Capitolo 20

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Gabriel non mi si scrolla dalla testa, provo a distrarmi ma il pensiero ritorna sempre su di lui.

Quel ragazzo ha goduto nel rovinarmi la vita, è una delle persone più spregevoli che abbia conosciuto, trovava piacere nel far soffrire le altre. Voleva dominare su tutti per sentirsi potente, peccato che con me non ci è mai riuscito.

Questa cosa lo tormentava, non riusciva a sopportare il fatto che non mi sottomettessi a lui, che non gli mostrassi la mia paura nei suoi confronti. Io però avevo molto timore di quello che poteva farmi, soltanto che non volevo mostrargliela perché avrebbe tratto soddisfazione da essa.

Sono fuggita da lui e da suo padre non appena ne ho avuto l'opportunità, fortunatamente non è mai venuto ad Hogwarts, quindi sono sempre stata al sicuro qui.

Non vedo Gabriel da alcuni anni eppure so per certo che non è cambiato di una virgola, si divertirà ancora a infliggere dolore alle persone.

Mi cade lo sguardo sull'orologio, sono le 19:30 perciò prendo una felpa e vado a mangiare.

Arrivo al mio solito tavolo e Draco è già seduto al suo posto, quando mi vede sorride, io non ho la forza di farlo quindi gli rispondo con un cenno del capo.

Sto veramente male e non è un malessere fisico come un mal di testa ma è un malessere psico-mentale che mi lascia con una sensazione di stanchezza e spossatezza.

Non ho mai capito come riesca a risucchiare tutte le mie emozioni positive lasciando solo un corpo ricolmo di tristezza e depressione, alcune volte non so come trovo la forza di alzarmi dal letto e camminare. Ogni volta che queste sensazioni ricompaiono sembra sempre più difficile riprendersi e superarle.

Mi siedo e metto nel piatto qualcosa da mangiare ma non lo mangio, continuo a rigirarlo nel piatto sperando che la fame arrivi.

Sono nella mia piccola camera, sto leggendo un libro, all'improvviso entra dalla porta Gabriel che la sbatte dietro di sé.
Gabriel: "Perché non hai preparato da mangiare?" chiede furioso, ha le sopracciglia aggrottate e le narici si sono leggermente allargate.
T/n: "Perché non ho fame e poi penso che tu abbia le capacità per farti un panino" gli dico senza alzare gli occhi dalla pagina del libro che sto leggendo.
Gabriel: "Fai pure l'impertinente?" mi prende per il polso e mi fa alzare dal letto, "vai subito in cucina a farmi qualcosa da mangiare."
T/n: "No" mi tira uno schiaffo in pieno viso, di conseguenza la mia testa si volta di lato. Poso una mano sulla guancia per massaggiare la zona che ha appena colpito.
Gabriel: "Ora vai!" sento la mia guancia andare a fuoco e la mano libera tremare dalla paura, nonostante questo non distolgo lo sguardo dai suoi occhi, non permetterò che l'abbia vinta.
T/n: "NO" urlo con le lacrime che minacciano di uscire, "puoi picchiarmi anche tutto il giorno, io non andrò in cucina" puntualizzo ogni singola parola dell'ultima frase.
Gabriel sta per darmi un altro schiaffo ma poco prima che la sua mano colpisca nuovamente la mia guancia il ricordo viene interrotto.

Un ragazzo al tavolo corvonero fa cadere un piatto, io sobbalzo e mi risveglio dal mio stato di trans.

Sento scendere una lacrima sulla stessa guancia nel quale il ragazzo mi aveva colpito nella reminiscenza. Mi alzo di scatto e mi incammino verso l'uscita.

Draco: "Dove vai? Non hai mangiato niente."

T/n: "Non ho fame" alzo la voce per farmi sentire da lui senza voltarmi.

Anche il Golden trio ha notato che c'è qualcosa che mi tormenta.

Harry: "T/n cos'hai? Ti è successo qualcosa?" si alza dalla panca non appena sono davanti a loro e mi afferra il braccio.

Secret & Provocation // Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora