capitolo 13

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Passò velocemente un'altra settimana, ed Abby si stava rendendo conto che, effettivamente, era da esattamente un mese da Harry. 

Man, mano si stava ambientando, doveva farlo, non c'erano altre alternative.

Il sabato sera Sam la voleva portare a ballare, ma Abby aveva rifiutato, all'inizio. Poi Sam addirittura era venuta fin casa sua per convincerla, Abby alla fine aveva ceduto.

Sarebbe passato Liam a prenderla, con Sam, alle nove di sera. Non era così emozionata; aveva accettato anche per non stare di nuovo a casa a non fare nulla, e quindi ad annoiarsi. Decise di indossare un vestito semplice, era corto, di colore nero, le spalline di velluto e lo scollo a barca, sistemato.

Si spruzzò un po' di profumo sul corpo prima di scendere al piano di sotto. 

Harry era sul divano, stava vedendo una partita di golf alla TV. 

Il rumore dei suoi tacchi lo fece girare nella sua direzione, il suo sguardo passò lungo tutto il suo corpo; stava dannatamente bene, nonostante il vestito fosse semplice.

"Sei sicuro? Non vuoi venire?" gli chiese, i suoi occhi verdi bruciavano sul suo corpo, forse la stava guardando un po' troppo. 

Non che le desse fastidio, anzi, gli occhi di Harry non erano fastidiosi, ma la facevano sentire a disagio.

"Sì." le rispose, facendola annuire successivamente. 

"Uhm, va bene." sussurrò, un po' le dispiaceva, lasciarlo a casa da solo non le piaceva. 

Quando sentì il campanello suonare, si affrettò per raggiungere la porta ed accogliere suo cugino. Gli sorrise, poi dopo averlo salutato, lo fece accomodare.

"Prendo il cappotto e sono pronta." disse, scomparendo per un attimo al piano di sopra.

"Tu non vieni, Harry?" domandò Liam al ragazzo seduto sul divano.

"No." borbottò, stufo di sentire sempre la stessa domanda. 

Cazzo, non potevano lasciarlo in pace?

"Come mai?" gli continuava a chiedere l'amico, facendolo sbuffare sonoramente.

"Non ho voglia. E' per caso un reato?"

"No, certo che no." ridacchiò. "Solo, potevi venire con noi, magari passavi una serata-"

"Non ho voglia." ripete', scandendo perbene le parole.

Liam annuì, sospirando. "Come preferisci. A lei avrebbe fatto piacere."

Harry non rispose. Aveva abbassato lo sguardo sulle sue mani, si stava torturando alcune pellicine vicino alle sue unghie.

"Possiamo andare." affermò Abby, appena scesa dalle scale.

"Perfetto! Harry noi allora andiamo, te la riporto a casa presto, questa volta sul serio." rise alla fine.

"Ciao, Harry." lo salutò Abby, lui le rivolse un breve contatto visivo, dopodiché lasciarono la casa e lui fu circondato dal silenzio.

Liam accompagnò sua cugina fino alla macchina; le aprì la portiera come un vero gentiluomo, ed Abby sorrise a quel gesto inaspettato, intrufolandosi poi in macchina. 

Mad Soul. [hes]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora