Abby non aveva voglia di rivederlo, non dopo tutto quello che le aveva fatto. Pensava che se avesse aperto quella porta, Erik sarebbe entrato e con un colpo secco l'avrebbe ammazzata, come aveva intenzione di fare la volta precedente.
Cominciò a tremare, nel momento in cui l'uomo che stava fuori batte' i pugni sul duro materiale della porta, e aveva iniziato a pronunciare delle parole apparentemente senza senso.
Se lo avessero ignorato, sarebbe stata davvero la cosa giusta da fare?
"H-Harry," Abby disse, tremolante, e si stava avvicinando a lui. Aveva gli occhi lucidi, e persino il suo labbro inferiore aveva cominciato a tremare. "I-io ho paura." ammise, guardandolo negli occhi.
"Apro io." disse, la mascella serrata.
Harry si avvicinò dunque alla porta, l'aveva aperta e aveva atteso che l'uomo dicesse qualcosa.
"Sono qui per Abby." disse, il tono di voce basso.
"Cosa vuoi da lei?" chiese allora l'altro, la lezione dell'altra volta probabilmente non gli era bastata.
Voleva essere pestato un altro po', ma Harry l'avrebbe accontentato senza problemi.
"Voglio solo vederla." gli rispose, quasi supplicante, alzando le braccia, come se volesse far intendere che fosse disarmato e senza cattive intenzioni.
Harry sospirò, si spostò permettendogli di entrare in casa, ma prima che potesse avvicinarsi alla ragazza, gli sussurrò con tono minaccioso.
"Un passo falso e ti faccio saltare in aria."
Erik annuì, dopo i suoi caddero sulla figura di sua figlia, immobile dinanzi al divano.
"Perché sei qui, di nuovo?"
Harry avvertì come il suo tono fosse molto cupo, infatti gli dispiaceva, non voleva che provasse ansia.
"Volevo chiederti scusa, Abby." parlò Erik, restando lontano da Abby. "L'altra volta... ero fatto, strafatto anzi, e non mi sono reso conto di cosa stessi facendo. Mi dispiace, da morire."
Abby notò di come l'uomo avesse quasi le lacrime agli occhi mentre parlava, ma non si fece intenerire.
"Ciò che hai fatto è imperdonabile."
"Me ne rendo conto. Ma, ti assicuro se ottenessi ora il tuo perdono, uscirei dalla tua vita per sempre, se è questo quello che vuoi."
Abby spostò gli occhi sulla figura di Harry, che in quel momento in un certo senso fungeva da àncora di salvezza. Dopo, prese un profondo respiro e gli rispose.
"Posso anche passarci sopra... ma non ti voglio mai più vedere. Esci dalla mia vita, per sempre, Erik."
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Il fine settimana arrivò in fretta. Il venerdì dopo scuola, infatti, Abby non si rese neanche conto di dover lasciare la scuola per due giorni.
Aveva intenzione di fare qualcosa di speciale, ma non voleva andare nei soliti locali ad ubriacarsi; voleva fare qualcosa anche di diverso, come una gita fuori città oppure una cena con gli amici.
Quando stava nella sua camera, stesa sul suo letto a pancia in giù ad ascoltare un po' di musica, le venne l'idea di chiamare Sam e di organizzarsi con lei.
Le rispose immediatamente, e non perse tempo a raccontarle dei suoi piani. "Avevo pensato di andare fuori città questo fine settimana."
"Non credo sia una buona idea. Liam non ci sarà, ha detto che questa sera deve andare al lavoro per completare alcune cose." la sentì sbuffare.
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Mad Soul. [hes]
Fanfiction"ɪɴ 𝓠ᴜᴇꜱᴛᴀ ᴄᴀꜱᴀ ᴄɪ ꜱᴏɴᴏ ᴛʀᴇ ʀᴇɢᴏʟᴇ; ʀᴇɢᴏʟᴀ ɴᴜᴍᴇʀᴏ ᴜɴᴏ, ᴍᴀɪ ᴅɪꜱᴏʙʙᴇᴅɪʀᴇ. ʀᴇɢᴏʟᴀ ɴᴜᴍᴇʀᴏ ᴅᴜᴇ, ɴᴏɴ ᴜꜱᴄɪʀᴇ ᴍᴀɪ ᴅɪ ᴄᴀꜱᴀ ꜱᴇɴᴢᴀ ᴘᴇʀᴍᴇꜱꜱᴏ. ʀᴇɢᴏʟᴀ ɴᴜᴍᴇʀᴏ ᴛʀᴇ, ɴᴏɴ ʀᴏᴍᴘᴇʀ𝓔 ɪʟ ᴄᴀᴢᴢᴏ." -cover by @basicbeachxx della @beautyarmy