Mad Soul. [hes]

capitolo 17

Il viaggio in aereo fu troppo lungo per Abby. 

Si era annoiata a morte, anche perché Niall non aveva perso ad addormentarsi, una volta sul sediolino.

Una volta giunti sulla terraferma, presero un taxi per raggiungere l'hotel che, a detta del suo amico, era il migliore di tutta Cancún.

Infatti, a pochi isolati di distanza, si poteva vedere già il bellissimo mare. 

Niall fece i loro nomi al tipo della reception che, senza problemi, consegnò le chiavi nelle sue mani. 

Raggiunsero il terzo piano con l'ascensore dato che avevano i borsoni belli pieni, e rimasero soddisfatti della loro camera; aveva un letto matrimoniale sulla parete a destra, un grande armadio sulla sinistra e giusto di fronte un balcone con vista sul giardino dello stesso hotel. C'era anche un piccolo tavolo, fuori sul balcone.

Poggiarono i rispettivi borsoni sulla moquette, Niall le chiese, vedendola ancora assorta nei suoi pensieri. 

"Allora? Ti piace?"

Abby gli sorrise, facendo una giravolta su' se stessa per guardare a trecentosessanta gradi la camera, era davvero bellissima, di lusso anche. 

Chissà come aveva fatto per permettersi una stanza d'hotel del genere. 

"E' tutto perfetto, o quasi." ridacchiò debolmente alla fine, ricordando sua mamma in ospedale. "Grazie, Niall, davvero." lo abbracciò.

"Di nulla, Abby. E' un piacere renderti felice." si staccarono, Abby si allontanò per poter sistemare le sue cose ancora nel borsone, Niall invece la avvisò, dicendole. 

"Vado un po' ad informarmi sugli ospedali qui in zona, magari è in uno di questi che tua mamma è ricoverata. Torno tra un attimo."

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Nel frattempo, a Los Angeles, Harry e Liam si trovavano insieme, in un locale. 

Harry aveva davanti circa quattro bicchierini già vuoti, e aveva tra le mani il quinto. 

Liam lo stava guardando, rimproverandolo ancora una volta. "Dovresti smetterla, Harry. Non ti farà bene."

"Sta' zitto." sbottò l'altro, stringendo forte quel povero bicchierino, che si sarebbe potuto rompere da un momento all'altro per colpa della sua forte presa.

"Smettila, ubriacarti non è la soluzione a tutti i problemi, va bene? E poi perché lo stai facendo? Hai detto che Abby non ti manca." incrociò le braccia al petto, istigandolo. 

Sapeva perfettamente che il suo amico stava mentendo, Abby gli mancava almeno un pochino, altrimenti non aveva senso quello che stava facendo.