24. una sorta di incantesimo

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Quella sera, mentre tornavo dall'università, mi ero fermato a fare la spesa e a comprare qualcosa di salutare, visto che erano settimane che mangiavamo schifezze ed ordinavamo di tutto e di più. Quella sera volevo cucinare a Josh qualcosa di davvero buono, da riuscire a sorprenderlo e, magari, meritarmi qualche complimento in più.

Erano i sensi di colpa che me lo facevano fare? Probabile.

Avevo cucinato il pollo con le patate, sembra facile così a dirlo però è stato abbastanza complicato ed il risultato fu abbastanza buono, quindi ero fiero di me.

"È tutto buonissimo, amore." Masticò. "Complimenti."

"Grazie." Sorrisi, fiero.

"Voglio portarti a cena." Si morse il labbro inferiore. "Domani sera."

Lo guardai distrattamente, mentre tagliavo la carne. "Uh. E per quale occasione?"

"Per parlare un po', non ti va?" Alzò le spalle.

Mi si gelò il sangue. Che avesse scoperto tutto?
"D-di che cosa dovremmo parlare?"

"Di noi. Poi c'è anche una sorpresa." E si chinò verso di me per darmi un soffice bacio a stampo.

"Okay...Ma sai che odio le sorprese." Sbraitai.

"Lo so, ma questa ti piacerà."

"Neanche un piccolo indizio?" Feci il broncio, sapevo che fosse uno dei suoi punti deboli, lo avevo sperimentato in tutti questi anni e lo faceva sempre cedere in qualche modo.

"Okay okay." Alzò gli occhi al cielo. "Mh..Ah, si! Vestiti elegante."

Spalancai gli occhi. "Ora si che mi preoccupi."

Rise. "Tranquillo, non è nulla di che."

Di certo non mi tranquillizzai, per niente.
In quel periodo avevo così tante cose per la testa: l'università, gli esami, dovevo anche cercarmi un lavoro, Louis, aiutare a volte mia sorella in casa, Louis, stare con Josh, i miei amici, Louis...

Louis.
Okay, forse avevo detto Louis un po' troppe volte..

Ma era la verità, ci vedevamo molto spesso e quando non ero con lui, lo pensavo costantemente.
Ogni volta che uscivo da casa sua, non vedevo l'ora di tornarci. Era normale?
Poi, anche Louis era molto felice che ci vedessimo così, in segreto. Era tutto così fottutamente eccitante per lui, questo aspetto.

Avevo già pensato moltissime volte di piantarla con questa storia, ma mi bastava vederlo e guardarlo dritto negli occhi per ricascarci.
Era come se quando incastrava le sue iridi nelle mie, avvenisse una sorta di incantesimo e non mi facesse capire più nulla; in quel momento il mio cervello non aveva più il controllo delle mie azioni, era il cuore a comandare.

non mi innamoro maiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora