Capitolo 17

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Si dice che se rispetti le regole allora non ti diverti, devi essere trasgressivo, uscire dagli schemi e fare cose folli, era una filosofia in cui Tony Stark credeva fermamente, mentre Steve Rogers era di un altro parere.
Erano davvero diversi quei due.
Ma Josie? Tutto quello era estremamente nuovo, così tanto da innervosirla, cosa mai accaduta.
Erano passati due mesi a suon di test e di riunioni con varie persone importanti, alcune neanche le aveva ascoltate, sapeva solo che ora faceva parte del team.
Non è che non le piacesse, ma quando cresci con la convinzione che è meglio fare tutto da sola allora non sai come comportarti in mezzo alle persone, soprattutto se non sei in battaglia.
Sapere che anche per Wanda è Pietro Maximoff erano nuovi la calmava ma ora,  che ricordava tutto, non era davvero in pace.
Come poteva? Ogni notte faceva degli incubi terribili nella sua stanza nel nuovo complesso Avengers, fuori NY.
Era da almeno due ore nella sua camera cabina armadio, enorme e piena di abiti, dai più eleganti alle tute per i combattimenti, c'erano più scarpe di quante ne avesse mai viste e molto altro. Una volta era andata in discoteca ma questo era un galà, era Natalia che veniva inviata in quei posti quando erano nella Stanza Rossa.
Per una donna quella cabina era il paradiso.
Qualcuno si mosse di fianco a lei, non dovette girarsi per capire chi era.

<<Dovresti essere già pronta>>annunciò Visione.

<<E tu non dovresti passare attraverso i muri, sai quanto lo detesti Wanda>> mormorò piano affondando la testa nelle mani.

<<Chiedo perdono, non riesco a farne a meno>>

<<Io non riesco a muovermi da qui, perciò scuse accettate >>

Visione, con la sua pelle rossa, indossava abiti umani, una camicia bianca  e un completo nero firmato. Ad ella piaceva molto.
Egli si sedette sul puff grigio con lei, l'unica cosa pronta era il suo trucco e i capelli.
Labbra rosse fuoco, un un'eyeliner impeccabile e le ciglia lunghe alte, i capelli erano mossi e lasciati al loro posto, tranne per due ciocche legate all'indietro per mostrare il bel viso.

<<Puoi vestire con ciò che più ti aggrada>>

<<Sono tutti meravigliosi. Quando ero sotto il controllo dell'Hydra o della Stanza Rossa sceglievano loro queste cose>>

<<Sei indecisa perciò>>capì<<Non stiamo parlando di un vestito, deduco>>

<<Cosa?>>si girò.

<<Non riesci a prendere una decisione perché si riflette sulla realtà, di solito non le prendi se non riguarda vita o morte. Per caso ti manca qualcosa? Qualcuno?>>

Ella sospirò, un nome le tornò alla mente, il suo mentore. <<Intendi che non ho mai avuto?>>

<<A quanto pare sì>>annuì gentile.

<<Nessuno capirebbe>>

<<Perché no? Potresti parlarne con tua sorella>>

<<Sta cercando Yelena, è già stressata e non voglio parlarne. Queste cose a cuore aperto mi annoiano>>

Forse perché in vita sua non si era mai confidata con qualcuno, ops, si, solo con una persona. Ma quella non c'era più.

<<Perché tornerebbe reale, ma se tu lo tenessi dentro di te sarebbe solo nella tua mente. Non dovresti affrontarlo>> rifletté<<La tua logica è complessa, masochista>

Non poteva dire che J era morto, perché sennò lo sarebbe stato davvero.

<<È come se stessi lottando contro un'onda, non fa che buttarmi giù.>>

𝐅𝐈𝐑𝐄 𝐃𝐄𝐀𝐓𝐇 - 𝐓𝐡𝐞 𝐀𝐯𝐞𝐧𝐠𝐞𝐫𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora