Capitolo 21

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Nascondere è difficile per i principianti,  che sia un oggetto, una verità o una persona.
Le persone hanno uno strano modo di pensare riguardo il mentire, pensano che una piccola bugia bianca sia il bene, perciò si sentono giustificati.
E poi ci sono quelli che sono veri e propri professionisti, può essere perché nascondono qualcosa da tutta la vita, perché hanno imparato come si fa o perché si divertono a farlo.
Chi è il peggiore? E il male minore può essere giustificato?
No, la risposta è che il male minore non ti salverà da ciò che hai fatto, non proteggi la menzogna, o la persona per cui lo hai fatto, proteggi te stesso e a quale costo?
Ogni membro degli Avengers conosceva quel prezzo ma preferiva non guardarlo in faccia, perché avrebbe preso le sembianze di Josephine.
Penserete che non tutti i Vendicatori fossero realmente convinti di questo male minore, Visione doveva essere puro di cuore, eppure comprendeva che era meglio evitare di dire la verità che affrontare una bomba atomica.
Natasha ne era fuori riguardo ciò ma anche lei aveva delle cose nascoste, cose su sua sorella a cui non pensava da molto tempo.
Se tutti avessero detto la verità forse le cose sarebbe andate in modo diverso, forse il team avrebbe avuto più risposte ascoltando Romanoff e insieme a Josie ne sarebbero usciti interi.
Ma da quando avevano iniziato a nascondere, usando la scusa che più li aggradava, la verità ognuno di loro si stava frantumando.
Josie si era convinta di essere una bugiarda cronica, compulsiva, mentire le faceva sentire come se potesse avere il controllo sugli altri, sulle loro reazioni ma dire la verità era molto nuovo, era come affidarsi al fato.
Questo sua sorella lo capiva perfettamente ma allo stesso tempo non ricordava più la sensazione, seppur una brava bugiarda non era stata più costretta ad essere così, era passato molto tempo ormai dalla vecchia sé stessa.

<<Tutto bene?>>

Clint era seduto al posto del pilota e lei era al suo fianco, con lo sguardo perso nel cielo arancione. Pareva molto infelice e immersa in pensieri senza ossigeno, come se stesse annegando per il dolore.
Sì, il dolore lo si leggeva nei suoi occhi.

<<Siamo alla ricerca di Yelena da troppo, ogni volta che le siamo addosso scopriamo che ci ha preceduti>>

<<Forse scappa da qualcuno?>>

<<Io...inizio a pensare che scappi da noi.>> ammise.

Erano passate due settimane, chiamavano NY una volta al giorno e avevano girato vari luoghi seguendo le traccia della ragazza, ma ogni volta che giungevano alla meta Yelena se n' era andata da un pezzo.
Era snervante per entrambi.

<<Vuoi tornare a casa?>>chiese girandosi.

<<No, ho promesso a Josie che l'avrei trovata>>

<<E sai cosa inizio a pensare io?>>domandò un attimo dopo lui.

<<Sono curiosa>>ridacchiò.

<<Che in realtà non ti dispiace stare lontano dalla base>>

<<E per quale motivo?>>

<<Non è cosi semplice per te stare con Josie>> sospirò.

<<Questo non è vero>>ribatté subito<<Certo che lei mi manca>>

<<Non te l'ho chiesto. Nat, puoi essere onesta con me, non ti ho mai giudicata>>

<<Non so di cosa parli>>

<<Guarda che non sei un mostro se vuoi solo del tempo per realizzare il fatto che Josie è davvero tornata, prima c'è stata la battaglia e in questi mesi abbiamo avuto tanto da fare e tu hai aggiunto questa missione>>

<<Se torniamo noi tre insieme, come una volta, sarà più semplice>>

<<Che cosa lo sarà? Accettarla? Amarla?>>

𝐅𝐈𝐑𝐄 𝐃𝐄𝐀𝐓𝐇 - 𝐓𝐡𝐞 𝐀𝐯𝐞𝐧𝐠𝐞𝐫𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora