22 - Deck of Cards

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Can

Rimango immobile nell'abitacolo del mio fuoristrada, la osservo mentre scende dalla macchina di quell'uomo, lo saluta con un segno della mano e rimane ferma sul pianerottolo di casa a guardalo andare via.
Non posso credere alla mia fortuna quando, poco dopo, anzichè entrare in casa  la vedo avviarsi lungo la strada diretta, immagino, al lungomare.

Lo sapevo, non riesce un solo giorno a non andare a sedersi sugli scogli a guardare il Bosforo, le è vitale come l'aria che respira.
Scendo dal mio fuoristrada e la seguo tenendomi a debita distanza, so perfettamente dove sta andando ed  infatti poco dopo eccola lì, seduta su quello scoglio piatto che da sempre è il suo rifugio ed è stato  il nostro luogo d'incontro preferito.

La  osservo mentre si siede  e stringe  le ginocchia al petto con le braccia, alza lo testa a guardare una splendida luna piena ormai alta in cielo.
Ora o mai più mi dico, fatti avanti Can Divit e cerca di farti perdonare.

Mi avvicino piano e la chiamo, non voglio che si spaventi vedendosi avvicinare da qualcuno a quest'ora tarda. Si gira di scatto verso di me e si alza in piedi con l'intenzione di andarsene, la fermo prendendole un braccio  - Sanem per favore, non andartene, possiamo parlare? - Si gira verso di me ancora una volta con quello sguardo gelido che mai le avevo visto prima.

- Parlare? Noi? Da quando in qua noi possiamo PARLARE Can Divit? Non hai mai permesso che lo facessimo in passato e credo non ci sia più alcun bisogno di farlo ora -

-Lütfen per favore Sanem, vorrei spiegarti .... -

- Ah ora hai deciso che TU devi spiegare, quando ero IO  a voler spiegare non me lo hai permesso quindi perchè ora dovrei stare ad ascoltarti? -

- Çünkü seni çok seviyorum perchè ti amo tanto Sanem, ecco perchè -

Rimane immobile a guardarmi per istanti interminabili, non è più il tempo di nascondersi o tergiversare, dopo quello che ho visto stasera, dopo che ho capito che posso perderla veramente e per sempre non posso più permettermelo. Devo approfittare del fatto che si sia fermata ad ascoltarmi per dire tutto quello che sento.

- Sanem, ti chiedo perdono per quello che ho fatto, per quello che ti ho fatto.
Sono stato uno stupido arrogante ad andarmene, non avrei dovuto farlo,  a mia discolpa posso solo dire che mi sono reso conto, in questi mesi lontano da te, che l'ho fatto perchè avevo paura. Ero terrorizzato dalla profondità dei sentimenti che provavo ed ho fatto quello che da sempre sono abituato a fare quando mi sento incapace di gestire le situazioni, sono scappato. Ma sia ben chiaro non è da te che volevo scappare, volevo scappare da me stesso, dal terrore di non saperti amare come meritavi, temevo di non essere degno del grande amore che leggevo nei tuoi occhi. Il profumo è stato solo un espediente, quel profumo non ha nessun valore, quel che importa sei solo tu -

Vorrei aggiungere ancora qualcosa ma la sua mano che si alza imperativa mi blocca.

La vedo trasformarsi, la giovane ingenua ed innamorata che conoscevo diventa davanti ai miei occhi una donna decisa e volitiva,  ma anche  ferita e delusa.

- Basta Can, non continuare, non voglio più ascoltare le tue parole, perchè questo sono, solo parole vuote come vuote erano le dichiarazioni d'amore che mi hai fatto in passato, anche in questo stesso luogo.
Mi hai dichiarato decine di volte il tuo amore proprio come hai fatto poco fa, mi hai chiesto di sposarti, mi hai promesso che non avresti mai lasciato la mia mano e che mi avresti tenuta al sicuro durante le tempeste. Che ne è stato di tutte quelle parole quando mi  hai girato la  schiena per andartene dall'agenzia e poi quando sei salito su quell'aereo con quella donna? -

- Ascolta, Polen non..-

- Non voglio sentire più niente, hai idea di quanto tu  mi abbia fatto sentire insignificante, senza alcuna importanza, senza alcun valore? Hai idea di quanto tu mi abbia ferito?
No, non credo tu possa capire,  nella tua vita sei abituato a fare il bello e il cattivo tempo, sei al centro dell'universo e tutto e tutti  ruotano intorno a te.
Ho una notizia per te Can Divit, non sono più un tuo satellite, non sono più disposta a subire i tuoi sbalzi d'umore o a darti alcuna possibilità di farmi di nuovo del male.
Benden uzak dur  stai lontano da me, non ho bisogno di te ora come non ne ho avuto negli ultimi cinque mesi in cui sei stato chissà dove.
Lasciami in pace, domani sarà l'ultima occasione in cui dovremo incontrarci,  dopo di che penso che le nostre strade si divideranno e non avranno più motivo di tornare ad  incrociarsi.
Buon viaggio Can Divit, ovunque deciderai di andartene, ti auguro buon viaggio.
Hoşçakal  addio -

Mi passa accanto con passo spedito, rimango per un attimo pietrificato per la sofferenza che ho percepito nelle sue parole e per il significato che arriva a far perdere un battito al mio cuore. No, non può essere troppo tardi.

