65 - La gioia più grande

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Mihriban

Non posso credere che stia succedendo veramente, Aziz ha appena chiesto la mia mano a Nihat ed è per me il gesto più inaspettato e dolce che potesse compiere.

Alla mia età ormai avevo  rinunciato da un pezzo alle tradizioni e ai sogni ad occhi aperti che normalmente  le giovani sono abituate a fare, immaginando l'amato che chiede la loro  mano e poi tutti i preparativi per il matrimonio che  hanno sempre desiderato.
Ora mi ritrovo qui, con un anello  legato con un filo rosso a quello che si trova al dito di Aziz , e sento il cuore scoppiare di una gioia che non avevo mai vissuto prima.
Non posso essere più felice di così, quel filo rappresenta in qualche modo il legame che non si è mai reciso tra noi, nonostante il suo matrimonio con Huma , nonostante i tanti anni di lontananza,  sappiamo di esserci sempre appartenuti l'un l'altro nel profondo del nostro cuore.

Guardiamo Nihat tagliere il nastro che unisce gli anelli di Can e Sanem e non posso che essere felice per loro, sono stati più saggi di noi.
Hanno saputo trovare quasi subito  il coraggio di cercarsi e scegliersi di nuovo.
Per me e Aziz le cose sono state molto diverse, Huma è riuscita con le sue macchinazioni a separarci per tanto tempo,  eravamo giovani e non abbiamo saputo lottare per difendere quel che avevamo, non abbiamo avuto fiducia fino in fondo l'uno dell'altra e ci siamo condannati a decenni di mancanza e vuoto.
Abbiamo parlato a lungo  in questi giorni, ci siamo spiegati ed abbiamo capito  come le nostre stesse  insicurezze  avessero dato modo a quella donna orribile di dividerci.

Mi sembra ancora incredibile che siamo qui ora, come due novelli fidanzati,  a guardarci negli occhi che sanno dirsi tutto quel che sentiamo entrambi nel profondo del cuore senza bisogno di parole, alla nostra età anche quelle sono superflue.

- Aziz, tu sei pazzo, cosa ti sei inventato queta sera? -

- Mihriban, amore mio, mia unica.
So che si potrebbe pensare che non abbiamo più l'età per certe cose, ma io voglio vivere con te ognuna delle esperienze che ci sono state negate.
Volevo che tu potessi vivere la tradizionale richiesta della mano della sposa che non hai potuto avere a causa mia, del mio stupido orgoglio che mi ha impedito di venirti a cercare subito,  anche in capo al mondo se necessario.
Lo avrei dovuto fare immediatamente, appena sbarcato dall'America, ma il mio senso di responsabilità per un figlio inesistente ed una donna bugiarda me l'hanno impedito.
Dopo aver divorziato da Huma ho capito che non avrei mai dovuto sposarla perchè il mio cuore era stato sempre e solo tuo.
Ti ho cercata tanto, ho ingaggiato i migliori investigatori privati, ma nessuno ha trovato alcuna traccia di te.
Sembravi come sparita dalla faccia della terra, ma mai dal mio cuore.
Ora che ti ho ritrovata voglio renderti felice, voglio renderti mia davanti a Dio e agli uomini, voglio che tu sia mia moglie e voglio essere tuo marito, così come avrebbe dovuto essere decenni fa, da tutta una  vita -

Ci abbracciamo stretti sospirando di gioia, come se  con l'altro  finalmente al nostro fianco, avessimo ritrovato la capacità di respirare che ci era mancata durante i lunghi anni di lontananza e mancanza.

Ancora abbracciati ci giriamo a guardare Can e Sanem, vediamo in loro la stessa emozione che stiamo vivendo noi in questo momento, la gioia per un amore rinato e ritrovato nonostante tutto e tutti.

Mevkibe

Mi guardo intorno, il salotto di casa mia è pieno d'amore questa sera ed io non posso che esserne commossa.
Abbiamo accettato di buon grado quando Aziz ci ha spiegato cosa voleva fare, siamo felici per lui e per la sua Mihriban, una donna dolcissima che ha ritrovato dopo tanti anni  il suo grande amore perduto,  una storia romantica e tragica  che ha avuto finalmente il lieto fine che meritava di avere.

Mi avvicino al mio Nihat e gli prendo la mano.
Si gira a guardarmi con quel suo sorriso buono, spontaneo e sincero, che me lo fa amare ora come il primo giorno.
Insieme abbiamo superato tante difficoltà, una vita non certo all'insegna degli agi e delle ricchezze, ma  tanto, tanto felice e piena di un amore che non è mai venuto meno.
Ci è sempre bastato essere insieme, mano nella mano, nella nostra casa e con le nostre figlie per essere completi e appagati.
Vederle ora così radiose,  accanto agli uomini che amano,  è il regalo più bello.
Riconosco nei loro occhi lo stesso sentimento che ho sempre provato per il mio Nihat e non posso che esserne felice, null'altro conta se non l'amore in questa vita.

Can si avvicina a me, prende la mia mano e la porta alle labbra e poi alla  fronte nel rituale gesto di rispetto per gli anziani di famiglia, sorrido commossa.

-Oğul, figliolo benvenuto in famiglia, ho sempre creduto in te e nel sentimento che sapevo provavi per la mia bambina, anche quando tu stesso non ne eri consapevole fino in fondo -

Sorride commosso quanto me immagino.
- Mevkibe, non saprò mai  ringraziarti abbastanza per essere stata una figura materna preziosa per me, hai saputo darmi saggi consigli che forse non ho colto subito, ma che alla fine mi hanno portato a capire ciò che conta veramente.
Una volta  trovata la  compagna giusta non si può lasciarla  andare perchè lei è l'unica che può esserci accanto mentre percorriamo i tanti sentieri della vita.
Mi ci è voluto del tempo,  ma alla fine  ho compreso che solo Sanem può essere quella compagna, nessun' altra mai.
Ho capito questo grazie a  te, alle tue parole e al bellissimo rapporto che ho potuto vedere tra te e Nihat.
Sono arrivato a volere per me e Sanem esattamente quel sentimento, quell'amore e la gioia che si percepisce nettamente in casa vostra. Grazie di cuore Mevkibe-

- Vieni qui figliolo, puoi chiamarmi anne, mamma.
Sei nostro figlio ormai , tu ed Emre siete i  figli maschi che non abbiamo avuto, vi chiediamo solo di rendere felici le nostre bambine, non desideriamo altro che questo  io e Nihat -

Lo vedo annuire commosso mentre mi stringe in un abbraccio che dice tanto di lui e di quanto gli sia mancata una figura materna.
Ho sempre percepito questa sua profonda  fragilità, questo bisogno  che ha saputo solo rendermelo ancora più caro. Sapevo che lui e Sanem avrebbero alla fine trovato  la strada per tornare l'uno dall'altra, il sentimento che li lega è così unico che non poteva essere diversamente. Si appartengono, l'ho sentita come una certezza sin dal primo momento che li ho visti insieme.

E' Nihat a richiamarci tutti all'ordine.

- Aydin e Divit,  è arrivato il momento di andare.
Una grande festa ci attende stasera,  il Kına gecesi, la notte dell'hennè, della nostra Layla.
A quanto pare ne avremo presto delle altre ed io, come padre delle future spose, non posso che esserne felice.
Benvenuti in casa Aydin a tutti i Divit, è un onore avervi ora e per sempre nella vita delle nostre figlie.

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