Liam dunque lo aveva accompagnato subito a casa; appena entrato in salotto, Harry non notò la figura della sua coinquilina.
Non c'era, in effetti né in salotto né nella cucina.
Quando avvertì un piccolo rumore proveniente dal piano di sopra, tirò un sospiro di sollievo; c'era, doveva solo andare a controllare che stesse bene.
Si spogliò del suo cappotto che poggiò noncurante sulla spalliera del divano, tolse anche le scarpe e, a piedi nudi e con passo silenzioso, si diresse verso il piano di sopra. Sorrise quando notò Abby nella sua stanza, la riuscì ad intravedere perché la porta era praticamente aperta.
Entrò sempre silenziosamente, senza farsi notare, proprio perché era curioso di sapere cosa stesse facendo.
Ma Abby non ci mise molto tempo a realizzare della sua venuta, infatti sobbalzò e si prese un bello spavento quando lo vide sullo stipite della porta; portò una mano al petto, dopodiché disse.
"Sei rientrato." sussurrò, teneva in mano qualche indumento che doveva ancora inserire nei cassetti. "Io non stavo facendo nulla di male, cioè sono venuta in camera tua per sistemare alcune delle tue, uhm, cose." si giustificò abbastanza nervosa, posando velocemente gli ultimi boxer nel cassetto accanto al letto.
Harry non disse nulla, continuò a mantenere un espressione piuttosto calma in viso; non era arrabbiato. Certo, entrare nella sua camera le era praticamente vietato, ma non sentiva nessun sentimento negativo nei suoi confronti.
L'alcol gli dava uno strano senso di leggerezza.
Abby stava per uscire dalla sua camera, ma lui prontamente le aveva afferrato il polso, arrestando i suoi passi. Lei alzò lo sguardo su di lui, notò i suoi occhi rossi a causa forse dell'alcol ingerito.
"Ti sei divertito?" Abby gli chiese, quasi con un tono provocatorio.
"Non così tanto." e non si decideva a lasciarle il polso. Abby infatti si dimenò, ma lui non fece altro che stringere ancora di più la presa.
Ma perché? Che senso aveva?
Gemette dal dolore data la stretta possente della sua mano, Harry immediatamente la lasciò andare, preoccupato.
"Scusa." mormorò infatti, dopo si allontanò dal suo corpo per avvicinarsi al letto. Voleva stendersi e riposare, l'alcol stava cominciando a svanire nel suo corpo e non avrebbe retto il mal di testa che gli sarebbe susseguito.
"Perché non ti sei divertito?" Abby gli chiese, nonostante non gli volesse dare corda per tutto quello che aveva detto.
La sua testa le stava dicendo di andarsene, ma il suo cuore... il suo cuore le urlava di restare quanto più possibile con lui.
"Non mi piacciono le feste di compleanno." sussurrò.
Abby abbassò lo sguardo. "C'era tanta gente?" chiese.
Harry scosse la testa in segno positivo. "Sì, purtroppo... c'erano molte, molte ragazze." e si grattò gli occhi alla fine, quasi come se volesse togliere quel velo di opacità che gli stava torturando la vista.
"Uhm, ho capito... ti lascio-ti lascio riposare." sembrò balbettare alla fine, si era girata di spalle per poter finalmente lasciare quella stanza, ma le sue parole arrestarono ancora i suoi movimenti.
"Aspetta, Abby." sembrò un ordine. Lei si voltò. "Vieni qui, per favore."
La sentì avvicinarsi, la fioca luce della luna che penetrava dalla finestra non gli permetteva di vederla perfettamente, ma la riusciva a percepire comunque. Harry si mise a sedere sul letto, se la ritrovò di fronte. Afferrò i suoi polsi per poterla trascinare in mezzo alle gambe, avvertì in quel momento la sua pelle venire attraversata da un brivido.
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Mad Soul. [hes]
Fanfiction"ɪɴ 𝓠ᴜᴇꜱᴛᴀ ᴄᴀꜱᴀ ᴄɪ ꜱᴏɴᴏ ᴛʀᴇ ʀᴇɢᴏʟᴇ; ʀᴇɢᴏʟᴀ ɴᴜᴍᴇʀᴏ ᴜɴᴏ, ᴍᴀɪ ᴅɪꜱᴏʙʙᴇᴅɪʀᴇ. ʀᴇɢᴏʟᴀ ɴᴜᴍᴇʀᴏ ᴅᴜᴇ, ɴᴏɴ ᴜꜱᴄɪʀᴇ ᴍᴀɪ ᴅɪ ᴄᴀꜱᴀ ꜱᴇɴᴢᴀ ᴘᴇʀᴍᴇꜱꜱᴏ. ʀᴇɢᴏʟᴀ ɴᴜᴍᴇʀᴏ ᴛʀᴇ, ɴᴏɴ ʀᴏᴍᴘᴇʀ𝓔 ɪʟ ᴄᴀᴢᴢᴏ." -cover by @basicbeachxx della @beautyarmy