Le corro dietro tra gli scogli, l'afferro per un braccio con decisione e la costringo a girarsi verso di me tenendola stretta al mio petto, il fiato corto che si intreccia al suo.

- Hai idea di che cosa di speciale abbiamo noi quando siamo insieme?
E' unico Sanem, so per certo che solo con te posso provare certe sensazioni -
Le sussurro questo sulle labbra e poi faccio quello che ho desiderato fare per mesi, ancor prima di partire, anche mentre pensavo di lasciarla e di non vederla mai più.
La bacio cercando di mettere nel mio tocco sulle sue labbra tutto il desiderio, la tenerezza, l'amore che sento di provare per lei, solo per lei e per nessun'altra al mondo.
La sento sospirare e rilassarsi tra le mie braccia, inspiro profondamente il suo profumo e la stringo più forte consapevole di essere tornato in paradiso, di essere dove appartengo tenendo lei esattamente dove appartiene.

E' un bacio disperato il mio, è un bacio dettato dal bisogno di lei che provo dopo tutto questo tempo lontani e dall'angoscia che possa veramente decidere che sia finita tra noi. Le accarezzo piano la schiena e poi salgo con le mani tra i suoi capelli ad incorniciare il suo viso.
La sento all'improvviso irrigidirsi e poggiare le mani sul mio petto per allontanarsi di un passo. Mi guarda con occhi di fuoco mentre cerca di calmare il suo respiro affrettato quanto il mio.

- Io l'ho sempre saputo Can, ho sempre saputo che quel che eravamo insieme era qualcosa di unico e speciale, sei tu che hai deciso di distruggerlo, è quello hai fatto nel momento  in cui hai messo piede su quell'aereo -

Si gira per allontanarsi a passo spedito ed io  non posso fare altro che avviarmi piano dietro di  lei,  se non altro per assicurarmi che arrivi a casa sana e salva a quest'ora di notte.
La vedo sparire oltre la porta di casa e rimango appoggiato al mio fuoristrada per ore guardando la finestra della sua camera per sentirla vicina, vedo la luce  accendersi per  poi spegnersi poco dopo. 

Buonanotte aşkım,  amore mio.

Non riesco a darmi pace,   mi siedo sul marciapiede e ripenso a  quello che mi ha detto stasera.   L'ho fatta sentire insignificante, senza alcun  valore, mentre mi sento morire al pensiero di quanto invece  sia importante  per me ora come so che lo sarà per sempre.
Accidenti a te Can Divit,  come puoi averla ferita così profondamente?
Scuoto la testa sconsolato.

Ho veramente distrutto tutto con il mio stupido comportamento?
Oppure quei pochi istanti in cui si è arresa tra le mie braccia sono la prova che qualcosa per cui lottare esiste ancora ?

Voglio credere che sia così, devo credere che sia così perchè non posso sopportare che sia altrimenti. Me lo sono ripromesso solo poche ore prima, farò ogni cosa per rimediare a quello che le ho fatto, non posso arrendermi, non lo farò mai e poi mai.

Lei, me ne rendo conto solo ora,  ha fatto di tutto per me o meglio ha lottato tenacemente per noi. Mi ha seguito  quando sono scappato in un albergo di campagna e ha finto di voler partecipare ad un seminario che si svolgeva lì in quei giorni pur di starmi vicino.
In questo momento, con le lacrime agli occhi, mi sembra quasi di sentire le note di quella canzone bellissima, "Deck of Cards", che era stata capace di creare un'atmosfera magica tra noi allacciati in un ballo.

Che stupido che sono stato, se mentre la tenevo stretta a me l'avessi baciata per poi dirle semplicemente - Niente ha  importanza più di te  Sanem, solo tu sei importante per me - ora saremmo felici insieme, magari già sposati da tempo.
Ah Can Ah, cosa hai combinato.
Forza, mischia le carte del mazzo che il destino e il tuo sciocco comportamento ti hanno consegnato e cerca di scegliere quelle giuste da giocare per vincere indietro il suo amore.


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