24 - Perderla

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" Non esiste e non può più esistere un noi"

Le sue parole mi hanno raggelato,  non riesco più  a proferire parola mentre la vedo uscire decisa dall'ascensore, non posso fare altro che seguirla lungo il corridoio e nella sala riunioni della HXC Cosmetics. L'incontro sta per cominciare, raggiungo Emre e Deren che hanno già preso i loro posti  vicino a  Sanem. La osservo e mi rendo conto che è nervosa, impaziente di sapere l'esito del concorso  e di tutti i suoi sforzi degli ultimi mesi.

Sospiro pensando che se esistesse ancora un noi ora sarei vicino a lei, magari tenendole la mano e rassicurandola sul fatto che ha fatto un lavoro splendido di cui andare sicuramente  fiera.
Accidenti a te Can Divit!

I rappresentanti della HXC Cosmetics prendono la parola  ringraziano innanzi tutto i rappresentanti delle agenzie che hanno partecipato al loro concorso, segue poi una lunga disquisizione sulle attività dell'azienda, in particolare sull'espansione avuta sul mercato turco negli ultimi anni,  e poi ci siamo... la campagna pubblicitaria sarà affidata all'agenzia.....

FIKRI HARIKA

Lo sapevo, ne ero sicuro, è smart la donna di cui mi sono innamorato, è intelligente e perspicace, coglie le sfumature più singolari in ogni situazione e questo, nel campo pubblicitario, porta a realizzare campagne di sicuro successo.  Sono orgoglioso di lei, felice che abbia raggiunto questo obiettivo dimostrando a tutti il suo talento.

Ne ha fatto di strada la giovane ragazza  che è entrata alla Fikri Harika solo pochi mesi prima come stagista tuttofare, è stata poco considerata agli inizi, veniva chiamata addirittura "L'altra " ad indicare che non avesse ruolo o identità, mentre ora ha portato a segno un colpo che frutterà moltissimo in termini economici e di prestigio alla nostra agenzia.
Ha saputo dimostrare a tutti  di che pasta è fatta veramente e questo può essere un trampolino di lancio per una carriera sfolgorante che le auguro con tutto il cuore.

La vedo finalmente  rilassarsi all'annuncio della vittoria della sua campagna, Deren la stringe in un abbraccio entusiasta quindi è la volta di Emre. Vorrei andare anche io a congratularmi, a stringerla tra le braccia per dirle che è stata maledettamente brava,  ma non posso farlo, il suo sguardo ammonitore mentre si scioglie dall'abbraccio di Emre  è  più che  chiaro.
Per oggi ho spinto già troppo i suoi limiti, gli ho   imposto la mia presenza e l'ho pressata in modo eccessivo oltre ad averla  sicuramente messa in imbarazzo davanti ai suoi.

Non avevo mai pensato a come avrebbe spiegato a Nihat e Mevkibe il fatto che l'avessi lasciata e che non c'era  più alcun fidanzamento, sparendo all'improvviso per mesi l'avevo umiliata agli occhi dei genitori  oltre che a quelli di tutti coloro che mi avevano visto metterle un anello al dito e non lo meritava, accidenti a me, non lo meritava.
A mia discolpa posso solo dire che quando l'ho fatto lo desideravo veramente, con tutto il cuore, un cuore che l'amava in quel momento sinceramente. Il problema è venuto dopo, quando la ragione e le paure hanno preso il sopravvento su ogni altro sentimento.
Eravamo entrambi tanto  felici quella notte, eravamo una cosa sola,  tra le mie braccia era splendente come non mai e  fiduciosa del mio amore.

Io non ho fatto altro che tradire quella fiducia nel peggiore dei modi, le ho girato le spalle andandomene e  facendola probabilmente vergognare di sè davanti ai suoi genitori, un ulteriore motivo per non perdonarmi

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Io non ho fatto altro che tradire quella fiducia nel peggiore dei modi, le ho girato le spalle andandomene e  facendola probabilmente vergognare di sè davanti ai suoi genitori, un ulteriore motivo per non perdonarmi.
Ho trattato con superficialità  qualcosa che era  estremamente  importante per lei e la sua famiglia, una proposta di matrimonio non è un impegno da poco conto nel  loro mondo fatto di riti e tradizioni, me ne rendo conto solo ora.

Mentre sono perso in queste considerazioni poco edificanti sul mio comportamento i rappresentanti della HXC Cosmetics si avvicinano a noi per congratularsi e prendere i primi accordi per iniziare  a lavorare sulla campagna pubblicitaria. Le sue parole mi colgono del tutto  alla sprovvista - Vorrei presentarvi il Signor Can Divit, sarà lui a prendere in carico la campagna da questo momento in poi, conosce perfettamente il progetto, lo ha seguito sin dall'inizio ed ha suggerito molti dettagli riguardanti la parte grafica, sono sicura che sarete molto soddisfatti del suo operato -

Vengo avvicinato dal CEO della HXC Cosmetics che mi tiene impegnato in una conversazione interminabile mentre tutto quello che vorrei fare in questo momento è andare da lei e chiederle di non lasciare la Fikri Harika, di lavorare insieme a questa nuova campagna, vivere ogni istante della giornata gomito a gomito, sarebbe un successo di sicuro e  un sogno per me.

La osservo allontanarsi per raggiungere quell'uomo, Hakan, che le stringe la mano per congratularsi evidentemente. Parlano per qualche istante  e poi, con mio enorme sgomento, lasciano la sala riunioni insieme dopo aver salutato i rispettivi team.

Sento una stilettata al centro del cuore vedendola andare via con lui, di nuovo come la sera prima,  non posso accettare di vederla scivolare pian piano tra le mie dita ora che ho finalmente capito che lei è tutto per me. Se solo non fossi stato così categorico mesi prima  ora la potrei reclamare come mia agli occhi del  mondo e davanti a quell'uomo.

Riesco a stento a rispondere alle domande del rappresentante della HXC Cosmetics mentre con un terrore crescente mi rendo conto che vedendola uscire da quella porta l'ho vista in realtà uscire dalla mia vita se non escogito subito qualcosa per incontrarla di nuovo.

Ma cosa? Pensa Can pensa, non puoi arrenderti rassegnandoti a perderla, devi trovare un modo per starle vicino il più possibile.

Dopo aver lasciato gli uffici della HXC Cosmetics fermo Deren mentre sta salendo su un taxi per tornare in agenzia e la invito a pranzo in un ristorante vicino per spiegarle la situazione ed elaborare un piano insieme.

Ci lasciamo poco dopo con l'intesa di rivederci in agenzia per predisporre tutto nel migliore dei modi e l'idea di fare qualcosa  per lei  e allo stesso tempo starle accanto mi fa sentire decisamente meglio.

Salgo in auto  e mi avvio verso la Fikri Harika, fermo ad un semaforo poco lontano il mio sguardo cade su una coppia seduta ad un tavolo davanti alla vetrata di un ristorante.
Non posso che provare un tuffo al cuore quando riconosco Sanem e quell'uomo immersi in una fitta conversazione, mi  sento lacerare da un'angoscia senza fine e non posso impedirmi di pensare che è esattamente quello che deve aver provato lei vedendomi partire con Polen o quando ha visto quelle maledette foto scandalistiche.  Sto toccando con mano la realtà di una sofferenza che strazia l'anima all'idea di sapere la persona che ami di più al mondo accanto a qualcun altro.

Quanto male le ho fatto?


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