Capitolo 36

607 32 168
                                    

Tutti rivogliamo qualcosa, qualcuno.
Pensaci bene, quante volte hai voluto riavere un momento andato sprecato? Uno che è sembrato durare troppo poco?
Quante volte abbiamo perso una persona e abbiamo desiderato riaverla con noi, non importa come sia successo o chi ne sia stato la causa, il desiderio di riaverla è insaziabile.
Ma molto spesso le cose che vogliamo di nuovo non ci danno una seconda possibilità, la vita è una, le occasioni dovrebbero essere simili.
Ma perdere quella cosa quanto ti costa? E quanto costa pentirtene a tal punto da fare qualsiasi cosa per sfiorarla ancora fra le dita? Come un ricordo indelebile ed eterno.
Josie aveva riavuto ogni ricordo, o quasi tutti ma il punto era che avrebbe tanto desiderato tornate indietro e dire a Visione che non voleva ricordare.
Ricordare sua madre, le missioni, le torture, ricordare J era stato troppo e l'avevano resa così diversa da non riconoscersi, almeno l'Hydra le dava un equilibrio preciso, a volte troppo ma era una bella sensazione.
Aveva bisogno di sentire di poter essere ancora quella persona, di essere utile o forse semplicemente aveva bisogno di vedere con i suoi occhi la realtà.
Helmut ascoltò le sue scoperte, tutte e le promise a malincuore di farne luce ma poi ricevette una chiamata, doveva andare via e sembrava urgente.
La ragazza salì sul tetto, prese il jet e non si fermò, non avrebbe permesso ai dubbi, ai ricordi, a ciò che voleva ancora di fermarla.
Cristo Santo, lei era una predatrice.
Dall'altro canto era proprio questo che Pietro stava pensando, quale Josephine avrebbe rivisto? Quella di cui era innamorato o quella spietata, quella che fingeva non esistesse?
Vederla stare così male per J lo aveva fatto infuriare, era geloso e si domandava come lei potesse soffrire per lui. Come avesse fatto ad amarlo.
Dopotutto non avrebbe mai capito loro due.
Trovato il bigliettino nascose la sua assenza a Natasha e poco dopo Rhodes chiamò Tony, disse aveva arrestato Yelena, Sam e Steve.
Pietro si confidò con la gemella, le disse che se n'era andata ma dove era un mistero, ella gli diede un bel pugno allo stomaco dalla rabbia e la preoccupazione.
Wanda dovette convincere il gruppo che Josie dormiva e così lasciarono Visione alla base, insieme partirono tutti per Berlino.
Ed ora? Pietro osservava Bucky rinchiuso in una teca e cercava di capire cos'era peggio, se il suo nemico in amore era un assassino e il migliore amico di Rogers o che era vivo.
Non riuscì a darsi una risposta, ma perché? Perché si sentirono degli spari.
Josie era riuscita ad entrare o almeno fino a quel momento, aveva illuso la sicurezza con i suoi poteri di persuasione e non era sorpresa di quanta polizia tedesca ci fosse. Rimase concentrata fino ad arrivare ad un portone di metallo, sapeva per certo che oltre quella operava la Task Force americana e che c'erano i suoi amici.
Era pronta per farlo di nuovo, usare le proprie capacità senza fare male a nessuno, quando vide qualcuno, qualcuno che non si sarebbe mai aspettata di vedere. C'erano tanti soldati davanti alla porta a garage ma ce n'era uno : c'era Jack Rollins.
Quando lui la vide entrambi si fermarono. Chi era Rollins? Era un ex agente STRIKE, una squadra che lei conosceva bene, poiché codesto era il partner solito di Rumlow, Jack aveva avuto il compito di uccidere Steve a Washington ed era uno di quelli che conosceva l'identità del Soldato d'Inverno.
Torniamo indietro, che cosa disse Josie al Segretario? Che avrebbe ucciso ogni agente Hydra che avrebbe visto e sarebbe stata di parola.
Lui alzò il fucile quando vide la sua espressione, sapeva che l'avrebbe preso e così iniziò a sparare gridando qualcosa in tedesco, come minaccia. Gli altri soldati, che si fidavano del loro compagno infiltrato, spararono e Josie attivò le sue pupille. Creò una barriera di fuoco per fondere i proiettili e poi tirò un urlo spingendo la fiamma in avanti, il suo potere si diffuse creando un nuovo campo di energia. Fu questa forza a scorticare il muro di metallo dietro di loro e a farlo volare con furia indietro, con esso anche i militari.
Dentro il garage Wanda era riuscita a coprire tutti con una bolla di forza rossa, non erano stati colpiti da niente e solo quando videro gli uomini a terra si girarono. Natasha appoggiò una mano sulle labbra quando vide Josie entrare con estrema eleganza, i suoi movimenti erano da cacciatrice.
Sharon Carter, donna bionda e nipote di Peggy Carter indietreggiò <<Arrestatela!>>

𝐅𝐈𝐑𝐄 𝐃𝐄𝐀𝐓𝐇 - 𝐓𝐡𝐞 𝐀𝐯𝐞𝐧𝐠𝐞𝐫𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora