13. una cosa in comune

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Quella sera stessa, ovviamente, avevo seguito Louis che mi aveva portato in un pub in centro.

Poi ci avevano raggiunto sia mio cugino Niall che il migliore amico di Louis, Zayn.
Sarebbe stata una serata perfetta per conoscerlo un po' meglio, pensai.

"Ti diverti?" Mi domandò proprio quest'ultimo, avvicinandosi al bancone e sistemandosi accanto a me.
Non ero l'unico che voleva conoscerlo meglio, quindi, anche lui voleva legare con me.

"Sono al quarto bicchiere." E alzai il braccio per mostrargli il drink. "Non ci sto capendo quasi nulla ma penso di sì."

Lui rise. "Io al sesto." E fece il mio stesso gesto.

"E come sta andando la testa?" Urlai, sovrastando la musica.

"Gira in una maniera assurda!" Rise, di nuovo.

"Ti capisco!" Risposi, cercando poi Louis con lo sguardo.
Mi ero appena reso conto di non vederlo da un po'.

Zayn, accortosi del mio comportamento, disse: "È andato al bagno." Io annuii senza rispondere. Lui continuò. "Probabilmente starà con qualche ragazza." Alzò le spalle.

Io mi accigliai. "In bagno?"

"Si." Rise. "Sei scioccato?"

"No. No. Assolutamente." Scossi la testa. "Ma a malapena pensavo che fosse etero."

"È bisex." Ammise. "Come me."

"Io, gay." Ammisi, non l'avevo mai detto realmente ad alta voce. "Ho avuto solo una storia in vita mia ed è finita anche male." Bevetti un altro sorso del drink. Possibile che non riuscissi a non parlare di lui nemmeno per un secondo?

"Lo capisco, credimi." Sbuffò. "L'unica relazione seria che ho avuto è stata con un ragazzo due anni fa e mi ha lasciato dicendomi che ero grasso." Disse, con un sorriso triste sul volto.

"Quanto può essere stronza una persona che dice una cosa del genere?"

"Già." Finì il suo bicchiere. "Non dirlo a me."

"Ci sei più tornato con lui?" Chiesi, volevo confrontarmi per vedere se le nostre storie potevano combaciare, in un qualche modo.

"Si." Ammise, abbassando lo sguardo. "Ma è tutto finito ora, da mesi ormai." Sospirò, al solo ricordo. "Sono stufo di dover cambiare per una persona a cui di me non frega niente."

"Sono fiero di saperlo." Gli sorrisi. "Abbiamo già questa cosa in comune."

"E cioè?"

"Entrambi meritiamo di meglio accanto."

"Puoi dirlo forte." Mi sorrise.

Ordinai altri due drink e ne offrii uno al moro accanto a me. "No alle relazioni serie!" Alzai il bicchiere per brindare.
Lui fece lo stesso, ripetendo le mie parole. "No alle relazioni serie!"

non mi innamoro maiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora