Capitolo 60

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Essere forti non è da tutti.
Alzarsi quando si vuole stare a terra non è da tutti.
Parlare quando gli altri sono in silenzio non è da tutti.
Certe cose sono solo per alcuni, non perché siano speciali o migliori, a volte sono proprio le persone che avremmo pensato fossero le più marginali quelle che hanno cambiato il mondo.
Essere forti non vuol dire che quando ti diranno che di andartene saprai prendere la scelta giusta, vuol dire che quando ti chiederanno di abbassare la testa tu non lo farai perché hai un motivo per cui non farlo.
Non si tratta di ciò in cui credi ma del perché ci credi, è a questo che serve restare a terra, per comprendere ciò che in piedi non si può vedere, capire.
E va bene cadere, va bene alzarsi una volta, due e tre e comunque crollare.
Provarci è di fatto un atto di coraggio, di forza, di speranza e di un'incredibile bellezza.
Io non so se ogni destino sia scritto per essere quello che è nella sua essenzialità, ma so che tutti cadiamo e che a volte fingiamo solo di esserci rialzati, so quanto sia facile recitare una parte ma anche quanto sia estenuante.
Così estenuante che molti mollano, se è una cosa positiva non saprei, però lo fanno e aspettano il momento preciso per la loro ascesa.
Lottare non è come alzarsi, quest'ultima fa molto più male e non puoi fuggire dal dolore, riguarda solo te.
Perciò crediamo nella felicità, perché pensiamo che se lotteremo abbastanza dopo essere caduti avremo dimostrato di meritarci la pace, un sorriso o un desiderio.
Questo è totalmente sbagliato.
Nessuno ci deve niente, per quando sarebbe bello crederci, è così.
La vita non è solo dolore, lotta, urla e non è solo felicità, non è mai stato il Purgatorio.
Questo era l'errore in cui era caduta Josie, iniziare a credere che dopo ciò che le era accaduto, dopo essersi alzata, allora doveva arrivare la luce, perché non era stato da tutti sopravvivere. Pensava di meritare un premio di consolazione.
Non so dire se si meritasse la pace dopo ciò che aveva fatto, dopo il male che aveva sparso ma questo non dipendeva da nessuno, non poteva scegliere cosa meritare, doveva solo viverlo.
Le scelte che prendiamo, sul restare dove siamo o andarcene , non sono importanti per cosa scegliamo ma solo se abbiamo abbastanza coraggio per osare, perché scegliere richiede coraggio.
Josie era coraggiosa ma non aveva mai preso alcuna decisione, non le era stato permesso per tanto tempo e poi si era rifiutata, per paura.
Mentre era nella grande Sorgente del Guerriero sentiva tutto andare piano, come a rallentatore, come se il tempo avesse smesso di scorrere.
Riusciva ad udire le parole del padre sul codice dei guerrieri Kree, così come sentiva l'acqua fredda muoversi tra quella calda, come due correnti contrastanti. Sentiva l'abito bianco gonfiarsi mentre scendeva verso la caverna colma di pietre verdi lucenti. Era bellissimo, c'era una sorta di tranquillità, di serenità.

<<Noi lottiamo per le stelle,
così che esse non possano cadere.
Noi lottiamo per la luce,
così che la notte più lunga non arrivi.
Noi lottiamo per l'onore,
così che il dolore non ci fermi.
Noi lottiamo per l'ultimo nemico,
così da imparare dal primo.
Noi lottiamo,
perché non siamo altro che una lotta.>>

Detto questo Yon-Rogg fece un taglio sul palmo della proprio mano con un pugnale trasparente nero, il sangue petrolio cadde nell'acqua e quei cristalli iniziarono ad illuminarsi. Fu qualcosa che le diede una forza d'animo indescrivibile, fu come se sentisse di appartenere al coraggio di tutti i guerrieri prima di lei, i suoi occhi arancio si illuminarono come lampadine e la luce divenne accecante anche per chi stava fuori. Yon-Rogg non aveva mai visto una cerimonia simile, indietreggiò con un braccio sugli occhi.
Quella luce non veniva solo da quei cristalli magici, ma anche da qualcuno che in quella sera di Hala era sopra le loro teste.
Egli lo capì troppo tardi, alzò lo sguardo lentamente e quella strana essenza si fece più chiara, riusciva a vederla esattamente come ci era riuscito più di 20 anni prima.
Carol Danvers.
Ella sapeva quale pratica stavano facendo e sapeva che Josie stava assorbendo il legame dei kree, lei non l'aveva mai fatto ma ricordava che il guerriero scelto si trovava impossibilitato a reagire per via della sensazione mistica. Perciò abbassò il pugno, il quale brillò e una scarica di energia colpì Josie.

𝐅𝐈𝐑𝐄 𝐃𝐄𝐀𝐓𝐇 - 𝐓𝐡𝐞 𝐀𝐯𝐞𝐧𝐠𝐞𝐫𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora