Capitolo 18

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Controllo, in russo si scrive контроль ma la pronuncia è molto simile a come siamo abituati a sentirlo.
Josie conosceva molto bene quella parola, nella Stanza Rossa le urlavano sempre la stessa cosa, mentre era senza fiato, mentre la picchiavano, durante una missione.
Una Vedova Nera deve avere sempre il controllo, persino l'Hydra parlava di controllare gli altri ma non sé stessi.
Due realtà molto diverse per una sola persona.
Avere i ricordi non le era stato d'aiuto, come poteva esserlo? Ogni volta che si fermava per pensare i flash le colpivano la mente, il volto di J, sua madre, le missioni, il suo ghigno sadico dopo aver ucciso. Si domandava spesso come potesse essere cambiata così in fretta.
Essere un Avenger voleva dire non uccidere ma sentiva il controllo quando lo faceva, sentiva il controllo quando espandeva i suoi poteri e le piaceva, perché nella Stanza Rossa questo non accadeva? Cosa le aveva causato un tale cambiamento?
Non lo avrebbe mai detto ad alta voce, non poteva certo spaventare i suoi compagni di squadra.
Ella indossava dei leggings bianchi aderenti e un top dello stesso colore, i capelli rossi erano mossi e sparsi sulle spalle.
Il suo corpo era sudato, esausto, desideroso di riposare non per ore ma anni.

<<Non ti stai impegnando>> la sgridò Wanda.

Erano passati tre mesi dalla grande festa, Tony ne aveva organizzate altre ma lei aveva sempre evitato di andarci troppo.
Forse per il timore d'incontrare ancora quello sconosciuto, l'uomo che sapeva molto più di quanto Josie potesse immaginare.
In quei mesi aveva cambiato programma, ora doveva imparare ad essere un Avenger, doveva smettere di giocare con i nemici e qualcosa in lei era diverso, non era più tanto sicura di sé.
Ogni giorno si allenava con un vendicatore diverso o almeno ci provava, Thor tornava ogni due settimane da Asgard, Clint passava molto più tempo con la famiglia e tornava raramente.
Banner non si allenava fisicamente, insegnava a Josie molto sulle radiazioni, sulla scienza o medicina.
Quindi in pratica si allenava con Wanda, Pietro, Nat, Steve e occasionalmente con Tony o Rhodes.
Tony non lo avrebbe mai ammesso, ma non amava farsi bruciare l'armatura. Erano perlopiù compagni di bevute, affari.
E Visione? Nessuno voleva sfidare Visione e Josie non voleva avvicinarsi troppo alla gemma.
Wanda era la peggiore, con tutti gli altri se la cavava ma la gemella era davvero ingestibile. Josie avrebbe potuto batterla ma solo in un modo, uccidendola e quindi non poteva reagire sul serio, ed era così che le faceva il culo a strisce.
Il fatto era che Molov teneva davvero tanto alla gemella, parlavano per ore la notte, si capivano con uno sguardo, erano realmente legate. Era la prima amica per la russa.

<<Certo che mi sto impegnando, sei tu che continui imperterrita a farmi sanguinare il cervello>>

Josie poteva battere in un istante la telecinesi, poiché era un potere che possedeva anche lei, persino le scariche di potere ma non poteva buttarla fuori dalla sua testa, la telepatia era nuova.

<<Sei nervosa per tua sorella?>>

<<Nat non c'entra niente>>ribatté pulendosi la fronte dal sudore.

<<Parlavo di Yelena, Clint non l'ha ancora trovata e ci lavora da cinque mesi. Nat partierà per aiutarlo>>

<<È una vedova nera, sappiamo come scomparire>>la giustificò.

<<Ma ora sa che sei viva, perché non tornare?>>

<<Wanda, Cristo, puoi non infierire?>>

<<Va bene>>si limitò a dire guardando fuori dalla palestrina di vetro rinforzato, c'erano degli spettatori.<<Voglio solo dirti che lo sai che puoi dirmi cosa provi>>

<<Lo so, noi possiamo dirci tutto>>le sorrise dolcemente.<<È solo nuovo, devo adattarmi>>

<<Scusa>>

𝐅𝐈𝐑𝐄 𝐃𝐄𝐀𝐓𝐇 - 𝐓𝐡𝐞 𝐀𝐯𝐞𝐧𝐠𝐞𝐫𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora