ᑭᖇEᖴᗩᘔIOᑎE

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Liam li stava attendendo da più o meno quindici minuti. Stava battendo insistentemente il piede sul pavimento sporco di quel garage, qualcuno si sarebbe dovuto prendere la briga di pulire quel posto, cominciava a puzzare di muffa e polvere. Storse il naso alla vista di altre ragnatele agli angoli del soffitto, ormai tutto ciò che poteva fare era guardarsi intorno in attesa dei due. Quando la porta si aprì, sospirò, ma vide entrare Niall; proprio la persona meno importante tra i due. 

"Che succede?" chiese subito, allarmato. Gettò il suo pacco di sigarette sul tavolo traballante in legno, e si sedette su' una delle quattro sedie attorno ad esso. 

"Aspettiamo Harry, e ne parliamo tutti insieme." affannò, l'agitazione stava cominciando a salirgli. 

E se fosse troppo tardi? Non voleva nemmeno pensarlo.

"Uff, perché dobbiamo aspettare sempre lui?" si lamentò, aveva estratto da quel pacchetto di sigarette una di queste ultime, l'aveva accesa con un accendino e se la stava fumando in tutta tranquillità. 

Ma beato lui che era così tranquillo.

Liam stava per essere divorato dall'ansia, necessitava prendere quella fatidica decisione il prima possibile.

"Perché è meglio che-ah, eccolo arrivato!" 

Harry fece il suo ingresso nel garage, chiudendosi la porta alle spalle. Insieme a lui, era entrata anche una ventata di freddo, maledetto clima di gennaio. 

"Ciao, Harry." Liam lo salutò con mezzo sorriso, lui in tutta risposta accennò un saluto col capo, si stava aggiustando i capelli che il vento gli aveva scompigliato. 

Non aveva osato salutare il biondo, anzi, si stava comportando come se non esistesse.

"Ragazzi possiamo muoverci? Avrei un appuntamento." sbottò Niall, sbuffando infine.

"Se hai da fare puoi andartene anche adesso." gli rispose a tono Liam, indicando la porta. "Come se non ti importasse di Abby." ridacchiò amaramente alla fine, Harry era rimasto in piedi ed alternava lo sguardo tra i due.

Niall alzò gli occhi al cielo, annoiato, e gli fece cenno con la mano di continuare a parlare mentre tirava ancora dalla sua sigaretta. "Prego, parla."

"Allora, ragazzi, c'è un problema. Un problema grave." Liam parlò seriamente, prendeva dei grossi sospiri ogni volta che interrompeva la frase. "Abby è sotto minaccia. Quello stronzo di Jasper ha preso di mira lei, e sta minacciando in modo più insistente soprattutto ora che sa' che lei sta tornando in città."

"Be', la soluzione è semplice: impedisci ad Abby di ritornare. Cancellale il volo, inventa una scusa, qualcosa del genere." scrollò le spalle Niall, guadagnandosi un'occhiataccia dall'altro.

"Abby sta tornando in città! E' su' un fottuto aereo proprio in questo momento, come faccio a impedirle di venire qui?" alzò il tono di voce, stizzito dalla risposta noncurante di Niall. "L'unico modo che avrei per impedire il suo arrivo qui a Los Angeles è quello di sperare che l'aereo cada!" aggiunse, tenendo il tono di voce alterato. 

Niall in tutta risposta stette in silenzio, non sapeva come rispondere, quindi preferì tacere e gettare la sua sigaretta spenta sul pavimento.

"Harry, hai una soluzione?" guardò l'altro ragazzo, con occhi speranzosi e con un tono di voce più calmo.

"Uhm..." Harry posizionò una mano sotto al mento, assumendo un espressione riflessiva. 

Liam, il suo unico amico, gli stava chiedendo una mano, un aiuto in quella situazione fin troppo delicata. Ma come poteva evitare una possibile catastrofe? Persino per uno come lui non sembrava esserci soluzione. 

Mad Soul. [hes]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora