non pensavo."

"Sono carini, in fondo." Sorrise, si vedeva che era felice per loro ed io ero orgoglioso di lei perché era una fottuta roccia quella ragazza, la mia roccia.

"Non so cosa avrei fatto se non ci fossi stata tu con me, in questi mesi." Diedi voce ai miei pensieri. Improvvisamente volevo mostrarle tutta la mia gratitudine, anche se aveva passato la maggior parte del tempo ad ignorarmi, ma mi aveva aiutato molto anche così.

"Non dirlo neanche, lo sai che per te ci sono sempre." Fece un mezzo sorriso. "E poi, anche Louis è stato sempre presente per te, forse anche più di me. Si vede che ci tiene molto a te e a vederti felice."

Sbuffai. "Non so più a cosa credere, in realtà."
Mi alzai e cominciai a camminare per la stanza mentre riflettevo. "Pensavo di amare Josh, davvero. Ma quello che provo quando sto insieme a lui, non è nulla in confronto a ciò che sento quando sono con Louis. Questa è la verità."

"E allora non capisco come tu faccia ad avere ancora dubbi sul fatto di sposare Josh oppure no. Ti piace Louis, punto e basta."

"Non so se è la decisione giusta, non voglio pentirmene per poi soffrire. Mi sono stancato di provare sempre dolore per colpa degli altri, Gem." Sbottai, stavo letteralmente per esplodere con tutte quelle emozioni che mi tenevo sempre dentro.

Mia sorella mi guardò, sembrava avere gli occhi lucidi. "Haz, ti meriti tutta la felicità del mondo, cazzo. Tutta quanta." Si asciugò immediatamente le guance e si alzò di scatto, uscendo dalla stanza a passo svelto.

Era sempre stata così, non si mostrava mai debole davanti agli altri, nemmeno davanti a me che ero la sua famiglia. E questa era una delle tante cose che avevamo in comune io e lei.