Il viaggio dell'albatros

63 - Non ti lascerò

Can

Torno piano alla realtà quando manca poco al suono della mia, in realtà della "nostra" sveglia. Non ho bisogno di aprire gli occhi per sapere di essere in paradiso, mi basta sentire il corpo caldo di Sanem stretto al mio mentre dorme con la testa posata sul mio petto e i capelli sparsi sul mio addome.
Non posso impedirmi di stringerla un po' di più a me, sento il bisogno costante di sentirla  vicina,  la sua pelle che sfiora e aderisce al mio corpo il più possibile sembra non  bastarmi mai. Abbiamo vissuto una  notte incredibile,  ricca d'amore e di una passione infinita.
Pensavo che quella precedente, la nostra prima notte, la sua prima volta e la mia prima volta con la donna che amo fosse stata eccezionale, ma stanotte è stato se possibile qualcosa di ancora più speciale.
Ogni dubbio, ogni riserva è stato spazzato via, le ho detto ciò che sentivo nel profondo del mio cuore, le ho confessato tutto il mio amore e le ho promesso di non lasciarla andare mai più.
L'amo più di me stesso  e mi sono sentito l'uomo più fortunato del mondo quando ha ammesso di amarmi e ha deciso di concedermi di nuovo la sua fiducia e il suo cuore.
Apro gli occhi e alzo lo sguardo al soffitto, a quel palloncino a forma di cuore che ho comprato d'impulso ieri sera prima di tornare a casa. Fermo ad un semaforo ho guardato distrattamente i le vetrine dall'altra parte della strada e un negozio di articoli per feste mi ha ispirato una nuova idea per stupirla e per dichiararle i miei sentimenti. Mai avrei pensato che il mio messaggio potesse scuoterla così profondamente, ho solo scritto su quel biglietto quel che provo, quel che è il mio desidero più grande per il futuro: amarla.

Il suono insistente del campanello, lei fuori dalla porta con il palloncino in mano che mi consegna simbolicamente il suo cuore sono stati la sorpresa più insperata e più bella che mai potessi aspettarmi.

Ci siamo promessi l'amore più puro e più sincero, ci siamo amati tutta la notte finalmente liberi entrambi di dimostrare all'altro ogni sfumatura di una passione che so non verrà mai meno perchè è quella di anime che si trovano e si intrecciano perchè sentono di appartenersi.

Abbasso lo sguardo a guardare il suo viso mentre le accarezzo piano i capelli, amo toccarli da sempre, non smetterei mai, ma purtroppo ci aspetta un'altra giornata sul set e voglio lasciarla dormire ancora un  po' mentre scendo a preparare la colazione.

Mi sposto piano per non svegliarla e la guido ad appoggiare la guancia sul cuscino. Scendo dal letto ed infilo una tuta comoda mentre non riescono a distogliere lo sguardo dalla sagoma del suo corpo nudo nettamente delineata sotto il lenzuolo.
E' meglio che mi dia una mossa e scenda di sotto a preparare la colazione o oggi non ci sarà nessun servizio fotografico. Vorrei assaporare ogni istante con lei, vorrei trascorrere la giornata intera ad ammirarla e ad amarla,  ma abbiamo degli obblighi a cui sappiamo entrambi di non poterci sottrarre.

Scendo le scale e comincio a preparare qualcosa, poco dopo sento la porta di casa aprirsi, mi affaccio sul corridoio e colgo mio padre ad entrare in casa con la cautela di un ladro. Mi avvicino a lui on altrettanta cautela mentre mi volta la schiena e gli do una manata decisa sulla spalla.
- E' questa l'ora di rientrare signor Aziz?- Lo vedo trasalire sorpreso
- Can, vuoi farmi prendere un infarto? -
Rido di cuore alla sua espressione colpevole, sembra un adolescente preso a combinare una marachella.

-Vieni Aziz, fammi compagnia un attimo mentre preparo la colazione -

Annuisce e mi segue in cucina, si siede al tavolo mentre io mi muovo tra i fornelli per qualche istante poi mi giro e mi appoggio al bancone .

- Di sopra c'è Sanem che dorme papà -

Mi guarda stupito per poi rivolgermi uno sguardo serio - Sai quel che stai facendo questa volta Can? Sai che è una ragazza speciale, conosci le sue tradizioni,  non puoi prendere alla leggera il tuo rapporto con lei, sai cosa è giusto fare vero?