capitolo 42

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Era così amareggiata, confusa e delusa.

Quando notò Harry in fondo alle scale, borbottò. 

"E' un bastardo." e dopo tirò su' col naso.

Harry annuì, come poteva d'altronde darle torto; compì qualche passo per avvicinarsi alla porta di casa, la chiuse a chiave dall'interno e si avvicinò alla coinquilina.

Abby lo guardò, dopodiché non perse tempo a gettarsi tra le sue braccia. Harry d'altronde ricambiò il gesto di affetto, circondandole la vita con un suo braccio, e la sentì ancora parlottare qualcosa.

"Mi dispiace, mi dispiace di non aver capito prima le intenzioni di quello stronzo, io-io-"

"Non è importante." si staccò, sorrise leggermente per poterla rasserenare. Detestava vederla in quello stato, così propose, affinché potesse migliorare il suo umore. "Ti preparo un bagno caldo?" 

Abby gli sorrise debolmente, annuendo. 

Salirono tutti e due al piano di sopra, ed Harry le preparò tutto il necessario per poter permettere alla coinquilina di rilassarsi nella vasca, nel mentre Abby lo stava attendendo, appoggiata al lavandino con lo sguardo perso nel vuoto. 

Prima suo padre, poi Niall, cosa doveva accadere ancora? 

Fu Harry quella a distrarla dai suoi pensieri. "Ti ho preparato tutto, devi solo immergerti." 

"Va bene, grazie." gli rispose, dopo lo vide uscire dal bagno per permetterle di spogliarsi senza problemi. 

Una volta essersi sbarazzata di tutti gli indumenti, li infilò nella lavatrice e si immerse lei nella vasca. Chiuse gli occhi, rilassando i muscoli, e tirando un sospiro sollevato; l'acqua calda era piuttosto piacevole, inoltre la schiuma solleticava la sua pelle in modo giocoso. 

Harry entrò di nuovo nel bagno per potersi lavare le mani, ma in realtà era solamente una scusa per controllare come stava. Una volta finito, si girò verso di lei e la vide con il suo sguardo già puntato sulla faccia. 

"Puoi metterti vicino a me?" gli chiese con un filo di voce. 

Harry annuì senza farselo ripetere due volte, e si mise in ginocchio vicino alla vasca, poggiando le braccia sui suoi bordi. I loro occhi si incontrarono e lei avvertì di nuovo le farfalle, maledette; nella sua mente comparve di nuovo l'immagine di Harry che spingeva furiosamente dentro di lei, facendola godere, e il formicolio familiare in mezzo alle gambe ritornò. 

Ogni secondo, si faceva sempre più prepotente.

In quel momento, in modo del tutto spontaneo, si sporse per poterlo baciare sulle labbra. Lui sgranò gli occhi, in un primo momento dato che era stato colto alla sprovvista, dopodiché li chiuse per potersi godere il contatto.

Abby, con le sue piccole mani andò a stringere il tessuto della sua camicia, e lo tirava verso la vasca, per dirgli di entrare con lei. 

Le loro labbra si staccarono con uno schiocco, e quella volta Harry mise a tacere di nuovo il suo ego, il quale gli stava intimando ancora una volta di andarsene, girare la faccia e uscire dal bagno. 

Così, era davvero entrato nella vasca, con tutti i suoi vestiti addosso, e aveva ripreso a baciarla, dopo che l'aveva tirata sul suo grembo.

Il bacio venne decisamente approfondito, nessuno dei due aveva intenzione di staccarsi. Le mani di Harry erano bloccate saldamente sui suoi fianchi, stringendoli con prepotenza; voleva scoparla, così forte, che avrebbe urlato il suo nome, così tante volte e così forte che anche quel coglione di Niall l'avrebbe sentita. 

Mad Soul. [hes]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora