capitolo 11

5.5K 238 47
                                    



Era venerdì mattina.

Abby si era alzata dal letto intorno alle sette e mezza del mattino, essendo ancora terribilmente stanca. I giorni precedenti erano stati estenuanti, pieni di compiti, interrogazioni e verifiche. Voleva tanto starsene nel letto e continuare a riposare, ma questo significava fare l'ennesimo giorno di assenza. 

Si trascinò in bagno, con l'accappatoio in braccio, e si chiuse dentro pronta per buttarsi sotto il getto d'acqua dove, senza rendersene conto, stette per quasi dieci minuti. Non appena si rese conto del tempo trascorso, imprecò mentalmente e uscì dalla doccia. Si coprì con l'accappatoio, stringendo la cintura in vita dato che non aveva indossato l'intimo sotto. 

Quando aprì la porta del bagno, si ritrovò ad indietreggiare; Harry la stava osservando con le sopracciglia alzate, e le braccia strette al petto.

"Stai facendo tardi." sentenziò, arricciando le labbra.

"Oh, sì. Sono quasi pronta. Solo due minuti." ridacchiò nervosamente, spostandosi una ciocca di capelli che probabilmente si era sciolta dalla disordinata cipolla che si era fatta per riparare i capelli dall'acqua. 

Non aveva avuto tempo per lavarli, già era in ritardo. Quando lei stava per compiere un passo in avanti, si sentì mancare e scivolò; si aggrappò al ragazzo per cercare di rimettersi in piedi, ma finirono per cadere entrambi sul pavimento. Lei sopra di lui, lui sotto di lei.

"Porca puttana." gemette Harry, a pochi centimetri di distanza dal suo volto.

"Scusami, colpa mia, non ho asciugato i piedi." mormorò, mordendosi il labbro inferiore. 

Abby fortunatamente non sentiva dolore da nessuna parte, era caduta sopra di lui.

Ci fu qualche momento in cui si scambiarono sguardi profondi, Harry fece cadere l'occhio nell'accappatoio, si stava aprendo all'altezza dei seni, e si riusciva a vedere la pelle superiore delle sue tette.

Davvero molto invitanti, infatti sentì che i boxer erano diventati più stretti... 

Cazzo.

"Ora potresti toglierti? Il tuo ginocchio sta' per schiacciare il mio cazzo."

Abby arrossì e velocemente mise in piedi per poter dare la possibilità ad Harry di alzarsi. 

"Mi dispiace." disse ancora, ridacchiando e sistemandosi l'accappatoio.

Abby, d'altronde, non pote' non notare il piccolo bozzo che si era formato in mezzo alle sue gambe, e i suo colore rosa sul viso si accentuò ancora di più. 

Era stata lei a crearlo? 

Lentamente, percorse il suo corpo, arrivando sino al viso. I suoi occhi, leggermente più scuri del previsto, la stavano scrutando.

"Cosa? Non hai mai visto un ragazzo eccitato?" sembrò ghignare, lei tossicchiò e strinse le braccia al petto, con fare indifferente.

"Certo che sì." borbottò stridula, mentendo. "Vado a vestirmi in camera, prima che faccio ancora più tardi."













"Che programmi hai per domani?" le chiese Sam, in mensa. 

Erano sedute ad un tavolo vicino alla finestra, n posto perfetto dato che non avevano modo di sentire le puzze dei vari cibi provenienti dal bancone.

"Non saprei, ma ho intenzione di ricominciare a disegnare. Non lo faccio da un po'..." morse il labbro inferiore, prima di prendere un sorso dalla sua lattina di coca-cola, presa dal distributore accanto alla palestra.

Mad Soul. [hes]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora